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martedì 20 febbraio 2018

Bill Gates vs Donald Trump!


Il presidente degli Stati Uniti è stato attaccato da uno degli uomini più ricchi al mondo. Stiamo parlando dell'inventore e possessore di Microsoft, Bill Gates.

Al magnate non è proprio andata giù l'ultima riforma fiscale, promossa da Donald Trump, tanto da etichettarla come regressiva e penalizzante nei confronti della classe media e dei più poveri.


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.corriere.it)

Per Gates i super ricchi, come se stesso, dovrebbero pagare molte più tasse rispetto al resto della popolazione. Se no, non si fa altro che fomentare ed aumentare le enormi disuguaglianze ancora vive e presenti all'interno del paese a stelle e strisce.

Cosa risponderà il 45esimo Presidente degli States?

Scritto da L.

lunedì 5 febbraio 2018

NBA


NBA
Nel giorno in cui l'America si ferma per il Super Bowl; gli altri sport vengono anticipati o posticipati per permettere a tutti di godere dello spettacolo, ma l'NBA non si ferma mai.
Ecco il recap delle sei partite di ieri.

Regular Season

Brooklyn Nets (19-35) - Milwaukee Bucks (29-23) 94-109
Giannis giocando con le scarpe slacciate ne piazza 16 con 8 rimbalzi e permette alle seconde linee di prendersi la copertina del match. L'ex Suns Bledsoe illumina e sarà leader scorer di serata con i suoi 28 punti; da sottolineare le ottime prestazioni di Henson (19 punti e 18 rimbalzi) e il ritorno di un Jabari Parker che sta piano piano tornando quello dei suoi livelli, dopo un lungo infortunio.
Torna D'Angelo ma il risultato non cambia. Brooklyn sempre più lontana da un posto play off.

Boston Celtics (39-15) - Portland Trail Blazers (29-24) 97-96
Gara meravigliosa al TD Garden di Boston con i biancoverdi che la vincono sulla sirena, con un canestro in step back dolcissimo di Al Horford. Irving riposa e la scena viene presa dal centro dominicano, fresco di convocazione per l'All Star Game, e dai giovanissimi Tatum e Brown che continuano a sorprende per una maturità e QI cestistico fuori dal normale per un rookie e uno che è al solo secondo anno nella Lega. Si prospetta un futuro più che roseo per i ragazzi di coach Stevens!
Complimenti comunque a Portland che riesce a mettere in seria difficoltà una delle migliori difese del campionato. La prodezza del numero 42 mette la parola fine ad una gara che se avesse visto vincere i Blazers non sarebbe stata contestata. Portland ha buone speranze di fare bene in post season e se Lillard e McCollum girano coi tempi giusti possono mettere in seria difficoltà chiunque.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Al Horford)

Toronto Raptors (36-16) - Memphis Grizzlies (18-34) 101-86
Toronto si conferma come la seconda forza ad Ovest e zitta zitta si avvicina sempre più al record dei primi della classe (Celtics). Ben sei giocatori superano la doppia cifra a tabellino per i canadesi e con le marce basse riescono a battere una Memphis sempre più relegata ai bassi fondi della classifica.
Marc Gasol sembra l'unico a provarci fino alla fine, ma dovrà arrendersi alla maggiore profondità della panchina dei Raptors.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Toronto Raptors)

New York Knicks (23-31) - Atlanta Hawks (16-37) 96-99
Atlanta si toglie qualche soddisfazione, in una annata di restauro dove la strada verso la rinascita di questa franchigia sembra ancora molto lunga. Bazemore nell'ultimo quarto porta avanti i suoi e regala l'insperata W al Madison Square Garden.
I 22 punti di Porzingis non bastano a New York che si vede scavalcare dagli Hornets in classifica. Anche quest'anno le squadre della Città che non dorme mai, molto probabilmente, guarderanno i Play Off alla TV.

