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lunedì 5 marzo 2018

Forza 4 in NBA con le vittorie di Toronto, Milwaukee, Clippers e Pacers!

NBA

Regular Season

Atlanta Hawks (20-44) - Phoenix Suns (19-46) 113-112
Atlanta al photofinish porta a casa la vittoria tra fanalini di coda. Prince si conferma mattatore di serata e con i suoi 22 punti permette agli Hawks di sorridere, durante una stagione che di sorrisi ne ha visti davvero pochi. Per i Suns da sottolineare la tripla doppia dell'ex Magic Payton che da quando è arrivato, sembra aver dato a Booker la possibilità di rifiatare ogni tanto.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Atlanta Hawks)

Washington Wizards (36-28) - Indiana Pacers (36-27) 95-98
I Pacers di Oladipo continuano a sorprendere e conquistano la quarta posizione ad Est. Attualmente nei play off le due squadre si fronteggerebbero e il clima allo stadio è quello delle grandi occasioni.
Beal e Porter portano alti gli scudi della propria squadra ma l'assenza di Wall è determinante.
Il sopra citato numero 4 di Indiana ne piazza 33 e continua a trascinare i suoi che hanno ritrovato un leader dopo la partenza di Paul George della scorsa estate.

Toronto Raptors (45-17) - Charlotte Hornets (28-36) 103-98
Una certezza, questa squadra darà fastidio a chiunque. DeRozan e ciurma spazzano via senza difficoltà degli Hornets in crisi di risultati. I Raptors continuano a guardare tutti dall'alto e si preparano per una post season da vivere da protagonisti.
Ah Charlotte attenta, se continui così, il tuo gioiello Kemba potrebbe accasarsi altrove.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Toronto Raptors)

Dallas Mavericks (19-45) - New Orleans Pelicans (36-26) 109-126
Anthony Davis è in missione. I suoi Pelicans sono una delle note più dolci di questa stagione, peccato per quella goccia di amaro, dovuta all'infortunio di Cousins. Con le Twin Towers al meglio, chissà dove sarebbero potuti arrivare. Per fortuna è arrivato un veterano come Mirotic, se ci aggiungiamo un Rondo in forma come poche altre volte, tutto può accadere.
Doverosa menzione per la bellissima partita dell'eterno Dirk. Nowitzki mette a referto 23 punti con una naturalezza disarmante che fa tornare alla mente ricordi di stagioni passate con una lacrima sul viso.

Milwaukee Bucks (34-29) - Philadelphia 76ers (34-28) 118-110
La partita più attesa della notte, non ha deluso le attese. Alla fine la spuntano i Bucks di Giannis. The Greek Freak fa la voce grossa, come al solito, ed alla fine per lui saranno 35 punti, conditi da 9 rimbalzi e 7 assist. Milwaukee riabbraccia il ritorno di Jabari Parker.
Per Phila uno stop che non ferma la loro avanzata. Embiid, Simmons e company non sono intenzionati a fare altri passi falsi.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Milwaukee Bucks)

Sacramento Kings (20-44) - New York Knicks (24-40) 102-99
Una mini soddisfazione per i Kings che tornano alla vittoria in casa. Bogdanovic dopo lo stupendo All Star Game sembra un altro giocatore e continua un percorso di crescita che nessuno si sarebbe aspettato. Per New York: no Porzingis, no party.

Los Angeles Clippers (34-28) - Brooklyn Nets (20-44) 123-120
I Clippers vedono l'obbiettivo. Ormai l'ottavo posto ad Ovest è distante una sola partita, per cui affronta i poveri Nets col sangue alla gola. Per DeAndre ennesima doppia doppia che lo conferma come uno dei migliori rimbalzisti della lega, mentre Lou Williams continua a stupire tutti per la maturità cestistica che sta mostrando in campo. Aggiungeteci un Teodosic tornato dopo l'infortunio e l'ottimo innesto di Harris da Detroit è avrete come risultato una convincente vittoria.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Eastern Conference
1 Toronto Raptors
2 Boston Celtics 
3 Cleveland Cavaliers
4 Indiana Pacers
5 Washington Wizards
6 Philadelphia 76ers
7 Milwaukee Bucks
8 Miami Heat
9 Detroit Pistons
10 Charlotte Hornets
11 New York Knicks
12 Chicago Bulls
13 Orlando Magic
14 Brooklyn Nets
15 Atlanta Hawks

