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lunedì 5 marzo 2018

Forza 4 in NBA con le vittorie di Toronto, Milwaukee, Clippers e Pacers!

NBA

Regular Season

Atlanta Hawks (20-44) - Phoenix Suns (19-46) 113-112
Atlanta al photofinish porta a casa la vittoria tra fanalini di coda. Prince si conferma mattatore di serata e con i suoi 22 punti permette agli Hawks di sorridere, durante una stagione che di sorrisi ne ha visti davvero pochi. Per i Suns da sottolineare la tripla doppia dell'ex Magic Payton che da quando è arrivato, sembra aver dato a Booker la possibilità di rifiatare ogni tanto.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Atlanta Hawks)

Washington Wizards (36-28) - Indiana Pacers (36-27) 95-98
I Pacers di Oladipo continuano a sorprendere e conquistano la quarta posizione ad Est. Attualmente nei play off le due squadre si fronteggerebbero e il clima allo stadio è quello delle grandi occasioni.
Beal e Porter portano alti gli scudi della propria squadra ma l'assenza di Wall è determinante.
Il sopra citato numero 4 di Indiana ne piazza 33 e continua a trascinare i suoi che hanno ritrovato un leader dopo la partenza di Paul George della scorsa estate.

Toronto Raptors (45-17) - Charlotte Hornets (28-36) 103-98
Una certezza, questa squadra darà fastidio a chiunque. DeRozan e ciurma spazzano via senza difficoltà degli Hornets in crisi di risultati. I Raptors continuano a guardare tutti dall'alto e si preparano per una post season da vivere da protagonisti.
Ah Charlotte attenta, se continui così, il tuo gioiello Kemba potrebbe accasarsi altrove.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Toronto Raptors)

Dallas Mavericks (19-45) - New Orleans Pelicans (36-26) 109-126
Anthony Davis è in missione. I suoi Pelicans sono una delle note più dolci di questa stagione, peccato per quella goccia di amaro, dovuta all'infortunio di Cousins. Con le Twin Towers al meglio, chissà dove sarebbero potuti arrivare. Per fortuna è arrivato un veterano come Mirotic, se ci aggiungiamo un Rondo in forma come poche altre volte, tutto può accadere.
Doverosa menzione per la bellissima partita dell'eterno Dirk. Nowitzki mette a referto 23 punti con una naturalezza disarmante che fa tornare alla mente ricordi di stagioni passate con una lacrima sul viso.

Milwaukee Bucks (34-29) - Philadelphia 76ers (34-28) 118-110
La partita più attesa della notte, non ha deluso le attese. Alla fine la spuntano i Bucks di Giannis. The Greek Freak fa la voce grossa, come al solito, ed alla fine per lui saranno 35 punti, conditi da 9 rimbalzi e 7 assist. Milwaukee riabbraccia il ritorno di Jabari Parker.
Per Phila uno stop che non ferma la loro avanzata. Embiid, Simmons e company non sono intenzionati a fare altri passi falsi.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Milwaukee Bucks)

Sacramento Kings (20-44) - New York Knicks (24-40) 102-99
Una mini soddisfazione per i Kings che tornano alla vittoria in casa. Bogdanovic dopo lo stupendo All Star Game sembra un altro giocatore e continua un percorso di crescita che nessuno si sarebbe aspettato. Per New York: no Porzingis, no party.

Los Angeles Clippers (34-28) - Brooklyn Nets (20-44) 123-120
I Clippers vedono l'obbiettivo. Ormai l'ottavo posto ad Ovest è distante una sola partita, per cui affronta i poveri Nets col sangue alla gola. Per DeAndre ennesima doppia doppia che lo conferma come uno dei migliori rimbalzisti della lega, mentre Lou Williams continua a stupire tutti per la maturità cestistica che sta mostrando in campo. Aggiungeteci un Teodosic tornato dopo l'infortunio e l'ottimo innesto di Harris da Detroit è avrete come risultato una convincente vittoria.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Eastern Conference
1 Toronto Raptors
2 Boston Celtics 
3 Cleveland Cavaliers
4 Indiana Pacers
5 Washington Wizards
6 Philadelphia 76ers
7 Milwaukee Bucks
8 Miami Heat
9 Detroit Pistons
10 Charlotte Hornets
11 New York Knicks
12 Chicago Bulls
13 Orlando Magic
14 Brooklyn Nets
15 Atlanta Hawks

Western Conference
1 Houston Rockets
2 Golden State Warriors
3 Portland Trail Blazers
4 New Orleans Pelicans
5 Minnesota Timberwolves
6 San Antonio Spurs
7 Oklahoma City Thunder
8 Denver Nuggets
9 Los Angeles Clippers
10 Utah Jazz
11 Los Angeles Lakers
12 Sacramento Kings
13 Dallas Mavericks
14 Phoenix Suns
15 Memphis Grizzlies

Scritto da L.

lunedì 19 febbraio 2018

La Fiat Auxilium Torino è Campione!