Oklahoma City Thunder (30-24) - Los Angeles Lakers (21-31) 104-108
Partita divertente che contro ogni pronostico porta al successo i losangelini. Coach Walton dimostra di saper manovrare al meglio la sua squadra che nonostante l'inesperienza gioca bene e riesce ad arginare gli attacchi fulminei di Okc. Randle e Clarkson da quando sono sul mercato sembrano giocare decisamente meglio, mentre Ingram dimostra di essere migliorato in ogni aspetto del gioco sotto la guida dell'ex vice di Steve Kerr ai Warriors.
Oklahoma si aggrappa ai suoi Big Four: Carmelo Anthony (13 rimbalzi e 10 punti), Paul George (26 punti), Steven Adams (12 punti) e Russell Westbrook (36 punti, 5 rimbalzi e 9 assist), ma la panchina non garantisce l'apporto sperato.
Proprio la maggiore lunghezza di uomini a disposizione dei Lakers ha permesso ai gialloviola di vincere la partita.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Los Angeles Lakers)

Phoenix Suns (18-36) - Charlotte Hornets (23-29) 110-115
Charlotte batte una Phoenix con la testa già al prossimo Draft e alla prossima stagione. Kemba e Howard collezionano 18 punti a testa, ma lasciano il primato di serata al francese Batum con i suoi 22 punti.
Phoenix sorprendentemente non gioca malissimo, ma se perde pure quando gioca bene è necessaria una visita di urgenza a Lourdes. AAA cercasi un buon general manager che guidi questa squadra fuori dalle sabbie mobili dove si è abissata.

Scritto da L.

giovedì 21 dicembre 2017

Curiosità Natalizie


Pensavate le avessimo già finite?
Assolutamente no! Eccovene altre cinque!


  • Pensavate che in Italia si mangiasse tanto durante le feste? Bisogna ammettere che i polacchi ci tengono degnamente testa. Proprio così, in Polonia si è soliti mangiare durante il pranzo natalizio ben 12 portate, ovvero una per ogni apostolo.
  • Pensate al regalo di Natale più grande del mondo, fatto? (leggetelo con la voce di Giovanni Muchacha) Cancellatevelo pure dalla testa, perchè viene difficile anche solo pensare ad un regalo più grande della Statua della Libertà. La Francia per celebrare gli ottimi rapporti con gli States, fece recapitare proprio il 25 dicembre la celebra statua che successivamente divenne il simbolo per eccellenza della Grande Mela.
  • Tradizioni particolari, targate Repubblica Ceca. A Natale le donne single sono solite mettersi di spalle rispetto alla propria porta di casa, per poi lanciarsi dietro delle scarpe. Se la punta della suddetta scarpa punterà la porta, la ragazza troverà l'amore certamente l'anno successivo; in caso contrario continuerà la ricerca o aspetterà il lancio dell'anno dopo.
  • La città statunitense Leavenworth nello stato di Washington è famosa in tutto il Paese per essere il centro cittadino a stelle e strisce più natalizio di sempre. Infatti tutti i poco più di 2000 abitanti si impegnano nel cercare di ricostruire un tipico villaggio bavarese, con tanto di mercatini, stand gastronomici e addobbi tipici del sud della Germania.
  • Un fiore tipico di questo periodo è la Euphorbia pulcherrima, o anche più semplicemente conosciuta come Stella di Natale. Questo fiore rosso fuoco nasce dai cespugli di una tipica pianta messicana che può addirittura raggiungere i 4 metri di altezza. La leggenda narra che una piccola bambina messicana di nome Altea, si trovò in una cappella di una chiesetta locale il giorno di Natale a piangere disperata, non potendo permettersi (vista la povertà) di portare un dono al bambin Gesù. Il suo angelo custode scese affianco a lei e le disse di raccogliere dei fiori/erbacce dalla strada e di riporli sull'altare. Una volta sistemati nel luogo predetto si trasformarono nei fiori più belli che il mondo avesse mai visto, frutto del dono di una bambina per amore della fede. 