Western Conference
1 Houston Rockets
2 Golden State Warriors
3 Portland Trail Blazers
4 New Orleans Pelicans
5 Minnesota Timberwolves
6 San Antonio Spurs
7 Oklahoma City Thunder
8 Denver Nuggets
9 Los Angeles Clippers
10 Utah Jazz
11 Los Angeles Lakers
12 Sacramento Kings
13 Dallas Mavericks
14 Phoenix Suns
15 Memphis Grizzlies

Scritto da L.

lunedì 5 febbraio 2018

NBA


NBA
Nel giorno in cui l'America si ferma per il Super Bowl; gli altri sport vengono anticipati o posticipati per permettere a tutti di godere dello spettacolo, ma l'NBA non si ferma mai.
Ecco il recap delle sei partite di ieri.

Regular Season

Brooklyn Nets (19-35) - Milwaukee Bucks (29-23) 94-109
Giannis giocando con le scarpe slacciate ne piazza 16 con 8 rimbalzi e permette alle seconde linee di prendersi la copertina del match. L'ex Suns Bledsoe illumina e sarà leader scorer di serata con i suoi 28 punti; da sottolineare le ottime prestazioni di Henson (19 punti e 18 rimbalzi) e il ritorno di un Jabari Parker che sta piano piano tornando quello dei suoi livelli, dopo un lungo infortunio.
Torna D'Angelo ma il risultato non cambia. Brooklyn sempre più lontana da un posto play off.

Boston Celtics (39-15) - Portland Trail Blazers (29-24) 97-96
Gara meravigliosa al TD Garden di Boston con i biancoverdi che la vincono sulla sirena, con un canestro in step back dolcissimo di Al Horford. Irving riposa e la scena viene presa dal centro dominicano, fresco di convocazione per l'All Star Game, e dai giovanissimi Tatum e Brown che continuano a sorprende per una maturità e QI cestistico fuori dal normale per un rookie e uno che è al solo secondo anno nella Lega. Si prospetta un futuro più che roseo per i ragazzi di coach Stevens!
Complimenti comunque a Portland che riesce a mettere in seria difficoltà una delle migliori difese del campionato. La prodezza del numero 42 mette la parola fine ad una gara che se avesse visto vincere i Blazers non sarebbe stata contestata. Portland ha buone speranze di fare bene in post season e se Lillard e McCollum girano coi tempi giusti possono mettere in seria difficoltà chiunque.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Al Horford)

Toronto Raptors (36-16) - Memphis Grizzlies (18-34) 101-86
Toronto si conferma come la seconda forza ad Ovest e zitta zitta si avvicina sempre più al record dei primi della classe (Celtics). Ben sei giocatori superano la doppia cifra a tabellino per i canadesi e con le marce basse riescono a battere una Memphis sempre più relegata ai bassi fondi della classifica.
Marc Gasol sembra l'unico a provarci fino alla fine, ma dovrà arrendersi alla maggiore profondità della panchina dei Raptors.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Toronto Raptors)

New York Knicks (23-31) - Atlanta Hawks (16-37) 96-99
Atlanta si toglie qualche soddisfazione, in una annata di restauro dove la strada verso la rinascita di questa franchigia sembra ancora molto lunga. Bazemore nell'ultimo quarto porta avanti i suoi e regala l'insperata W al Madison Square Garden.
I 22 punti di Porzingis non bastano a New York che si vede scavalcare dagli Hornets in classifica. Anche quest'anno le squadre della Città che non dorme mai, molto probabilmente, guarderanno i Play Off alla TV.

Oklahoma City Thunder (30-24) - Los Angeles Lakers (21-31) 104-108
Partita divertente che contro ogni pronostico porta al successo i losangelini. Coach Walton dimostra di saper manovrare al meglio la sua squadra che nonostante l'inesperienza gioca bene e riesce ad arginare gli attacchi fulminei di Okc. Randle e Clarkson da quando sono sul mercato sembrano giocare decisamente meglio, mentre Ingram dimostra di essere migliorato in ogni aspetto del gioco sotto la guida dell'ex vice di Steve Kerr ai Warriors.
Oklahoma si aggrappa ai suoi Big Four: Carmelo Anthony (13 rimbalzi e 10 punti), Paul George (26 punti), Steven Adams (12 punti) e Russell Westbrook (36 punti, 5 rimbalzi e 9 assist), ma la panchina non garantisce l'apporto sperato.
Proprio la maggiore lunghezza di uomini a disposizione dei Lakers ha permesso ai gialloviola di vincere la partita.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Los Angeles Lakers)