Coppa Italia



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Finale
Fiat Auxilium Torino - Germani Basket Brescia 69-67



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Incredibile ma vero! La Fiat Auxilium Torino è riuscita a portare a casa la Coppa Italia commovente. Contro ogni pronostico e qualsiasi dato statistico i torinesi sono riusciti a compiere l'impresa. Al Mandela Forum di Firenze va in scena un vero e proprio film di riscatto a forti tinte gialle.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

I primi due quarti di partita non sono stati memorabili e hanno confermato la stanchezza generale che aveva accompagnato le due squadre sino alla finale. La Leonessa riesce però ad andare al riposo lungo in vantaggio, sul 31-28. Dati alla mano, percentuali di tiro imbarazzanti, ma evidentemente si erano accordate per dare il meglio all'inizio del terzo quarto e per il resto della partita, con le triple e le difese che hanno cominciato a dare il loro apporto in maniera vincente.
Alla fine i rimbalzi di Mazzola, la rubata di Washington, la tripla da meta campo di Poeta e l'appoggio al tabellone di Vujacic per il sorpasso a 2.4 secondi dalla fine hanno permesso all'Auxilium di completare la rimonta.
Blue viene nominato Mvp e Garrett si conferma come giocatore dalle grandi prospettive. 
Onore al Brescia che ha lottato fino all'ultimo possesso e reso onore alla competizione. Da sottolineare in particolare una serata da sogno per Landry dall'arco (22 punti, leader scorer di serata) e le ottime prestazioni di Sacchetti, Vitali e Moss.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Infine tributiamo, doverosamente, la favola di coach Galbiati che è stato messo sulla panchina di Torino dopo che i due allenatori precedenti si erano dimessi per varie problematiche legate al rapporto con la squadra e la società. Il giovane allenatore 35enne si è rimboccato le maniche e in meno di un mese ha già portato a casa un trofeo. 
Complimenti mister! Ora ci aspettiamo di vedere l'Auxilium ancora più in alto del già buon sesto posto in campionato.

Scritto da L.

lunedì 29 gennaio 2018

NBA

NBA

Regular Season

Houston Rockets (35-13) - Phoenix Suns (17-33) 113-102
I Rockets passeggiano sui Suns, mandando in doppia cifra ben 6 giocatori. Harden si è dimostrato già in formato All Star, mettendo a referto 10 rimbalzi, 8 assist e 27 punti. Il Barba continua la sua personalissima lotta all'Mvp e, se il resto della squadra continua a seguirlo come sta facendo, il suo obiettivo non è più da considerarsi così utopico.
Booker come al solito mostra di essere un giocatore capace di far fare il salto di qualità ad un'intera franchigia, certo ci vorrebbero anche dei compagni di squadra all'altezza.

Chicago Bulls (18-32) - Milwaukee Bucks (26-22) 96-110
Giannis non sembra aver preso troppo bene il licenziamento del suo ormai ex coach Jason Kidd. Il greco era molto legato al suo allenatore e ha deciso di rendergli omaggio, diventando ancora più dominante di quanto già è. Una schiacciata in faccia a tutta la difesa dei Bulls che si lascia vedere e rivedere, fino alla noia. Ben supportato da un Middleton in forma smagliante.
Leader scorer di serata per i padroni di casa il giovane Valentine, ma la certezza in quel di Chicago è finlandese e si chiama Markkanen che sigla l'ennesima doppia doppia della sua giovanissima carriera (10 rimbalzi e 17 punti).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

New Orleans Pelicans (27-21) - Los Angeles Clippers (24-24) 103-112
I Pelicans orfani di Cousins, che per via dell'infortunio rimediato la scorsa settimana starà fuori fino a fine stagione, si devono per forza aggrappare all'altra Twin Tower, Anthony Davis. The Brow colleziona 17 rimbalzi e 25 punti, ma l'assenza del suo gemello si è fatta sentire sul parquet, soprattutto contro questi Clippers. I Losangelini hanno recuperato lo svantaggio e si sono portati avanti nell'ultimo quarto, per poi non guardarsi più indietro. Protagonista assoluto della rimonta il solito Blake Griffin (12 rimbalzi, 7 assist e 27 punti) e l'inspiegabilmente tagliato fuori dall'All Star Game Lou Williams (22 punti), che sta portando avanti, senza alcun dubbio, la sua migliore stagione.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Toronto Raptors (33-15) - Los Angeles Lakers (19-30) 123-111
I Raptors confermano sempre più il loro secondo posto ad Est. Inaspettato protagonista di serata l'uscente dalla panchina Vanvleet che in soli 20 minuti, mette a tabellino 25 punti. Valanciunas e Ibaka dominano sotto al ferro, mentre DeRozan apre la difesa avversaria con le sue fulminee incursioni.
I chiacchierati, in chiave mercato, Randle e Clarkson si dividono il titolo di miglior marcatore di serata tra i loro (17). 
L.A. farà meglio a rivedere i suoi piani perchè la sua squadra è giovane e i ragazzi hanno talento ma i risultati iniziano ad essere decisamente deludenti rispetto alle aspettative di inizio stagione.

