mercoledì 31 gennaio 2018

Cibi della buona notte

Spesso la differenza di sonno durante la notte si avverte per ciò che si mangia. A conciliare il sonno, infatti, è sopratutto la serotonina, ormone del buon umore. Viene prodotta dal tripofano, un amminoacido che si può ottenere soltanto con alcuni cibi, dato che il nostro organismo non lo produce. Nel cervello la serotonina determina un aumento della calma necessaria al sonno. Il tripofano è anche responsabile della produzione della melatonina, il principale mediatore del ciclo sonno-veglia. 

Il latte tiepido, prima di dormire, può favorire il rilassamento, sia per la presenza del tripofano, sia per effetto del calore. Anche perché la digestione della caseina, proteina del latte, rilascia nel corpo oppiacei che conciliano il sonno. Non bisogna comunque esagerare con le quantità: si tratta di una bevanda zuccherata ed energica. Anche il pesce azzurro è una fonte di tripofano, così come il tuorlo d'uovo, ricco di vitamine B1, che predispone al sonno. Diverse ricerche hanno dimostrato che un paio di bicchieri di succo di ciliegia al giorno possono combattere l'insonnia. Tra i frutti spicca la banana, ricca di tripofano, magnesio e potassio, minerali utilissimi per distendere e rilassare i muscoli, e di vitamina B6, necessaria per la sintesi della serotonina. 

La sera è meglio evitare il tè e il caffè, per la presenza di caffeina e teina, e alimenti troppo salati che alzano la pressione. Anche il cioccolato è da bandire, per il contenuto di teobromina, dagli effetti simili alla caffeina. Teobromina, teina e caffeina sono molecole eccitanti perché potenziano gli effetti dell'adrenalina, utile a sostenere i ritmi del giorno ma deleteria quando si vuole dormire. Aumenta il battito cardiaco e lo stato di attivazione dell'organismo. Per la stessa ragione è meglio non concludere la cena con un dolce, lo zucchero stimola l'adrenalina. Meglio evitare anche la carne, proteine e grassi si digeriscono a fatica e tendono ad alzare la frequenza cardiaca, ostacolando il sonno. Bandito l'alcol, induce un sonno frammentato seguito da un brusco risveglio al mattino. Evitare anche le grandi abbuffate serali: possono disturbare il sonno perché dirottano il sangue nell'addome, privando il cervello del giusto nutrimento, e ostacola la respirazione. Ma non bisogna nemmeno digiunare, durante la notte il cervello ci sveglia e fa scattare un'allarme carestia, che ci dirige al frigo.


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