Phoenix Suns (18-36) - Charlotte Hornets (23-29) 110-115
Charlotte batte una Phoenix con la testa già al prossimo Draft e alla prossima stagione. Kemba e Howard collezionano 18 punti a testa, ma lasciano il primato di serata al francese Batum con i suoi 22 punti.
Phoenix sorprendentemente non gioca malissimo, ma se perde pure quando gioca bene è necessaria una visita di urgenza a Lourdes. AAA cercasi un buon general manager che guidi questa squadra fuori dalle sabbie mobili dove si è abissata.

Scritto da L.

lunedì 29 gennaio 2018

NBA

NBA

Regular Season

Houston Rockets (35-13) - Phoenix Suns (17-33) 113-102
I Rockets passeggiano sui Suns, mandando in doppia cifra ben 6 giocatori. Harden si è dimostrato già in formato All Star, mettendo a referto 10 rimbalzi, 8 assist e 27 punti. Il Barba continua la sua personalissima lotta all'Mvp e, se il resto della squadra continua a seguirlo come sta facendo, il suo obiettivo non è più da considerarsi così utopico.
Booker come al solito mostra di essere un giocatore capace di far fare il salto di qualità ad un'intera franchigia, certo ci vorrebbero anche dei compagni di squadra all'altezza.

Chicago Bulls (18-32) - Milwaukee Bucks (26-22) 96-110
Giannis non sembra aver preso troppo bene il licenziamento del suo ormai ex coach Jason Kidd. Il greco era molto legato al suo allenatore e ha deciso di rendergli omaggio, diventando ancora più dominante di quanto già è. Una schiacciata in faccia a tutta la difesa dei Bulls che si lascia vedere e rivedere, fino alla noia. Ben supportato da un Middleton in forma smagliante.
Leader scorer di serata per i padroni di casa il giovane Valentine, ma la certezza in quel di Chicago è finlandese e si chiama Markkanen che sigla l'ennesima doppia doppia della sua giovanissima carriera (10 rimbalzi e 17 punti).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

New Orleans Pelicans (27-21) - Los Angeles Clippers (24-24) 103-112
I Pelicans orfani di Cousins, che per via dell'infortunio rimediato la scorsa settimana starà fuori fino a fine stagione, si devono per forza aggrappare all'altra Twin Tower, Anthony Davis. The Brow colleziona 17 rimbalzi e 25 punti, ma l'assenza del suo gemello si è fatta sentire sul parquet, soprattutto contro questi Clippers. I Losangelini hanno recuperato lo svantaggio e si sono portati avanti nell'ultimo quarto, per poi non guardarsi più indietro. Protagonista assoluto della rimonta il solito Blake Griffin (12 rimbalzi, 7 assist e 27 punti) e l'inspiegabilmente tagliato fuori dall'All Star Game Lou Williams (22 punti), che sta portando avanti, senza alcun dubbio, la sua migliore stagione.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Toronto Raptors (33-15) - Los Angeles Lakers (19-30) 123-111
I Raptors confermano sempre più il loro secondo posto ad Est. Inaspettato protagonista di serata l'uscente dalla panchina Vanvleet che in soli 20 minuti, mette a tabellino 25 punti. Valanciunas e Ibaka dominano sotto al ferro, mentre DeRozan apre la difesa avversaria con le sue fulminee incursioni.
I chiacchierati, in chiave mercato, Randle e Clarkson si dividono il titolo di miglior marcatore di serata tra i loro (17). 
L.A. farà meglio a rivedere i suoi piani perchè la sua squadra è giovane e i ragazzi hanno talento ma i risultati iniziano ad essere decisamente deludenti rispetto alle aspettative di inizio stagione.