Oklahoma City Thunder (30-20) - Philadelphia 76ers (24-22) 122-112
La più bella gara della notte va in scena a Oklahoma, dove si fronteggiano due squadre rivelazione di quest'anno. La partita è stata una vera e propria gara di schiacciate con Embiid che ha spazzato via Westbrook e anche il ferro. Russell, però non sembra d'accordo, è schiaccia con potenza e arroganza contro tutto e tutti. I due si rincontreranno all'All Star Game, uno contro l'altro.
Alla fine per l'Mvp della scorsa stagione non arriva, per un solo rimbalzo, l'ennesima tripla doppia di stagione (9 rimbalzi, 14 assist e 37 punti); comunque ben coadiuvato dai suoi: per Paul George sono 31, Carmelo Anthony 16 dalla panchina e Adams piazza la doppia doppia, con 13 rimbalzi e 20 punti.
Da riportare l'infortunio di un uomo fondamentale per Okc, difensivamente parlando, Andrè Roberson che ha finito anzitempo la sua stagione, non fatta di grandi numeri ma di giocate essenziali per i Thunder.
Phila si coccola Joel e Simmons ma contro questa Oklahoma c'è davvero poco da fare.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Philadelphia 76ers)

Cleveland Cavaliers (29-19) - Detroit Pistons (22-26) 121-104
I Cavs sembrano aver ritrovato la via della vittoria. Il record di LeBron raggiunto lo scorso match, dei 30'000 punti, deve aver galvanizzato la squadra che ora sembra girare coi tempi e ritmi dettati dal suo Re. Thomas, Jr Smith e Love sostengono l'operato di James, come da copione, e portano a casa una vittoria per cercare di scacciare l'arrivo di Miami in classifica.
Ottima gara di un Drummond visibilmente offeso dalla non chiamata all'All Star Game. Tobias Harris e Tolliver collezionano 20 punti ciascuno e scalano le gerarchie dei titolari in quel di Detroit.

San Antonio Spurs (33-19) - Sacramento Kings (15-34) 113-98
Gli Spurs passeggiano su una Sacramento in crisi nera. Doppie doppie pesanti come macigni quelle dell'ex Portland Aldridge, di Gasol e Murray, mentre il peso dell'attacco viene preso dalle giovani spalle di Forbes (23) e dall'eterno bambino Manu Ginobili (15).
Nei Kings si salvano le prestazioni del rookie, ex Kentucky, Fox (26) e del veterano Vince Carter (21), che a 40anni non sembra voler smettere di stupirci.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale San Antonio Spurs)

Scritto da L.




lunedì 22 gennaio 2018

Dinwiddie Mania a Brooklyn, mentre Boston inciampa coi Magic!

NBA

Regular Season

Boston Celtics (34-13) - Orlando Magic (14-32) 95-103
Nonostante un Kyrie Irving da 40 punti, i Celtics si devono arrendere sotto i colpi dei Magic.
Orlando torna alla vittoria, soprattutto grazie alla prestazione del ragazzo in foto. Payton ne piazza 22 e riesce a far girare la squadra coi tempi giusti. Dalla panchina arrivano punti importanti con Mack e Dj Augustin che ne fanno registrare 10 a testa; lo stesso non si può dire di quella di Boston.
Il margine nei confronti di Toronto è ancora rassicurante e difficilmente i ragazzi di coach Stevens scivoleranno per due volte di fila.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Orlando Magic)

Los Angeles Lakers (17-29) - New York Knicks (21-26) 127-107
I giovani Lakers cominciano a girare, nonostante i fantasmi di enormi trade in un futuro neanche troppo lontano (LeBron e George). Clarkson, proprio uno dei più vociferati in chiave mercato, è stato il leader scorer di serata con 29 punti, 10 assist e 6 rimbalzi a tabellino. Stesso discorso vale per Randle (27) che, come il numero 6, sembrerebbe con le valigie già pronte.
New York deve stare attenta perchè inizia a distanziarsi dalla zona play off (Pistons e Bucks permettendo). Porzingis e l'ex Hawks Hardaway Jr mantengono alto l'onore della franchigia della Grande Mela ma la fase difensiva dei Knicks deve essere rivista, perchè al momento fa acqua da tutte le parti.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Los Angeles Lakers)

