martedì 16 gennaio 2018

Ritornano gli scontri armati in Libia


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.corriere.it)

Sembrava tornato uno stato di quiete apparente in Libia, ma ieri all'aeroporto di Tripoli è andata in scena una vera e propria guerriglia, provocando 11 morti e 37 feriti. 

Gli scontri armati sono andati avanti dall'alba fino al primo pomeriggio, tra le vittime ci sarebbero anche due civili.

Lo scorso 17 dicembre sono scaduti gli accordi di Skhirat che avevano generato il governo di Accordo Nazionale, con a capo al-Serray, e permesso alla Libia di mantenere dei rapporti diplomatici tra le diverse fazioni, senza ricorrere alle armi. 
Ora sono tornati ad opporsi al governo regnante i nostalgici del regime di Gheddafi, sotto la guida del generale Khalifa Haftar.

Quest'anno si terranno le elezioni e il generale minaccia di utilizzare la forza in caso di sconfitta, motivandola come necessaria; sottolineando come il paese non sia ancora pronto per una democrazia. 

Haftar è aiutato economicamente dall'Egitto e dagli Emirati, mentre i turchi sostengono la causa di al-Serray. 

L'unica cosa certa è che i voli e gli scali aerei, dopo i fatti di ieri, sono stati deviati a Misurata. 
Mentre per quanto riguarda gli scontri, si prospettano delle elezioni tese, con la possibilità concreta che si sfoci in una guerra civile sanguinolenta e fatale.

Scritto da L.

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