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lunedì 13 novembre 2017

NBA

NBA

Regular Season

Boston Celtics (12-2) - Toronto Raptors (7-5) 95-94
Ragazzi avevo già detto che coach Stevens era un genio, ma ora sta superando ogni più rosea aspettativa. Considerando che la dodicesima vittoria consecutiva dei suoi Celtics arriva con l'assenza dei due giocatori (Irving e Hayward) che erano stati designati come trascinatori della franchigia.
Per sua fortuna torna Horford che si cala benissimo nella posizione di leader e insieme ai due "bambini" Tatum e Brown consolida sempre più la prima posizione nella Eastern per Boston.
La panchina continua a dare quel supporto che il loro allenatore pretende da loro, riuscendo a far rinascere giocatori che venivano considerate vere e proprie meteore, chiedere a Rozier.
Vanno comunque fatti i complimenti ai Raptors che ci hanno provato fino all'ultimo, ma contro una franchigia in questo stato di grazia mentale, viene difficile per tutti cercare di portare a casa una vittoria. DeRozan, leader scorer di serata con i suoi 24 punti, non riesce nell'impresa di riportare in Canada i suoi con la W.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Detroit Pistons (10-3) - Miami Heat (6-7) 112-103
La sorpresa a tutti gli effetti di questa stagione ha un nome ben preciso ed è la franchigia di Detroit che porta a casa la sua decima vittoria nelle prime 13 gare della stagione.
Secondo posto che trova le sue fondamenta nelle prestazioni stravolgenti di Tobias Harris (25 punti) e dell'ex Celtics Bradley (24 punti). Aggiungiamo il duo Drummond e Reggie Jackson che portano avanti la squadra di Motor City da anni e che finalmente sembrano aver trovato la quadra tanto ambita che gli dovrebbe permettere di raggiungere dei Play Off, tanto bramati quanto utopici all'inizio della stagione. Miami ha lottato con un Whiteside che mette a referto l'ennesima doppia doppia della sua carriera (12 rimbalzi e 20 punti); aggiungeteci un Dragic e un Waiters in gran rispolvero, ma questi fattori non sono bastati ai ragazzi di coach Spoelstra.

Indiana Pacers (6-8) - Houston Rockets (11-3) 95-118
Abbiamo un papabile vincitore del titolo di Mvp della stagione, ovviamente sto parlando del "Barba" James Harden che continua a trascinare i suoi alla vetta della affollatissima Western Conference. All'ex Okc riesce l'impensabile, spodestando i Warriors dalla leadership della Lega, questa volta condisce la sua ottima prestazione da 26 punti con 15 assist, uno più bello dell'altro, con un passaggio sotto gamba per Capela  che si lascia guardare e riguardare.
Ah mi sono dimenticato di dire che Chris Paul è ancora ai box, il numero 3 di Houston scalpita in panchina aspettando di poter dare il suo contributo alla causa, ma per ora i Rockets sembrano non averne nemmeno bisogno. Gordon, Capela e Ariza sono i primi cavalieri di Harden e continuano a macinare punti e ottime prestazioni, seguendo la linea guida del proprio leader.
Per i Pacers si salva un Oladipo che sembra aver trovato una dimensione e si candida come Most Improved Player dell'anno, senza alcun ombra di dubbio.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

Oklahoma City Thunder (6-7) - Dallas Mavericks (2-12) 112-99
Oklahoma va a rilento ma piano piano macina gioco e vince. Era obbligatorio fare risultato in casa contro il fanalino di coda della Western. Mattatore di serata Paul George con 37 punti.
Russell "Mr.Triple Double" Westbrook festeggia il suo 29esimo compleanno con la vittoria, 27 punti per 29 candeline. Per Dallas vero e proprio faro nel deserto, l'ex Warriors Barnes ne piazza 22 con 13 rimbalzi, poco coadiuvato dal resto della squadra che mantiene delle pessime medie al tiro dalla media e lunga distanza; unici a salvarsi col numero 40 sono il rookie Smith Jr (15) e Ferrell (18). Per i Mavs la strada per uscire dal tunnel è ancora lunga.