Oklahoma City Thunder (30-20) - Philadelphia 76ers (24-22) 122-112
La più bella gara della notte va in scena a Oklahoma, dove si fronteggiano due squadre rivelazione di quest'anno. La partita è stata una vera e propria gara di schiacciate con Embiid che ha spazzato via Westbrook e anche il ferro. Russell, però non sembra d'accordo, è schiaccia con potenza e arroganza contro tutto e tutti. I due si rincontreranno all'All Star Game, uno contro l'altro.
Alla fine per l'Mvp della scorsa stagione non arriva, per un solo rimbalzo, l'ennesima tripla doppia di stagione (9 rimbalzi, 14 assist e 37 punti); comunque ben coadiuvato dai suoi: per Paul George sono 31, Carmelo Anthony 16 dalla panchina e Adams piazza la doppia doppia, con 13 rimbalzi e 20 punti.
Da riportare l'infortunio di un uomo fondamentale per Okc, difensivamente parlando, Andrè Roberson che ha finito anzitempo la sua stagione, non fatta di grandi numeri ma di giocate essenziali per i Thunder.
Phila si coccola Joel e Simmons ma contro questa Oklahoma c'è davvero poco da fare.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Philadelphia 76ers)

Cleveland Cavaliers (29-19) - Detroit Pistons (22-26) 121-104
I Cavs sembrano aver ritrovato la via della vittoria. Il record di LeBron raggiunto lo scorso match, dei 30'000 punti, deve aver galvanizzato la squadra che ora sembra girare coi tempi e ritmi dettati dal suo Re. Thomas, Jr Smith e Love sostengono l'operato di James, come da copione, e portano a casa una vittoria per cercare di scacciare l'arrivo di Miami in classifica.
Ottima gara di un Drummond visibilmente offeso dalla non chiamata all'All Star Game. Tobias Harris e Tolliver collezionano 20 punti ciascuno e scalano le gerarchie dei titolari in quel di Detroit.

San Antonio Spurs (33-19) - Sacramento Kings (15-34) 113-98
Gli Spurs passeggiano su una Sacramento in crisi nera. Doppie doppie pesanti come macigni quelle dell'ex Portland Aldridge, di Gasol e Murray, mentre il peso dell'attacco viene preso dalle giovani spalle di Forbes (23) e dall'eterno bambino Manu Ginobili (15).
Nei Kings si salvano le prestazioni del rookie, ex Kentucky, Fox (26) e del veterano Vince Carter (21), che a 40anni non sembra voler smettere di stupirci.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale San Antonio Spurs)

Scritto da L.




lunedì 22 gennaio 2018

Dinwiddie Mania a Brooklyn, mentre Boston inciampa coi Magic!

NBA

Regular Season

Boston Celtics (34-13) - Orlando Magic (14-32) 95-103
Nonostante un Kyrie Irving da 40 punti, i Celtics si devono arrendere sotto i colpi dei Magic.
Orlando torna alla vittoria, soprattutto grazie alla prestazione del ragazzo in foto. Payton ne piazza 22 e riesce a far girare la squadra coi tempi giusti. Dalla panchina arrivano punti importanti con Mack e Dj Augustin che ne fanno registrare 10 a testa; lo stesso non si può dire di quella di Boston.
Il margine nei confronti di Toronto è ancora rassicurante e difficilmente i ragazzi di coach Stevens scivoleranno per due volte di fila.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Orlando Magic)

Los Angeles Lakers (17-29) - New York Knicks (21-26) 127-107
I giovani Lakers cominciano a girare, nonostante i fantasmi di enormi trade in un futuro neanche troppo lontano (LeBron e George). Clarkson, proprio uno dei più vociferati in chiave mercato, è stato il leader scorer di serata con 29 punti, 10 assist e 6 rimbalzi a tabellino. Stesso discorso vale per Randle (27) che, come il numero 6, sembrerebbe con le valigie già pronte.
New York deve stare attenta perchè inizia a distanziarsi dalla zona play off (Pistons e Bucks permettendo). Porzingis e l'ex Hawks Hardaway Jr mantengono alto l'onore della franchigia della Grande Mela ma la fase difensiva dei Knicks deve essere rivista, perchè al momento fa acqua da tutte le parti.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Los Angeles Lakers)