Scritto da L.


martedì 14 novembre 2017

Obama in tribunale

Esatto, avete letto bene l'ex presidente degli Stati Uniti d'America è stato chiamato in tribunale ma non dal lato dell'accusa o degli accusati, bensì per diventare un membro della giuria.

Il tribunale di Chicago ha convocato Obama, essendo lui un cittadino come tutti gli altri.
Bisognerà certificare e accertare la sua presenza all'interno della giuria tramite dei test. I 12 sono chiamati a dare un verdetto su un normale caso di processo civile.


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.culturaacolori.it)

Se alla fine davvero il 44esimo presidente siederà in giuria, percepirà 17,20$ al giorno, ovvero lo stipendio giornaliero di un americano qualsiasi chiamato ad adempiere ai suoi doveri di cittadino a stelle e strisce.

Scritto da L.

lunedì 13 novembre 2017

NBA

NBA

Regular Season

Boston Celtics (12-2) - Toronto Raptors (7-5) 95-94
Ragazzi avevo già detto che coach Stevens era un genio, ma ora sta superando ogni più rosea aspettativa. Considerando che la dodicesima vittoria consecutiva dei suoi Celtics arriva con l'assenza dei due giocatori (Irving e Hayward) che erano stati designati come trascinatori della franchigia.
Per sua fortuna torna Horford che si cala benissimo nella posizione di leader e insieme ai due "bambini" Tatum e Brown consolida sempre più la prima posizione nella Eastern per Boston.
La panchina continua a dare quel supporto che il loro allenatore pretende da loro, riuscendo a far rinascere giocatori che venivano considerate vere e proprie meteore, chiedere a Rozier.
Vanno comunque fatti i complimenti ai Raptors che ci hanno provato fino all'ultimo, ma contro una franchigia in questo stato di grazia mentale, viene difficile per tutti cercare di portare a casa una vittoria. DeRozan, leader scorer di serata con i suoi 24 punti, non riesce nell'impresa di riportare in Canada i suoi con la W.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Detroit Pistons (10-3) - Miami Heat (6-7) 112-103
La sorpresa a tutti gli effetti di questa stagione ha un nome ben preciso ed è la franchigia di Detroit che porta a casa la sua decima vittoria nelle prime 13 gare della stagione.
Secondo posto che trova le sue fondamenta nelle prestazioni stravolgenti di Tobias Harris (25 punti) e dell'ex Celtics Bradley (24 punti). Aggiungiamo il duo Drummond e Reggie Jackson che portano avanti la squadra di Motor City da anni e che finalmente sembrano aver trovato la quadra tanto ambita che gli dovrebbe permettere di raggiungere dei Play Off, tanto bramati quanto utopici all'inizio della stagione. Miami ha lottato con un Whiteside che mette a referto l'ennesima doppia doppia della sua carriera (12 rimbalzi e 20 punti); aggiungeteci un Dragic e un Waiters in gran rispolvero, ma questi fattori non sono bastati ai ragazzi di coach Spoelstra.

Indiana Pacers (6-8) - Houston Rockets (11-3) 95-118
Abbiamo un papabile vincitore del titolo di Mvp della stagione, ovviamente sto parlando del "Barba" James Harden che continua a trascinare i suoi alla vetta della affollatissima Western Conference. All'ex Okc riesce l'impensabile, spodestando i Warriors dalla leadership della Lega, questa volta condisce la sua ottima prestazione da 26 punti con 15 assist, uno più bello dell'altro, con un passaggio sotto gamba per Capela  che si lascia guardare e riguardare.
Ah mi sono dimenticato di dire che Chris Paul è ancora ai box, il numero 3 di Houston scalpita in panchina aspettando di poter dare il suo contributo alla causa, ma per ora i Rockets sembrano non averne nemmeno bisogno. Gordon, Capela e Ariza sono i primi cavalieri di Harden e continuano a macinare punti e ottime prestazioni, seguendo la linea guida del proprio leader.
Per i Pacers si salva un Oladipo che sembra aver trovato una dimensione e si candida come Most Improved Player dell'anno, senza alcun ombra di dubbio.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

