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mercoledì 22 novembre 2017
Lo spazio dello Chef: l'Alimentazione Biologica
Ieri, in uno dei nostri articoli (Alla scoperta dei falsi bio) abbiamo parlato della maxi truffa bio sventata dalla Guardia di Finanza nel ragusano.
Nonostante una breve e rapida spiegazione su cosa siano questi alimenti bio, in molti ci hanno scritto per domandarci ulteriori informazioni al riguardo, considerando soprattutto che nel nostro paese in epoche recenti hanno avuto una notevole esplosione di notorietà e di consumo.
Come già visto, questi cibi sono degli alimenti ottenuti attraverso processi e procedure di lavoro biologiche, in poche parole derivanti da allevamenti ed agricolture che sfruttano le proprietà tipiche della natura e del territorio, non intervenendo sui prodotti con pesticidi, fertilizzanti e similari.
Questo tipo di coltivazione degli alimenti, oltre ad esaltare le biodiversità delle specie di alimenti trattati, ha lo scopo di garantire un adeguata qualità alimentare. Inoltre queste tecniche di produzione hanno la funzione intrinseca di preservare l'equilibrio dell'ecosistema terrestre, permettendoci di vivere in armonia con la natura.
Gli albori di questa agricoltura si sono intravisti nell'immediato dopo guerra. Precursori di quello che ad ora è diventata una vera e propria cultura di massa furono Rudolf Steiner e Albert Howard, i primi fondatori di scuole di pensiero e coltivazione biologica.
La continua e crescente conoscenza degli effetti sull'uomo di una corretta e sana alimentazione, altro non hanno fatto che rappresentare un fenomeno di crescita per questi alimenti, arrivati ad essere nell'ultimo decennio cibi correnti nell'alimentazione quotidiano d'ognuno di noi.
Decidere di nutrirsi con queste particolarità di alimenti vuole dire intraprendere la scelta di nutrirsi in armonia con i tempi e con la natura, decidendo in primis di salvaguardare il proprio benessere.
Non essendo trattati con pesticidi e conservanti, questi alimenti risultano esser maggiormente sensibili alla formazione di muffe, tossine e agenti deterioranti: unico aspetto negativo di una filiera alimentare davvero invidiabile e corretta.
Un prodotto per essere definito bio deve essere costituito per almeno il 95% da ingredienti derivati da coltivazioni biologiche.
Nutrirsi biologicamente è una scelta di vita utile per salvaguardare la propria salute vivendo in armonia con la natura che ci circonda ma, attenzione a ciò che vi sta intorno: non è tutto bio ciò che appare.
-Scritto da A-
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martedì 21 novembre 2017
Alla scoperta dei falsi bio
Andando a ricercare il significato di agricoltura biologica, troviamo la descrizione secondo cui essa altro non è che una tipologia di agricoltura che sfrutta la naturale fertilità del suolo, incentivandola con limitati e mirati interventi.
Inoltre, essa si prepone l'obiettivo di promuovere le biodiversità delle specie coltivate, escludendo il nefasto uso di pesticidi, sostanze chimiche e organismi geneticamente modificati, i così detti OGM.
Il mercato degli alimenti biologici è un settore che negli ultimi anni non ha conosciuto la parola crisi, vedendosi in continua crescita. Nel nostro bel paese, il business dietro a questi alimenti ha portato nel solo 2016 un guadagno di quasi cinque miliardi di euro, derivanti sia dal mercato interno che da quello ottenuto con le importazioni. Sempre analizzando questi dati si evince facilmente come in Europa, l'Italia occupi il gradino più alto del podio in quanto a produzione, consumo ed esportazione di questi alimenti "sani".
Secondi solo al Paese a Stelle e Strisce, il numero di aziende agricole nostrane produttrici bio sono quasi settantaduemila ma il loro numero è destinato ad incrementarsi con l'andare avanti negli anni.
Quello che preoccupa è il risultato dell'indagine svolta dalla Guardia di Finanza, la quale lo scorso due novembre ha condotto un blitz nel ragusano con l'obbiettivo di smascherare una maxi truffa nel mondo del biologico.
Le aziende agricole indagate, hanno avuto la colpa di immettere, sin dal lontano 2015, nel mercato agroalimentare prodotti comuni spacciandoli per biologici. Le Fiamme Gialle hanno portato sotto sequestro oltre dieci tonnellate di prodotti chimici, pesticidi e fertilizzanti, tutti materiali severamente vietati nelle coltivazioni bio.
Queste aziende certificate come biologiche a livello comunitario, percepivano come da copione gli incentivi ed i contributi dell'Unione Europea, raggirando così non solo gli ignari consumatori ma anche l'organismo di controllo europeo. Una magra figura per il nostro paese e che è costato ai nostri compaesani una cifra intorno agli otto milioni di euro.
Andando più a fondo nella questione, è facilmente capibile come sia il sistema certificatore il vero nocciolo del problema. In Italia nessuno si era mai accorto di nulla, tanto che la segnalazione di illecito era partita dal Regno Unito, dove un lotto di zucchine biologiche presentava una contaminazione da parte di pesticidi. Nonostante l'avviso da parte delle autorità britanniche, il nostro ispettorato centrale tutela qualità e repressione frodi non ha trovato traccia dell'uso di pesticidi. Questo fatto così eclatante è stato possibile grazie alla scorrettezza dei quattordici enti certificatori bio nazionali, spesso in mano ai produttori stessi.
Un problema di fondo che male fa al nostro paese.
-Scritto da A-
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