Detroit Pistons (22-23) - Brooklyn Nets (18-29) 100-101
Match winner nei minuti finali dell'uomo in foto. Spencer Dinwiddie si sta prendendo sempre più le redini del gioco dei Nets; da terza scelta si è ritrovato starter, visti gli infortuni di Lin e D'Angelo. Ora Russell è tornato ma il posto da titolare dovrà riconquistarselo perchè DW8 al momento is on fire (22 punti). Ottime anche le prestazioni di Carroll (16) e Hollis-Jefferson (21), se contiamo anche il ritorno in campo del sopra citato Russell e di Okafor, i Nets possono ben sperare per l'anno prossimo. Detroit perde una grande occasione per portarsi sempre più a ridosso dei Milwaukee e dell'ultimo piazzamento utile per un posto nei play off 2018.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Spencer Dinwiddie)

San Antonio Spurs (30-18) - Indiana Pacers (25-22) 86-94
Speravamo di non scriverlo mai, ma Parker è ufficialmente uscito dai titolari di San Antonio dopo più di 15 anni. Popovich sa che il play francese può dare maggiore contributo alla squadra se vengono centellinate le sue forze e il numero 9 non ha fatto minimamente storie, consapevole della lungimiranza tecnica e tattica di coach Pop.
Tornando alla partita, Indiana porta a casa una W, tutt'altro che aspettata. Oladipo continua nella sua scalata, il ruolo da leader comincia a calzargli a pennello; per l'ex Thunder a fine partita saranno 19 i punti messi a referto.

Scritto da L.

lunedì 15 gennaio 2018

NBA

NBA

Regular Season

Miami Heat (25-17) - Milwaukee Bucks (22-20) 97-79
Miami continua la sua scalata e oramai è a un passo dal superare i vicecampioni NBA. Un quarto posto che celebra il lavoro di squadra e che conferisce ancora più rispetto verso uno dei migliori allenatori della lega, coach Spoelstra. Dragic continua il suo periodo di massima maturità cestistica, divenendo lead scorer di serata con i suoi 25 punti. Whiteside fa sentire la sua presenza sotto al ferro e registra l'abituale doppia doppia rimbalzi-punti, 10-15.
I Bucks si aggrappano a Giannino (22), ma l'accoppiata Antetokounmpo-Brogdon non riesce a fermare la striscia di sette vittorie consecutive degli Heat. Ora Milwaukee deve rimettersi in carreggiata per evitare che i Sixers si insidino e li escludano dalla lotta play off.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Miami Heat)

New York Knicks (19-24) - New Orleans Pelicans (22-20) 118-123
Gara spettacolare, quella andata in scena ieri sera al Madison Square Garden. Solo l'Overtime ha decretato il vincitore; giustamente alla fine sono i Pelicans a prevalere sugli avversari. 
Anthony "The Brow" Davis fa registrare 48 punti, 17 rimbalzi, 3 steals e 4 blocks! Applausi scroscianti per uno dei talenti più cristallini di tutto il globo. Schiaccia, difende, tira dal post, in step back e recupera, poliedricamente completo. Le Twin Towers (Davis e Cousins) stanno facendo volare New Orleans; ora sesta ad Ovest, ad una sola vittoria da Oklahoma.
Ah riportiamo una schiacciata di Kanter in faccia a Boogie da vedere e rivedere. Kristaps e i suoi si arrendono solo nell'extra time, ma i Knicks non devono disperare, la speranza di vederli in questa post season non è così utopica.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

Phoenix Suns (16-28) - Indiana Pacers (23-20) 97-120
Indiana spazza via una Phoenix sempre più allo sbando. Oladipo (17) continua la sua personale corsa al titolo di Most Improved Player; l'idea è che quando il giovane ex Thunder gira coi tempi giusti anche la squadra ne risente positivamente. 
Il Rookie dei Suns Jackson fa registrare una delle sue prestazioni migliori: 21 punti conditi da 6 rimbalzi e 3 assist. Riporto il mio appello della scorsa settimana: Date una squadra a Devin Booker!