Oklahoma City Thunder (6-7) - Dallas Mavericks (2-12) 112-99
Oklahoma va a rilento ma piano piano macina gioco e vince. Era obbligatorio fare risultato in casa contro il fanalino di coda della Western. Mattatore di serata Paul George con 37 punti.
Russell "Mr.Triple Double" Westbrook festeggia il suo 29esimo compleanno con la vittoria, 27 punti per 29 candeline. Per Dallas vero e proprio faro nel deserto, l'ex Warriors Barnes ne piazza 22 con 13 rimbalzi, poco coadiuvato dal resto della squadra che mantiene delle pessime medie al tiro dalla media e lunga distanza; unici a salvarsi col numero 40 sono il rookie Smith Jr (15) e Ferrell (18). Per i Mavs la strada per uscire dal tunnel è ancora lunga.

Scritto da L.

lunedì 6 novembre 2017

NBA

NBA

Regular Season

Cleveland Cavaliers (4-6) - Atlanta Hawks (2-8) 115-117
I Cavs cadono ancora. Questa volta per mano del fanalino di coda Hawks. Ora i vicecampioni Nba in carica stanno rischiando seriamente di guardare i play off dal proprio divano di casa. Si scherza, i Cavaliers hanno tutta la forza e il tempo necessario di rientrare, considerando anche il ritorno del folletto Isaiah Thomas che non ha ancora esordito con la nuova maglia per via dell'infortunio.
LeBron, solito trascinatore nato, dopo aver superato la soglia dei 29000 punti in carriera ne aggiunge altri 26 e li condisce con 13 assist, ma solo Wade e Korver riescono a scartare i cioccolatini serviti dal Re. Il resto della squadra chiude con percentuali imbarazzanti al tiro e una difesa che fa acqua da tutte le parti, permettendo a ben 7 giocatori di Atlanta di superare i 10 punti.
Mattatore di serata degli Hawks è la guardia tedesca Dennis Schroder con i suoi 28 punti.

Los Angeles Clippers (5-4) - Miami Heat (4-5) 101-104
Sorprendentemente arriva una sconfitta in casa per i Clippers contro gli Heat di coach Spoelstra.
Una gara corale quella di Miami, capitanata dal centralone Whiteside che fa la voce grossa sia a rimbalzo (17) che nel pitturato avversario (21 punti). Ottimi anche gli apporti dei Johnson, di Richardson, Dragic ed Ellington con lo sloveno che si piazza ultimo in questa modesta classifica con "soli" 12 punti. 
Per i Clippers arriva una sconfitta che non scalfisce l'ottimo inizio di stagione. Griffin si sta prendendo giustamente il peso della squadra sulle spalle, ma una volta che Teodosic tornerà, le rotazioni per Doc Rivers potranno aumentare e ne gioverà in primis proprio il gioco dei losangelini.

Orlando Magic (6-4) - Boston Celtics (8-2) 88-104
La stupefacente Orlando si deve arrendere in casa sotto i colpi dei Celtics che si portano in vetta alla Eastern Conference con un record di 8 vittorie e due sole sconfitte. L'infortunio di Hayward non ha demoralizzato l'ambiente ma al contrario lo ha motivato a sopperire all'assenza di uno dei loro leader, permettendo a giocatori come Tatum e Brown di mettersi ancora più in mostra.
La gara viene vinta nell'ultimo quarto grazie ad un meraviglioso giro palla che segue i dettami del proprio coach, Brad Stevens.
Aaron Gordon e Vucevic mettono a referto una doppia doppia a testa e Simmons dalla panchina realizza 14 punti. Orlando deve ripartire da questo per continuare il suo ottimo inizio di stagione che gli sta permettendo di essere temuta anche dalle grandi favorite della Eastern.