Scritto da L.

lunedì 25 settembre 2017

Palla a spicchi a 360 gradi!


Basket

Supercoppa Italiana

Olimpia Milano - Reyer Venezia 82-77

Per il neo coach di Milano, Pianigiani (ex ct della Nazionale), arriva il primo trofeo con la sua nuova squadra. Milano vince meritatamente la supercoppa contro i campioni italiani in carica.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Un Theodore straripante si è contraddistinto come mattatore di tutta la serata, chiudendo la partita con 29 punti a referto e giustamente eletto Mvp del torneo. Ottimi gli apporti del centro lituano Gudaitis, che ha ben sostituito un convalescente Cusin, e di Goudelock che ha permesso all'EA7 di mettere il punto esclamativo alla partita con i suoi pesantissimi punti nel finale del quarto periodo.

I complimenti vanno fatti anche alla Reyer che nonostante una netta inferiorità ha tenuto viva la gara grazie ad un'ottima difesa. Biligha sarà l'osservato speciale di questa stagione, che lo ha già contraddistinto come una delle rivelazione della nostra Nazionale all'Europeo di quest'anno.
Bramos e l'ex milanese Jenkins hanno tenuto a galla la propria squadra fino alla fine ma alla fine si sono dovuti arrendere. 


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Il primo trofeo della stagione se lo aggiudica Milano, che sia l'anno buono per i biancorossi per tornare a dire la propria sia in campionato che in Eurolega? 


Mercato NBA

Dopo Irving, l'altra grandissima incognita del mercato di quest'anno era legata al talento cristallino e longevo di Carmelo Anthony, deciso a voler lasciare i suoi Knicks dopo 6 anni e ad andare in una contender in grado di potersi giocare le sue chances per il titolo.
Alla fine l'ha spuntata Okc che aggiunge al suo roster un giocatore importantissimo che permetterà all'Mvp della scorsa stagione, Russell Westbrook, di non dover per forza mantenere una media da tripla doppia per far arrivare i suoi ai play off. 
I Big Three di Oklahoma sono ormai realtà. Dopo PG13 si aggiunge Melo, ora se oltre a Russell contiamo Adams e Robertson, ecco che i Thunder si candidano come la vera e propria outsider al titolo.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

A New York arriva Kanter, McDermott e delle scelte ai futuri draft, ora la squadra della Grande Mela è totalmente nelle mani del gigante lettone Porzingis.

Ah notizia delle ultime ore la decisione di Wade di lasciare i Chicago Bulls.
Le possibili mete per Flash sono quattro:

  • un romantico ritorno a Miami, dove ad aspettarlo a braccia aperte ci sarebbero Dragic, Whiteside e Waiters;
  • i Cavaliers dove ritroverebbe il vecchio amico dei tempi degli Heat, LeBron;
  • una Okc scatenata che dopo Anthony potrebbe fare un ulteriore regale a Russell;
  • infine i San Antonio Spurs ci stanno facendo più di un pensiero. Leonard, Gasol, Aldridge, Ginobili, Pop in panchina e anche D-Wade sarebbero illegali.

Finals WNBA

Una mini nota per omaggiare la nostra Cecilia Zandalasini, che dopo lo strepitoso Europeo dello scorso giugno è stata reclutata dalle Minnesota Lynx per cercare di vincere il titolo NBA femminile contro le rivali, che l'anno scorso hanno trionfato, di LA.
Purtroppo le Lynx hanno dovuto arrendersi di un solo punto contro le Sparks, per la nostra Cecilia zero minuti ma essendo anche l'ultima arrivata deve cercare di assimilare tutto il possibile da un'esperienza che già di per se è unica. La ragazza originaria di Pavia, a soli 21 anni, può essere la seconda italiana a riuscirci, dopo la leggendaria Catarina Pollini che vi riuscì nel lontano 1997. 

Scritto da L.