Minnesota Timberwolves (29-16) - Portland Trail Blazers (22-21) 120-103
Gara interessantissima in chiave post season che ha premiato una delle squadre più sorprendenti dell'anno corrente. Questi Minnesota sono i veri outsider di quest'anno? A mio personalissimo parere, meritano di stare ad una partita dagli Spurs, ancora un gradino sotto ai Warriors e ai Rockets che sono maggiormente rodati, ma in una serie ai meglio delle 7 gare, tutto è possibile! I Big Three Wolves registrano anche stasera, come sempre, ottime prestazioni: Butler (24 punti), Towns (20 punti e 11 rimbalzi) e Wiggins (17 punti).
Il duo Lillard-McCollum mette i bastoni tra le ruote a Minnesota, ma il basso apporto della panchina dei Blazers è stata la loro condanna. Portland deve guardarsi le spalle, perchè ad Ovest sono tre squadre a contendersi gli ultimi due posti disponibili e sono distanziate da una sola vittoria (settima Portland, ottava Denver e noni i Clippers).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Minnesota Timberwolves)

Scritto da L.

lunedì 8 gennaio 2018

NBA

NBA

Regular Season

Miami Heat (22-17) - Utah Jazz (16-24) 103-102
Miami la decide all'ultimo secondo con una giocata corale di squadra che ha portato Richardson ad appoggiare al tabellone il canestro della vittoria. Gli Heat di quest'anno sono una meravigliosa macchina, oliata a dovere da un'eccellente esteta del gioco; basti pensare che ben 6 giocatori sono andati oltre alla doppia cifra: oltre al sovra citato Richardson, i Johnson, Dragic, Whiteside e Olynyk.
Doveroso annoverare l'ennesima prestazione maiuscola, di quello che con ogni probabilità vincerà (Tatum e Simmons permettendo) il ROY di quest'anno: Donovan Mitchell! Alla fine sono 27 per lui, semplicemente una gioia da vedere per gli amanti del gioco! Utah può stare tranquilla, il futuro della franchigia ce l'ha in casa e indossa la canotta numero 45.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Dallas Mavericks (13-28) - New York Knicks (19-21) 96-100
Dallas non riesce a tributare al meglio il ritiro della maglia numero 12 di Derek Harper (12 stagioni tra le fila dei Mavericks, un giocatore capace di far registrare in carriera 16'006 punti, 2'884 rimbalzi e 6'557 assist).
Porzingis (29 punti e 8 rimbalzi) trascina i suoi e continua a far sperare in una post season che all'inizio della stagione era un'autentica chimera per una New York che salutava il suo pupillo e trascinatore.
Ora però c'è un nuovo idolo in città. È lettone, canotta numero 6, soprannome Unicorn: le luci del Madison Square Garden illuminano una nuova star, Kristaps!

Phoenix Suns (16-26) - Oklahoma City Thunder (22-18) 114-100
Okc rimane una bellissima realtà.. altalenante, soprattutto nei risultati. Russell mette a referto l'ennesima tripla doppia della carriera (26 punti, 11 assist e 10 rimbalzi) ma non basta contro i giovanissimi Suns.
AAA per cortesia date una squadra valida attorno a quel talento di Devin Booker. Ottima prestazione (finalmente) per il rookie Jackson che fa vedere finalmente una maturità di gioco che non aveva ancora palesato sul parquet.

Portland Trail Blazers (21-18) - San Antonio Spurs (27-14) 111-110
CJ McCollum trascina i Blazers, anche senza l'aiuto del suo compagno di merende Lillard, ancora fermo ai box. Questa volta la vittima è illustre.
Gli Spurs, seppur privi di Parker, Leonard e Gay, si aggrappano attorno al cuore e alla grinta di questa franchigia. Un ragazzino di quasi 40 anni, argentino di nome Manu Ginobili. Commoventi i suoi 26 punti, secondo solo alla prestazione del grande ex Aldridge che ne piazza 30.
La differenza sta nell'ottimo apporto dalla panchina delle seconde linee di Portland, Harkless e Napier su tutti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Los Angeles Lakers (12-27) - Atlanta Hawks (10-29) 132-113
Coach Walton criticato aspramente da quel pagliaccio televisivo di LaVar, risponde facendo giocare i suoi alla sua maniera e vincendo una gara comunque agevole sulla carta contro il fanalino di coda della Eastern, Atlanta.
Gara di squadra con ben 8 giocatori in doppia cifra.
Questi Lakers sono giovani, avranno bisogno di tempo e di qualche innesto di spessore per ambire a ritornare ai vecchi fasti, ma di sicuro non serve a nulla criticare il lavoro di un coach giovane e capace come a dimostrato di essere Walton. Sbagliato dare eccessiva visibilità ad un uomo che si diverte a dare aria alla bocca, senza avere qualità particolari se non quella di promuovere i suoi figli come un venditore di auto fa con la propria merce.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)
Scritto da L.