Kyrie Irving
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Toronto Raptors (5-4) - Washington Wizards (5-4) 96-107
I Wizards anche senza il loro primo violino (Wall), si aggrappano al vice Beal che registra 38 punti e asfalta i Raptors con determinazione. Otto Porter e Gortat aiutano il numero 3 a vincere contro una Toronto sottotono. Patendo una pessima giornata al tiro per Lowry, Ibaka e Valanciunas.
Per i canadesi si salva solo DeRozan che con 26 punti è il leader scorer dei suoi.

San Antonio Spurs (6-4) - Phoenix Suns (4-6) 112-95
Gli Spurs si rialzano dopo la sconfitta casalinga contro i Warriors. La vittoria viene costruita dalle ottime prestazioni dalla panchina di ragazzi come Forbes, Paul e Murray, che hanno saputo utilizzare al meglio i minuti concessigli dal turn over di coach Popovich.
I Suns ci provano ma la panchina corta e le tante energie utilizzate durante questa cinquina di trasferte la hanno consumata. Aggiungiamoci l'enorme polverone mediatico alzato dalla guardia titolare Bledsoe che ha chiesto di poter essere ceduto, con conseguente esclusione dalla rosa, e avremo come risultato una squadra che è ancora in cerca di equilibri, non solo nel gioco ma anche nel proprio roster.

Houston Rockets (8-3) - Utah Jazz (5-5) 137-110
Prestazione Magnifica per il "Barba" James Harden che ha fatto registrare il suo massimo in carriera. Con i suoi 57 punti ha trascinato i suoi all'ottava vittoria di questa regular season e alla conquista della prima posizione nella competitissima Western Conference. Il numero 13 di Houston segna dall'arco, in transizione, in post basso e attaccando il ferro, praticamente in ogni modo, e per la buona difesa di Utah viene davvero difficile arginare un giocatore in tal rispolvero. Giustamente in secondo piano, il ventello di Gordon e l'ottimo apporto di Nene sotto canestro e di Ariza da lontano. Se si considera che Chris Paul deve ancora tornare dall'infortunio di inizio stagione, mi sento in dovere di dire che questi Houston Rockets possono tranquillamente ambire al successo finale.


James Harden
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

New York Knicks (5-4) - Indiana Pacers (5-5) 108-101
New York si diverte e parla lettone. Porzingis sta dimostrando di meritare la leadership lasciatagli in eredità da Carmelo Anthony. Il numero 6 ne piazza 40, (sì, avete letto bene!) condendoli con 6 stoppate. Hardaway Jr e Kanter sono i suoi scudieri e stanno creando quei Big Three che da tanti anni mancavano al Madison Square Garden.
I Pacers hanno lottato e combattuto fino all'ultimo, con gli ex Thunder Oladipo (17 punti) e Sabonis (16 punti) a capitanare la carica dei loro.


Kristaps Porzingis
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale New York Knicks)

Minnesota Timberwolves (7-3) - Charlotte Hornets (5-5) 112-94
I Lupi di Minnesota sembrano aver trovato finalmente una quadra. Attualmente si piazzano dietro Houston in classifica e ambiscono a concretizzare un progetto che sembra esser ben indirizzato.
A infrangere i sogni di gloria della franchigia di Michael Jordan ci pensano Wiggins (20 punti), Towns (16), Teague (12 assist e 18 punti), Butler (13), Crawford e Dieng (15 punti per entrambi).
La lunga panchina dei Timberwolves ha fatto la differenza, assieme alle altissime percentuali del quintetto di partenza. Per Charlotte sconfitta, figlia della brutta prestazione del proprio leader, Kemba Walker, che chiude con a malapena 9 punti.