Detroit Pistons (22-23) - Brooklyn Nets (18-29) 100-101
Match winner nei minuti finali dell'uomo in foto. Spencer Dinwiddie si sta prendendo sempre più le redini del gioco dei Nets; da terza scelta si è ritrovato starter, visti gli infortuni di Lin e D'Angelo. Ora Russell è tornato ma il posto da titolare dovrà riconquistarselo perchè DW8 al momento is on fire (22 punti). Ottime anche le prestazioni di Carroll (16) e Hollis-Jefferson (21), se contiamo anche il ritorno in campo del sopra citato Russell e di Okafor, i Nets possono ben sperare per l'anno prossimo. Detroit perde una grande occasione per portarsi sempre più a ridosso dei Milwaukee e dell'ultimo piazzamento utile per un posto nei play off 2018.



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Spencer Dinwiddie)

San Antonio Spurs (30-18) - Indiana Pacers (25-22) 86-94
Speravamo di non scriverlo mai, ma Parker è ufficialmente uscito dai titolari di San Antonio dopo più di 15 anni. Popovich sa che il play francese può dare maggiore contributo alla squadra se vengono centellinate le sue forze e il numero 9 non ha fatto minimamente storie, consapevole della lungimiranza tecnica e tattica di coach Pop.
Tornando alla partita, Indiana porta a casa una W, tutt'altro che aspettata. Oladipo continua nella sua scalata, il ruolo da leader comincia a calzargli a pennello; per l'ex Thunder a fine partita saranno 19 i punti messi a referto.

Scritto da L.

lunedì 18 dicembre 2017

NBA

Regular Season

Toronto Raptors (20-8) - Sacramento Kings (9-20) 108-93
I Canadesi si confermano come terza forza ad Est grazie all'ennesima prestazione monstre, manco a dirlo, di DeMar DeRozan che chiude con 21 punti e tante giocate importanti. Nonostante l'assenza di Ibaka, Valanciunas sotto canestro fa sentire la sua presenza con una solida doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi. Standing Ovation doverosa per Vince Carter che alla veneranda età di 40 anni si accinge ad affrontare i suoi Raptors, probabilmente per l'ultima volta; per Air Canada alla fine saranno 4 punti, 2 assist e 1 rimbalzo, bottino magro ma colmo di sentimentalismo.
Ottima prestazione di Bogdanovic (18) che sta iniziando a prendere il giusto ritmo, dopo un'inizio di stagione altalenante e altrettanto bene fanno anche l'ex Utah Hill (16) e il panchinaro Temple (18).
Resta di fatto la certezza che anche quest'anno la squadra di Sacramento guarderà da casa i tanto augurati play off.


Vince Carter vola verso il ferro, olio su tela
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sacramento Kings)

Detroit Pistons (17-13) - Orlando Magic (11-20) 114-110
Detroit rimane la sorpresa della stagione! Drummond schiaccia e sposta l'asse terrestre di qualche centimetro, Tobias Harris si conferma sempre più uomo decisivo e Bullock, uscendo dalla panchina, mette a referto il suo massimo in carriera con 20 punti; se anche le seconde linee iniziano a tenere queste statistiche e questi numeri, Detroit allora può davvero ben sperare.
Onore a Orlando che ha lottato col coltello tra i denti per tutta la partita, ma i problemi difensivi di questa squadra sono davvero troppi. Un nota positiva in più e aver ritrovato un cecchino dall'arco come Hezonja che questa sera ha registrato la bellezza di 28 punti con 8 su 12 da tre.

Brooklyn Nets (11-18) - Indiana Pacers (17-13) 97-109
Indiana continua la sua marcia verso la post season e lo fa seguendo le orme e le gesta del suo generale: Victor Oladipo. L'ex Thunder piazza 26 punti e si conferma come principale vincitore del titolo di Most Improved Player of The Year. Qualcuno ad Okc si starà mangiando le mani..
Brooklyn nonostante l'assenza di tutti i pezzi da novanta (Lin, D'Angelo, Mozgov, Okafor) riesce comunque a mettere i bastoni tra le ruote ai Pacers, obbligandoli a giocare la loro migliore pallacanestro. Attenti all'esplosione di ragazzi poco noti in casa Nets che tanto bene potrebbero fare in futuro come Crabbe e LeVert.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Victor Oladipo)

Washington Wizards (16-14) - Cleveland Cavaliers (23-8) 99-106
Cleveland non si ferma e inizia a tenere la scia dei Celtics in vetta alla Eastern. Non ci sono più parole per descriverlo. LeBron che lo si ami o lo si odi è dominante e come un buon bicchiere di vino, invecchiando migliora. Sta dimostrando al mondo intero che non esistono limiti per lui.
Stasera entra ancora di più nella storia scavalcando Hakeem Olajuwon nella classifica dei Field Goal di tutti i tempi piazzandosi al nono posto. Ah per lui stanotte quarta tripla doppia nelle ultime cinque partite: 20 punti, 15 assist e 12 rimbalzi. Non lascia spazio ad altre interpretazioni.
Love (25) e Green (15) supportano alla grande il lavoro del loro leader e permettono di mettere in ombra l'ottima partita dei Wizards e in particolare di Beal (27).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale LeBron James)


