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lunedì 31 luglio 2017

Mondiali di Budapest: nuoto


Paltrinieri sempre più irraggiungibile 

Greg domina e vince per la terza volta in tre anni la sua specialità, quella dove nessuno può competergli. I 1500 metri stile potrebbero chiamarsi le 16 vasche di Greg, infatti dopo l'oro nei mondiali del 2015 a Kazan e l'oro Olimpico a Rio nel 2016, continua a guardare tutti dal gradino più alto del podio.
Questa volta in maniera meno netta di altre, infatti vanno fatti i complimenti all'ucraino Romanchuck che fino ai 1100 metri era riuscito a tenergli testa, ma poi Gregoio ha deciso di dare un'affondo alla gara e non si è più guardato le spalle, lasciando le briciole agli avversari.
Chiude al terzo posto l'australiano Horton e appena fuori dal podio un esausto Detti, ancora visibilmente provato dalla prestazione negli 800 metri stile che gli ha fatto conquistare l'oro; proprio quella gara, dove Paltrinieri era arrivato terzo, non era andata giù al campione che non voleva perdere un altra occasione per ricordare al mondo chi è il migliore sulle lunghe distanze.

Con questa sono 16 le medaglie dell'Italia in questi mondiali; un bottino tutto sommato niente male per i nostri, che si sono resi protagonisti di ottime prestazioni.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)


Insperato bronzo nei tuffi per De Rose

Un bronzo che vale oro per il calabrese Alessandro De Rose che si inchina solo allo statunitense Lo Bue e al ceco Navratil. Il terzo gradino del podio arriva proprio all'ultimo tuffo eseguito alla perfezione, ma soprattutto per demerito del campione del mondo Hunt, che sbaglia l'entrata in acqua dell'ultimo tuffo, costandogli non solo la vittoria ma anche il podio.
Questa medaglia nei tuffi grandi altezze (27 metri) è la prima per l'Italia in questa specialità.

Scritto da L.

lunedì 15 maggio 2017

Grazie Tania!



A trentadue anni compiuti oggi, Tania Cagnotto, la più grande tuffatrice italiana di sempre, ha detto addio alle gare dopo la conquista dell'ennesimo oro della sua immensa carriera, conclusasi con la conquista di ben quarantun medaglie.
Altoatesina di nascita ma torinese d'adozione, Tania è figlia di due tuffatori degli anni settanta, Giorgio Cagnotto (suo allenatore) e Carmen Casteiner.
Stupendo l'Europa dal 1999 dove si impone a livello giovanile, viene consacrata definitivamente dagli Europei di Berlino del 2002, dove conquista il bronzo dal trampolino tre metri sincronizzato (al fianco di Maria Marconi) e l'argento dalla piattaforma.



Da quel lontano 2002 ad oggi, giorno del suo trentaduesimo compleanno, il tempo non sembra esser passato per l'altoatesina che continua a incantare le platee europee e mondiali.
Prima donna italiana ad aver conseguito una medaglia mondiale in questa disciplina, Tania è la tuffatrice europea col maggior numero di podi conquistati.
Coronata la sua carriera lo scorso agosto con la conquista dell'agognata medaglia Olimpica (argento nel trampolino sincronizzato con Francesca Dallapè e bronzo dal trampolino tre metri), chiude la sua sfolgorante carriera a Torino (città d'origine del padre) agli assoluti italiani.
Qui ha meravigliato e commosso gli spettatori paganti, consci di assistere all'ultima performance della campionessa italiana, conquistando poi il gradino più alto del podio dal trampolino di un metro.
Visibilmente emozionata e malinconica ha poi salutato il pubblico con un tuffo a bomba prima di partecipare ad una breve cerimonia in suo onore.
Cala così il sipario su una delle pagine più significative ed emozionanti dello sport italiano; grazie Tania per i sogni che ci hai donato!

                                      -Scritto da A-