lunedì 8 gennaio 2018

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Regular Season

Miami Heat (22-17) - Utah Jazz (16-24) 103-102
Miami la decide all'ultimo secondo con una giocata corale di squadra che ha portato Richardson ad appoggiare al tabellone il canestro della vittoria. Gli Heat di quest'anno sono una meravigliosa macchina, oliata a dovere da un'eccellente esteta del gioco; basti pensare che ben 6 giocatori sono andati oltre alla doppia cifra: oltre al sovra citato Richardson, i Johnson, Dragic, Whiteside e Olynyk.
Doveroso annoverare l'ennesima prestazione maiuscola, di quello che con ogni probabilità vincerà (Tatum e Simmons permettendo) il ROY di quest'anno: Donovan Mitchell! Alla fine sono 27 per lui, semplicemente una gioia da vedere per gli amanti del gioco! Utah può stare tranquilla, il futuro della franchigia ce l'ha in casa e indossa la canotta numero 45.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Dallas Mavericks (13-28) - New York Knicks (19-21) 96-100
Dallas non riesce a tributare al meglio il ritiro della maglia numero 12 di Derek Harper (12 stagioni tra le fila dei Mavericks, un giocatore capace di far registrare in carriera 16'006 punti, 2'884 rimbalzi e 6'557 assist).
Porzingis (29 punti e 8 rimbalzi) trascina i suoi e continua a far sperare in una post season che all'inizio della stagione era un'autentica chimera per una New York che salutava il suo pupillo e trascinatore.
Ora però c'è un nuovo idolo in città. È lettone, canotta numero 6, soprannome Unicorn: le luci del Madison Square Garden illuminano una nuova star, Kristaps!

Phoenix Suns (16-26) - Oklahoma City Thunder (22-18) 114-100
Okc rimane una bellissima realtà.. altalenante, soprattutto nei risultati. Russell mette a referto l'ennesima tripla doppia della carriera (26 punti, 11 assist e 10 rimbalzi) ma non basta contro i giovanissimi Suns.
AAA per cortesia date una squadra valida attorno a quel talento di Devin Booker. Ottima prestazione (finalmente) per il rookie Jackson che fa vedere finalmente una maturità di gioco che non aveva ancora palesato sul parquet.

Portland Trail Blazers (21-18) - San Antonio Spurs (27-14) 111-110
CJ McCollum trascina i Blazers, anche senza l'aiuto del suo compagno di merende Lillard, ancora fermo ai box. Questa volta la vittima è illustre.
Gli Spurs, seppur privi di Parker, Leonard e Gay, si aggrappano attorno al cuore e alla grinta di questa franchigia. Un ragazzino di quasi 40 anni, argentino di nome Manu Ginobili. Commoventi i suoi 26 punti, secondo solo alla prestazione del grande ex Aldridge che ne piazza 30.
La differenza sta nell'ottimo apporto dalla panchina delle seconde linee di Portland, Harkless e Napier su tutti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Los Angeles Lakers (12-27) - Atlanta Hawks (10-29) 132-113
Coach Walton criticato aspramente da quel pagliaccio televisivo di LaVar, risponde facendo giocare i suoi alla sua maniera e vincendo una gara comunque agevole sulla carta contro il fanalino di coda della Eastern, Atlanta.
Gara di squadra con ben 8 giocatori in doppia cifra.
Questi Lakers sono giovani, avranno bisogno di tempo e di qualche innesto di spessore per ambire a ritornare ai vecchi fasti, ma di sicuro non serve a nulla criticare il lavoro di un coach giovane e capace come a dimostrato di essere Walton. Sbagliato dare eccessiva visibilità ad un uomo che si diverte a dare aria alla bocca, senza avere qualità particolari se non quella di promuovere i suoi figli come un venditore di auto fa con la propria merce.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)
Scritto da L.

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