Ah, quasi mi dimenticavo di ricordare a tutti che stasera verranno ritirate le canotte di quel giocatore che è stato capace di fare da collante fra due secoli di pallacanestro e che ha incantato tutti coloro che erano rimasti orfani del talento di Michael Jordan.
Oggi allo Staples Center di Los Angeles verranno ritirate le due maglie gialloviola, la numero 8 e la 24, con cui per ben due decadi ha dato spettacolo sui parquet di tutta America e del mondo.
Stiamo parlando dell'unico e solo... Kobe Bryant! 
Un'atleta capace di vincere per cinque volte il titolo NBA, per due volte essere eletto Mvp delle Finals, una volta Mvp della regular season e per ben due volte miglior marcatore di stagione.
Oggi, 33'643 punti dopo, siamo riuniti per celebrare il terzo marcatore di sempre nella storia della National Basketball Association. 
Il ritiro delle maglie sarà la giusta tappa intermedia, prima di entrare di diritto nella Hall of Fame del pallone a spicchi.
Grazie di tutto Black Mamba!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

Scritto da L.

lunedì 11 dicembre 2017

NBA

Regular Season

Sacramento Kings (8-18) - Toronto Raptors (17-7) 87-102
Sacramento sta iniziando a giocare facendo girare bene la palla e facendo entrare sempre più in ritmo i campioni di domani come Bogdanovic e Hield che rispettivamente nella notte ne hanno piazzati 15 e 17. Questi buoni spunti non bastano a scalfire la forza e lo strapotere dei Raptors, una delle leghe più sottovalutate ma che ogni anno arriva almeno alle semifinali di play off. Basti pensare che attualmente nella Eastern ha davanti soltanto i biancoverdi di Boston.
Un DeRozan che con i suoi 25 punti è di gran lunga il top scorer di serata, tuttavia deve ringraziare anche l'importante supporto dei compagni, in primis Lowry che chiude con una solida doppia doppia da 12 rimbalzi e 15 punti.
Attenti alla squadra canadese che, partendo da outsider, finirà per mettere i bastoni tra le ruote a molti.

Detroit Pistons (14-12) - Boston Celtics (23-5) 81-91
Bellissimo match quello andato in scena alla Little Ceasars Arena di Detroit che vede i padroni di casa cercare di riprendere lo smalto perso nelle ultime uscite della squadra. Tobias Harris continua a sorprendere e a garantire punti, Tolliver in uscita dalla panchina mette a referto 15 punti mentre una brutta prestazione di Drummond che giganteggia a rimbalzo ma 6 punti sono davvero pochi per uno dei migliori centri della lega.
Per i Celtics ormai sono esaurite le parole di elogio nei confronti della Squadra più squadra che ci sia in tutta l'NBA. I due giovincelli Brown e Tatum stanno giocando già da giocatori navigati che calcano questi parquet da decenni, mentre Horford e Irving si dividono una leadership tanto utile in fase difensiva che quando si attacca. Aspettando Hayward, forse Boston può sperare di tornare sul tetto del mondo dopo 9 lunghi anni.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Boston Celtics)

Indiana Pacers (16-11) - Denver Nuggets (14-12) 126-116
Oladipo fa registrare il suo career high e si candida sempre più seriamente al titolo di Most Improved Player of The Year. Per il numero 4 il tabellino recita: 7 rimbalzi, 6 assist, 2 palle rubate e 47 punti con 6 tiri da 3 mandati a bersaglio. Oltre ai numeri straordinari e ancora più eccezionale la sua leadership che ha portato Indiana non solo a recuperare i Nuggets nell'ultimo quarto ma di andare a vincere questa partita all'overtime con un netto parziale di 12 a 2.
Oltre al sopracitato ex Thunder anche Turner (24), Taddeus Young (18), Stephenson (12) e Sabonis (14 in 20 minuti) sono andati oltre la doppia cifra.
I Nuggets seppur privi della loro stella Millsap sono riusciti a dare più di qualche grattacapo alla squadra di casa, attaccando il ferro a più riprese e attaccando da ogni angolo del campo allargando la difesa avversaria. Non è bastato ma ci sono degli ottimi presupposti per sperare in una post season che ad inizio stagione poteva sembrare solo una sbiadita utopia.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Uffciale Victor Oladipo)

Minnesota Timberwolves (16-11) - Dallas Mavericks (7-20) 97-92
Prestazione a tutto tondo per il Rookie of The Year di tre anni fa. Karl-Anthony Towns fa la voce grossa in mezzo al campo e le sue statistiche fanno impressione; per lui saranno alla fine del quarto quarto 28 punti, 12 rimbalzi, 3 assist e 3 palle rubate. I Wolves si tengono stretta la quarta posizione ad Ovest, cercando di staccare le tante inseguitrici.
Bisogna comunque ammettere che Dallas ha giocato una bellissima pallacanestro e messo seriamente in difficoltà Minnesota. Il top scorer per i texani è l'ex Wariors, Harrison Barnes (19).