Portland Trail Blazers (6-4) - Oklahoma City Thunder (4-5) 103-99
Oklahoma perde contro i Blazers di Lillard. Damian tira le fila della squadra alla perfezione distribuendo 13 assist e segnando 36 punti, coadiuvato dai suoi due fidati compagni McCollum (22) e l'ex Nuggets Nurkic (25).
Il trio delle meraviglie Paul George, Carmelo Anthony e Russell Westbrook non riesce a tenere i ritmi dei tre in canotta nera-rossa-bianca. L'alchimia in casa Okc sembra esserci ma i risultati tardano ad arrivare, riusciranno i Thunder a piazzarsi almeno tra le prime quattro delle Western Conference?


Damian Lillard
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Damian Lillard)

Los Angeles Lakers (5-5) - Memphis Grizzlies (6-4) 107-102
I giovanissimi Lakers si sbarazzano contro ogni pronostico dei Grizzlies, quarta forza della Western Conference. Nonostante la non eccellente prova di Lonzo Ball, ci pensano le seconde linee a portare a casa la quinta vittoria della franchigia di Magic Johnson. Ingram ne mette 20, ma nonostante questo il vero mattatore di serata è l'ex Nets Brook Lopez che con i suoi 21 punti fa la voce grossa sotto canestro. Kuzma, Clarkson, Randle e Caldwell Pope spezzano la partita in due e permettono a coach Walton di creare schemi e spaziature sempre nuove, mandando in tilt la difesa di Memphis.
Per i Grizzlies è una battuta d'arresto che non deve preoccupare più di tanto, avendo la consapevolezza di avere tra le mani una delle coppie meglio amalgamate della Lega, ovviamente stiamo parlando di Marc Gasol e Conley.

Scritto da L.

martedì 12 settembre 2017

Il futuro parte dalla ricerca! Osserviamo la Nanotransfection Tissue

Dei ricercatori della Ohio University Wexner Medical Center e del College of Engineering, sempre dell'Ohio State, hanno trovato un metodo hi-tech capace di ringiovanire vecchie cellule e in grado di riparare tessuti a partire dagli organi fino alle cellule nervose. 

Questa nuova tecnologia si chiama Tnt (acronimo che sta per Nanotransfection Tissue) e oltre a non essere un processo invasivo, è stato provato attraverso tutti i dovuti test una percentuale di successo del 98%. Con tutta probabilità il prossimo anno si proverà a testarlo sull'uomo.

La pelle si rivela un terreno funzionale per permettere di sviluppare elementi di qualsiasi organo in fase di declino. 
La ricerca è la chiave e gli sviluppi ne saranno i risultati.


Scritto da L.

martedì 23 maggio 2017

Addio Nicky



Si è spenta alle 17,40 di un lunedì di maggio la vita dell'ex campione della Moto GP Nicky Hayden, ricoverato presso l'ospedale Bufalini di Cesena dallo scorso mercoledì.
(Immagine di Le Foto Che Hanno Segnato Un'Epoca)

Dopo cinque giorni di lotta e disperati tentativi per tenerlo in vita, il pilota americano è deceduto in seguito alle lesioni craniche e toraciche riportate in seguito all'incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio del 17 maggio scorso.
Il trentacinquenne pilota statunitense, campione del mondo nel 2006 in Moto GP ed impegnato dalla scorsa stagione nel mondiale Superbike, era stato investito da un'auto mentre si allenava in Bicicletta sulla strada provinciale Riccione-Tavoleto.
Con la passione per le due ruote inculcatagli sin da bambino dalla sua famiglia, il ragazzo del Kentucky esordì nel 2003 in Moto GP dove in dodici anni di carriera raccolse 218 apparizioni, 28 podi, 3 sole vittorie ed un titolo 
mondiale; passato alla Superbike nel 2015, egli concluse la sua prima stagione al quinto posto complessivo.
Educato, solare e mai polemico, Nicky lascia un solco enorme nel mondo dello sport e non.

                                                 -Scritto da A-