lunedì 18 dicembre 2017

NBA

Regular Season

Toronto Raptors (20-8) - Sacramento Kings (9-20) 108-93
I Canadesi si confermano come terza forza ad Est grazie all'ennesima prestazione monstre, manco a dirlo, di DeMar DeRozan che chiude con 21 punti e tante giocate importanti. Nonostante l'assenza di Ibaka, Valanciunas sotto canestro fa sentire la sua presenza con una solida doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi. Standing Ovation doverosa per Vince Carter che alla veneranda età di 40 anni si accinge ad affrontare i suoi Raptors, probabilmente per l'ultima volta; per Air Canada alla fine saranno 4 punti, 2 assist e 1 rimbalzo, bottino magro ma colmo di sentimentalismo.
Ottima prestazione di Bogdanovic (18) che sta iniziando a prendere il giusto ritmo, dopo un'inizio di stagione altalenante e altrettanto bene fanno anche l'ex Utah Hill (16) e il panchinaro Temple (18).
Resta di fatto la certezza che anche quest'anno la squadra di Sacramento guarderà da casa i tanto augurati play off.


Vince Carter vola verso il ferro, olio su tela
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sacramento Kings)

Detroit Pistons (17-13) - Orlando Magic (11-20) 114-110
Detroit rimane la sorpresa della stagione! Drummond schiaccia e sposta l'asse terrestre di qualche centimetro, Tobias Harris si conferma sempre più uomo decisivo e Bullock, uscendo dalla panchina, mette a referto il suo massimo in carriera con 20 punti; se anche le seconde linee iniziano a tenere queste statistiche e questi numeri, Detroit allora può davvero ben sperare.
Onore a Orlando che ha lottato col coltello tra i denti per tutta la partita, ma i problemi difensivi di questa squadra sono davvero troppi. Un nota positiva in più e aver ritrovato un cecchino dall'arco come Hezonja che questa sera ha registrato la bellezza di 28 punti con 8 su 12 da tre.

Brooklyn Nets (11-18) - Indiana Pacers (17-13) 97-109
Indiana continua la sua marcia verso la post season e lo fa seguendo le orme e le gesta del suo generale: Victor Oladipo. L'ex Thunder piazza 26 punti e si conferma come principale vincitore del titolo di Most Improved Player of The Year. Qualcuno ad Okc si starà mangiando le mani..
Brooklyn nonostante l'assenza di tutti i pezzi da novanta (Lin, D'Angelo, Mozgov, Okafor) riesce comunque a mettere i bastoni tra le ruote ai Pacers, obbligandoli a giocare la loro migliore pallacanestro. Attenti all'esplosione di ragazzi poco noti in casa Nets che tanto bene potrebbero fare in futuro come Crabbe e LeVert.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Victor Oladipo)

Washington Wizards (16-14) - Cleveland Cavaliers (23-8) 99-106
Cleveland non si ferma e inizia a tenere la scia dei Celtics in vetta alla Eastern. Non ci sono più parole per descriverlo. LeBron che lo si ami o lo si odi è dominante e come un buon bicchiere di vino, invecchiando migliora. Sta dimostrando al mondo intero che non esistono limiti per lui.
Stasera entra ancora di più nella storia scavalcando Hakeem Olajuwon nella classifica dei Field Goal di tutti i tempi piazzandosi al nono posto. Ah per lui stanotte quarta tripla doppia nelle ultime cinque partite: 20 punti, 15 assist e 12 rimbalzi. Non lascia spazio ad altre interpretazioni.
Love (25) e Green (15) supportano alla grande il lavoro del loro leader e permettono di mettere in ombra l'ottima partita dei Wizards e in particolare di Beal (27).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale LeBron James)


Ah, quasi mi dimenticavo di ricordare a tutti che stasera verranno ritirate le canotte di quel giocatore che è stato capace di fare da collante fra due secoli di pallacanestro e che ha incantato tutti coloro che erano rimasti orfani del talento di Michael Jordan.
Oggi allo Staples Center di Los Angeles verranno ritirate le due maglie gialloviola, la numero 8 e la 24, con cui per ben due decadi ha dato spettacolo sui parquet di tutta America e del mondo.
Stiamo parlando dell'unico e solo... Kobe Bryant! 
Un'atleta capace di vincere per cinque volte il titolo NBA, per due volte essere eletto Mvp delle Finals, una volta Mvp della regular season e per ben due volte miglior marcatore di stagione.
Oggi, 33'643 punti dopo, siamo riuniti per celebrare il terzo marcatore di sempre nella storia della National Basketball Association. 
Il ritiro delle maglie sarà la giusta tappa intermedia, prima di entrare di diritto nella Hall of Fame del pallone a spicchi.
Grazie di tutto Black Mamba!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