New Orleans Pelicans (14-13) - Philadelphia 76ers (13-13) 131-124
Due delle franchigie più in forma della lega si scontrano, mostrando tutto il loro talento offensivo. I 40 e i 44 punti di parziali rispettivamente messi a referto nel terzo e quarto quarto da Phila e New Orleans sono la dimostrazione di percentuali al tiro davvero alte.
Torna Anthony Davis (29) e un Rajon Rondo in gran rispolvero che piazza 18 assist. L'altra Twin Tower, Cousins, continua il suo ottimo periodo di forma, ma il top scorer è il polivalente e utilissimo Jrue Holiday con i suoi 34 punti (5 da 3).
Simmons, anche senza Embiid, schiaccia e dispensa perle ogni volta che ha il pallone tra le mani. Se non lo aveste già fatto, segnatevi il nome di questo ragazzino australiano ne sentiremo parlare ancora molto.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Philadelphia 76ers)

New York Knicks (13-13) - Atlanta Hawks (6-20) 111-107
Torna Porzingis e New York torna a vincere. I Knicks sperano di tornare a giocare una post season che manca da troppo tempo al Madison Square Garden e quest'anno il numero 6 lettone ha una gran voglia di dire la sua; ennesimo trentello della sua carriera messo a segno questa notte. Ben coadiuvato da un Jack (19) e un McDermott (23) ispiratissimi.
Buona prestazione per il nostro Marco Belinelli che in uscita dalla panchina riesce sempre a dare un buon contributo alla sua squadra (13). Atlanta, sempre più fanalino di coda ad Est, Bulls permettendo.

Scritto da L.

lunedì 4 dicembre 2017

NBA

NBA

Regular Season

New York Knicks (11-11) - Orlando Magic (10-14) 100-105
New York appena fuori dalla zona play off nella Eastern, complice anche la sconfitta subita sul parquet di casa contro gli altalenanti Magic. Potete chiamarlo Vucevic show, quello che è andato in scena questa sera al Madison Square Garden con il montenegrino che ha messo a referto 34 punti, conditi da 12 rimbalzi. Non solo il numero 9, ma anche il resto del quintetto titolare è andato oltre alla doppia cifra: Payton (15), Gordon (10), Simmons (16) e Fournier (20). Per i Knicks, orfani del loro indiscusso re lettone Porzingis, si salvano le buonissime prestazioni di Beasley (21), Kanter (18 punti e 16 rimbalzi) e Lee (19).


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Orlando Magic)

Minnesota Timberwolves (14-10) - Los Angeles Clippers (8-14) 112-106
I Clippers continuano il loro periodo nero, perdendo sul campo dei Wolves. Un super Butler con una prestazione da 33 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, ha condotto i suoi alla vittoria. Ben coadiuvato dalle doppie doppie di Gibson (11 rimbalzi e 20 punti) e Towns (12 rimbalzi e 15 punti).
Bisogna ammettere che la fortuna non ci vede ma la sfortuna ci vede benissimo e dopo aver tolto ai losangelini per infortunio Teodosic e Gallinari, ha deciso di togliere di mezzo anche Griffin.
Nonostante le insistenti voci di mercato (Cavs?) DeAndre ha giocato bene, ma L.A. ha trovato un leader inaspettato nel figlio del coach Rivers, Austin che ha totalizzato 30 punti.

Miami Heat (11-12) - Golden State Warriors (18-6) 95-123
Quando Durant e Steph giocano così c'è poco da fare per gli avversari. Alla fine per il due volte Mvp della Lega saranno, come il numero che ha stampato sulla schiena, 30, mentre per l'Mvp delle scorse Finals 24. Aggiungeteci Klay che tira come un cecchino (19) e un Casspi straispirato in un'uscita dalla panchina (10) e la frittata è fatta.
Coach Spoelstra deve essere comunque contento della prestazione dei suoi che hanno comunque combattuto fino all'ultimo. Dragic è il top scorer dei suoi con 20 punti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Golden State Warriors)

Oklahoma City Thunder (10-12) - San Antonio Spurs (15-8) 90-87
In una serata dove Carmelo Anthony e Paul George sono sottotono, a salire in cattedra di conseguenza ci deve andare "Mister Triple Double" Russell Westbrook. Il numero 0 di Okc colleziona l'ennesima tripla doppia della sua carriera: 10 rimbalzi, 10 assist e 22 punti. Ottimo apporto di un quantomai silenzioso ma determinante Steven Adams.
Degli Spurs convalescenti lasciano in campo le seconde linee e senza la guida sicura del leader di questo inizio stagione Aldridge, il resto della squadra vacilla. Ricordiamoci che stanno per ritornare in rotazione Leonard e Parker, oltre al sopra citato LaMarcus e a quel punto affrontare sarà tutto un altro discorso.

