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venerdì 2 marzo 2018

Carl Brave X Franco126



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Carl Brave x Franco126)

Oggi l'articolo musicale della settimana lo dedichiamo a questi due ragazzi, che con il loro talento si stanno conquistando l'intera penisola.

Tutto è cominciato quando Carlo Luigi Coraggio, in arte Carl Brave, era all'interno della Molto Peggio Crew e aveva iniziato a lavorare con altri membri della crew transteverina dei 126 o CXXVI di cui fa parte il rapper Federico Bertolini, in arte Franco126.
Nel 2016 cominciano a collaborare per il disco solista d'esordio di Carl, ma da quel progetto è poi nata l'ideazione di un CD assieme.
Iniziano a pubblicare alcune loro canzoni su Youtube per promuovere il disco, che alla fine esce nel maggio del 2017 ("Polaroid"), prodotto da Bomba Dischi e distribuito dalla Universal.
Alla fine dell'anno verrà certificato Disco d'Oro, assieme ai singoli Pellaria, Sempre in due e Barceloneta (featuring con Coez). 


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Carl Brave x Franco126)

Polaroid
CD eccezionale e innovativo, che da vita ad un genere che ancora non si era sviluppato appieno.
Mi sento di dire che Carl Brave e Franco126 siano i pionieri dell'Indie Rap. I loro suoni ricercati e melodici differenziano il loro rap dalla scena attuale, costellata da trappari ed estimatori della Old School. 
Accento romano volutamente fatto sentire e integrato alla perfezione con i suoni e gli arrangiamenti proposti dalla band che li segue sempre nei live e in studio. 

Perchè Polaroid? Bhe, se si ascoltano le loro canzoni si capisce da subito il loro talento nel descrivere il momento, come un'istantanea per l'appunto; dei veri e propri quadri di vita quotidiana della Capitale messi sotto forma di testo e musica.
Il sax e la tromba prevalgono e aggiungono delle sfumature calde alle loro voci. 
Canzoni una meglio dell'altra, senza ricadere nella banalità di contenuti, cosa che negli ultimi tempi dilaga a livello musicale. 

Tutti in piedi per omaggiare l'ottavo e il nono Re di Roma! Continuate così ragazzi!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Carl Brave x Franco126)



Scritto da L.

venerdì 12 gennaio 2018

Calcutta


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.ilmessagero.it)

Cenni Biografici
Oggi raccontiamo la storia di uno dei cantautori italiani più celebrati dell'anno appena passato. Ma la vera domanda è: chi è Calcutta?

Calcutta altro non è che il nome d'arte di Edoardo d'Erme, ragazzo nato il 19 aprile 1989 a Latina.
Inizialmente suona e canta dall'età adolescenziale in diversi gruppi fino al 2007, ma nel 2009 assieme a Marco Crypta decide di dar vita a un duo che chiameranno I Calcutta.
Dopo poco decisero di prendere strade artistiche diverse ed Edoardo mantenne il nome, che in più di un'intervista ha rivelato essere completamente casuale e non sense.

Nel 2012 incide il suo primo album "Forse..." con la Geograph Records, facendo partire ufficialmente la sua carriera da solista, portandolo a girare i locali di mezza penisola.
Nel 2013 produce un EP (Extended Play) intitolato The Sabaudian Tapes, ma la fama nazionale arriverà, solo due anni dopo, con l'uscita del suo secondo album "Mainstream", sotto l'etichetta Bomba Dischi. Inizia a passare in radio soprattutto col pezzo di lancio Cosa mi manchi a fare; primo estratto di un album che segnerà una svolta nella giovane carriera del cantautore romano.
Tra le varie riconoscenze, Oroscopo è stato certificato disco di platino (50'000 copie digitali del singolo vendute), mentre i singoli Gaetano, Frosinone e il sopra citato Cosa mi manchi a fare hanno ottenuto il prestigioso premio di disco d'oro (25'000 copie).

Nell'ultimo anno ha promosso l'album in un tour sempre sold out in tutta Italia e ha scritto diversi pezzi per artisti già affermati, come J-Ax e Fedez (Milano intorno e Allergia), Nina Zilli (Mi hai fatto fare tardi) e Francesca Michielin (Io non abito al mare e Tropicale).
A dicembre è uscito il suo ultimo singolo, Orgasmo, che probabilmente anticiperà il suo terzo album in uscita, ancora da definirsi, nel 2018.

Mainstream
Un'album che ha rivoluzionato e che ha permesso alla musica underground italiana di emergere e prendersi le luci della ribalta. Di questo movimento italiano che potremmo racchiudere sotto il nome di corrente Indie Pop potremmo citarne altri, oltre al nostro Edoardo, come Levante o i primi The Giornalisti, è proprio grazie a loro che si è potuto ridare nuova linfa ad un cantautorato italiano che (escludendo il rap) rimasto intrappolato nelle sabbie mobili del tempo.

Nelle sue canzoni si sente l'influenza di autori italiani al quale lui stesso ammette di essere molto legato, su tutti Lucio Dalla, Lucio Battisti e Luca Carboni.
Per certi versi può ricordare Dalla, forse c'è un po meno poesia rispetto alle monumentali opere del cantante bolognese ma, contestualizzando un'artista nel mondo moderno, è difficile che possa essere altrimenti.

A dire dello stesso Calcutta la sua musica è profondamente ispirata dal Tropicalismo, ovvero una corrente musical-culturale brasiliana nata negli anni sessanta del XX secolo.
Un movimento poliedrico che sostiene l'antropofogia (cannibalismo) culturale e musicale di tutte le società, che ha come obbiettivo ultimo quello di creare qualcosa di unico e di promuovere un connubio di arti che sostenga la tolleranza musicale e l'innovazione.

Quello che permette a Calcutta di arrivare a contatto con l'animo delle persone è senza dubbio una sensibilità e una sincerità nel suo cantato, raramente riscontrabile in altri artisti.

Oltre alle famosissime canzoni già citate, annovero anche Le barche e Albero che, a mio onesto parere, meriterebbero allo stesso modo fama e attenzione.

Il pezzo uscito poco meno di un mesetto fa cerca di riprendere un filo rosso che aveva lasciato sospeso con quest'album. Ora le aspettative sono alte, ma siamo certi che riuscirà, non solo a realizzarle, ma a superarle come al solito.


Scritto da L.