Scritto da L.

lunedì 8 maggio 2017

NBA 🏀🎩

Toronto Raptors - Cleveland Cavaliers 102-109 (0-4)
I Cavs passano e vanno alle finali della Western Conference, risolvendo la pratica Raptors con un netto 4-0.
Il Re LeBron sta dimostrando di essere un fuori gara assoluto, capace incomprensibilmente di migliorarsi ancora, stasera fa registrare 35 punti, 6 assist e 9 rimbalzi. Il suo primo cavaliere Irving lo aiuta a portare a casa la pratica con 27 punti e giocate da play puro che fanno ballare tutta la difesa avversaria, mentre meno bene Love non dentro la partita. Ma quando uno dei big three non rende al massimo entrano le seconde linee dei Cavs che grazie ad un tiratore scelto come Korver, ricuciono i mini svantaggi nei confronti dei Raptors.
Ora a Toronto si vedrà se andare avanti con questo gruppo bello, solido ma non vincente, che non riesce mai ad arrivare alla finale di conference e sul banco dei prezzi pregiati per far ripartire una ricostruzione totale, vi è Lowry.

Washington Wizards - Boston Celtics 121-102 (2-2)
I Maghi della Capitale riaprono la serie portandola sul 2-2 e la serie si risposterá per gara5 al TD Garden a Boston.
I Celtics reggono fino all'inizio del terzo quarto, poi sale in cattedra Wall sfoggiando assist degni del miglior Steve Nash o di un Rondo old style e condisce il tutto con 27 punti. Entra anche nella partita il suo gemello Beal che diventa lo scoring leader di serata con 29 punti; bene anche il resto del quintetto base con  Porter (18) e Morris (16), e un Bogdanovic da 13 punti che esce dalla panchina.
Per Boston bisognerà capire cosa ha fatto spegnere la luce nel terzo quarto, coach Stevens avrà poco più di 60 ore per trovare una quadra e riportare avanti i suoi.

Houston Rockets - San Antonio Spurs 125-104 (2-2)
Un Harden versione Mvp, impressionante oggi la sfida con Leonard è stata vinta dal Barba che mette a referto 28 punti e dispensa 12 assist, rimettendo in piedi la serie nuovamente in parità.
La second unit di Houston dispensa ottime prestazioni con i 22 punti di Gordon e i 13 di Lou Williams.
Gli Spurs privi del play francese, Tony Parker, deve attaccarsi al suo leader Kawhi Leonard che gioca la solita partita di sostanza ma non basta contro un Harden a questi livelli. Buono il supporto del centralone ex Blazers, Aldridge, con 16 punti e del giovanissimo Simmons con 17 punti.
Ora il derby texano si sposta a San Antonio e sarà gara 5.

Per una volta parlerò anche di pallacanestro nostrana, essendo andato a vedere l'ultima partita di campionato dell'Auxilium Torino contro l'Openjobmentis Varese.

Auxilium Torino - Openjobmentis Varese 89-76

Ottima prestazione per i gialli di Torino che grazie alla caparbietà del loro capitano Peppe Poeta (16) e alla forza sotto canestro di Wilson e Mazzola (15 punti ciascuno), con il primo autore di due stoppate mostruose.
Mentre Varese insegue tutto il match ma non riesce mai a portarsi a meno di due possessi di distacco.
Nota di merito per questo sport il bellissimo abbraccio da parte di tutto il palazzetto per Bulleri, capitano di Varese, capace di segnare più di 4200 punti in carriera e vincere l'argento ai giochi olimpici di Atene nel 2004, il bronzo agli Europei del 2003 in Svezia e il bronzo nei Giochi del Mediterraneo nel 2001 a Tunisi con la nazionale italiana. Meravigliosa coreografia di pubblico che colora di giallo il Pala Ruffini per l'ultima gara di campionato con l'auspicio che il prossimo anno si possa arrivare ai play off.

Scritto da L.