Los Angeles Lakers (8-15) - Houston Rockets (18-4) 95-118
Harden mangia in testa a Lonzo Ball e lo ha dimostrato l'altra sera. Per il Barba a fine match il tabellino recita 4 rimbalzi, 9 assist e ben 36 punti, le statistiche del figliol prodigo di LaVar sono imbarazzanti 1 rimbalzo, 3 assist e 2 punti in 22 minuti. Sinceramente non mi sento di mettere in croce Lonzo, ma è ovvio che questo ragazzo abbia avuto una spinta mediatica eccessiva e forse ora se ne vedono i mediocri risultati. Ad L.A. però è nata una stella ed è stata presa anche questa al draft di quest'anno ma non alla 2 come Ball ma bensì alla 27. Stiamo parlando del nativo di Utah Kyle Kuzma che anche stasera ha mostrato le sue innate qualità con i suoi 22 punti e 12 rimbalzi.
Anche Ingram sta migliorando e continua il suo processo di evoluzione cestistica anche contro Houston collezionando 18 punti.
I Rockets si godono il ritorno di CP3, che aiuta e gestisce il gioco alla perfezione, e l'NBA Sixth Man of The Year dello scorso anno, Gordon, che si sta sempre più confermando quest'anno.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NBA)

Scritto da L.

lunedì 23 ottobre 2017

NBA

NBA

Toronto Raptors - Philadelphia 76ers 128-94

DeRozan mattatore di serata ne mette a referto 30, sotto l'occhio attento e accondiscendente del rapper nativo di Toronto Drake. I nuovi 76ers mettono a riposo Embiid e si lasciano guidare dal giovane Ben Simmons che si carica la squadra sulle spalle e chiude sfiorando la tripla doppia (18 punti, 10 rimbalzi e 8 assist).
Ottimo apporto per il resto del quintetto titolare dei Raptors con un Ibaka da 21 punti e un Lowry da 17; unica nota negativa l'infortunio di Valanciunas che probabilmente lo terrà lontano dai parquet per un paio di settimane, nel migliore dei casi.

Chicago Bulls - San Antonio Spurs 77-87

I Bulls sono centellinati dagli infortuni e dai problemi, non resta che sperare nell'esplosione del rookie finlandese Markkanen e nel veterano Lopez. I due però sono troppo poco per poter fronteggiare questi San Antonio Spurs, seppur senza il loro uomo simbolo, Leonard.
L'ex Portland, Aldridge, continua il suo ottimo inizio di stagione con la seconda doppia doppia di seguito (28 punti e 10 rimbalzi), ben coadiuvato dal sempiterno Pau Gasol (10 punti) e dal neo arrivato Rudy Gay (12 punti).

Cleveland Cavaliers - Orlando Magic 93-114

Prima sorpresa del sabato notte taragato Nba è la sconfitta casalinga dei vicecampioni contro dei sottovalutatissimi Magic. Ottima prestazione come al solito del Re LeBron con 22 punti, ma oltre ai soli Love e Shumpert nessun altro raggiunge la doppia cifra e logicamente ne risentono le percentuali.
I Magic giocano sul velluto e nel primo e terzo quarto danno vita allo strappo che gli permetterà di guardare sempre dall'alto i Cavaliers. Un Vucevic ispiratissimo con 23 punti, aiutato dai nuovi: l'ex Clippers Speights con 10 punti dalla panchina e l'esplosivo talento ex Spurs Jonathan Simmons con 19 punti.
Orlando sorprende e merita la vittoria, ora sarà da valutare la sconfitta per i Cavs maturata anche per le pesanti assenze, Rose e Thomas su tutti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Orlando Magic)

Memphis Grizzlies - Golden State Warriors 111-101

Ecco l'altro risultato che non ti aspetti, con i campioni in carica che perdono in casa dei solidi ma non temibilissimi Grizzlies. Un Marc Gasol in formato play off, 34 punti e 14 rimbalzi per il Big Bad Bear di Memphis che non si tira mai indietro e mette a segno un tiro più difficile dell'altro.
Partita dai nervi tesi che nel finale vede i californiani tentare la rimonta con un Steph Curry in vena di fare la voce grossa ma che nel finale si fa prendere dalla trance agonistica e lancia il paradenti verso un'arbitro. Giustamente viene espulso e con lui anche Durant che in segno di stizza indica al pubblico l'anello vinto lo scorso anno. In tutto questo il numero 30 ha collezionato 37 punti e l'Mvp delle Finals dello scorso anno 29.
Finale travagliato ma al fischio finale arriva la prima L per i Golden State, ora toccherà a coach Kerr calmare gli animi in vista della prossima partita.


