venerdì 26 gennaio 2018

Air Gear

Trama: La storia inizia con un diverbio tra due scolaresche per un territorio. Minami Itsuki, capo di una banda, riesce a vincere e cacciare gli avversari, che prima di andarsene minacciano di mandare gli Skull Saders, un team spietato. Il giorno dopo gli Skull linciano Ikki e i suoi compagni, i quali si trovano a confrontarsi con un team numeroso e munito di Air Treck (abbreviato at, speciali pattini a motori per compiere acrobazie). Le sorelle, facenti parte anche loro di un team che utilizza at, decidono di vendicare il fratello annientando gli Skull. Il capo Maga, per salvarsi la reputazione sfita Ikki ad una battaglia di Air Treck, dalla quale uscirà vincitore. Inizia così la sua carriera sulle at.
Anno: 2003 - 2012

Genere: Azione, Combattimento, Ecchi.

Recensione: Air Gear è un manga shonen disegnato da Ogure Ito, nome d'arte Oh!Great, che ha prodotto anche Inferno&Paradiso, composto da 37 volumi. Il genere è composto da una miscela di combattimento, fantascienza, sportivo ed ecchi. La trama, nonostante la sua semplicità, riesce a incuriosire il lettore e a dare un senso alla storia. Ikki è il classico protagonista volgare e fico, con un'iniziale classica debolezza che verrà progressivamente migliorata con sessioni di allenamento assurde e senza senso. Il variegato cast di personaggi, ognuno con la sua personalità e design riesce a conquistare il lettore. Ogni combattimento fra Storm Riders è disegnato perfettamente sia nelle dinamiche che nello stile. Infatti il suo più grande pregio sono i disegni, che, pagina dopo pagina, stupisce sempre di più il lettore, tramite combattimenti spettacolari o scene comiche. Ogni avversario e ogni alleato ha un suo motivo, con la sua storia che lo ha condizionato portandolo al presente. L'idea dei pattini come arma è molto buona, dando dell'entusiasmo nelle battaglie e mescolando i combattimenti allo sport, con regole, gare, classifiche e tornei. Il fanservice è onnipresente già dalle prime pagine. In alcune parti la narrazione rallenta, diventando addirittura noiosa, ma vale la pena aspettare, dato che ad ogni pausa seguirà una parte epocale. 


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