Miami Heat - Indiana Pacers 112-108

Partita divertente in Florida che vede tanti giovani talenti a confronto, ma in mezzo alla gioventù e l'esperienza della guardia di Miami a farla da padrone. Dragic chiude top scorer di serata per i suoi con 23 punti, dispensando giocate sopraffine per i compagni, anche se bisogna ammettere che gli Heat di coach Spoelstra hanno dato vita ad una prova corale molto solida.
La schiacciata di Johnson fa impressione, Waiters e Olynyk, ben coinvolti nelle rotazioni, riescono a sopperire alla mancanza di Whiteside.
Per Indiana non basta un Oladipo da 28 punti e un Sabonis da 18, per il resto una gara tenuta in piedi con carattere e questo deve essere il punto di partenza per dei Pacers che si apprestano a portar avanti un'annata quantomai anonima.

Houston Rockets - Dallas Mavericks 107-91

Derby texano a Houston dove i Rockets mantengono la loro imbattibilità. Harden miglior realizzatore del match con 29 punti e assist no look degni del miglior Rondo. In questo inizio di stagione si sta confermando in maniera inimmaginabile Gordon che continua a collezionare numeri da top player, per lui stasera sono 18 e la solita leadership a cui ci sta abituando.
Dalla panchina ottimo Nene e Capela che continuano a fare il bello e il cattivo tempo nel pitturato avversario. Aspettando il ritorno di Chris Paul questi Rockets fanno già paura e si candidano sempre più come papabili vincitori, Golden State permettendo, della Western Conference.
Per Dallas protagonisti inaspettati Ferrell e Barea con 19 punti a testa, oltre alle buone prestazioni ma non eccezionali di Matthews e Barnes. I Mavs hanno ancora molta strada da fare per cercare di lottare per un posto play off.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

New York Knicks - Detroit Pistons 107-111

Porzingis si carica la squadra sulle spalle al Madison Square Garden ma i suoi 33 punti non bastano ai Knicks per centrare la prima vittoria di questa stagione. Oltre al lettone biondo nella Grande Mela si fanno notare i nuovi arrivati Hardaway Jr e Kanter, ma nella franchigia della città che non dorme mai continua ad essere ancora troppo poco per sperare dopo anni di delusioni di arrivare alla post season.
I Pistons continuano a stupire, soprattutto Tobias Harris che si candida a vera rivelazione dell'anno a Detroit, per lui sono 31 punti; ottima prestazione di Drummond che colleziona l'ennesima doppia doppia della sua carriera (21 punti e 12 rimbalzi).


Milwaukee Bucks - Portland Trail Blazers 113-110

Una delle partite più divertenti della serata con un Giannis in formato Mvp. The Greek Freak tocca il massimo in carriera (almeno per ora) con i 44 punti di sabato, conditi da 8 rimbalzi e 4 assist. Aggiungiamoci che nel finale ruba palla e piazza i due punti che sanciscono la fine del match, ragazzi non voglio sbilanciarmi ma dopo LeBron si prospetta un nuova era per le future decadi.
Questa volta però il giocatore viene dalla Grecia, scrivetevelo in testa, ecco a voi il futuro di questa lega GIANNIS ANTETOKOUNMPO 34!
Passano in secondo piano le seconde linee dei Bucks che comunque svolgono un lavoro magistrale, su tutti Snell (17 punti), Middleton (18) e il rookie of the year dell'anno scorso Brogdon (13).
Il duo Lillard e McCollum sbatte contro il cervo greco e a nulla servono i loro 26 punti a testa.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Giannis Antetokounmpo)

Utah Jazz - Oklahoma City Thunder 96-87

Terza sorpresa di serata la sconfitta del trio delle meraviglie di Oklahoma contro la bellissima realtà Jazz. Un Rubio che si sta togliendo dei sassolini dalle scarpe, dopo la cessione di quest'estate, e che si trova già alla perfezione con il centralone francese Gobert. Se aggiungiamo un cecchino come Ingles dal perimetro che marca Westbrook contenendo la sua esplosività e facendolo rimanere a soli 6 punti, il risultato è facile.
Nel finale Paul George e Anthony ci provano, ma Utah ormai è già lontana e deve solo amministrare il vantaggio.

Denver Nuggets - Sacramento Kings 96-79

L'ex Hawks sembra aver trovato una dimensione a Denver e finalmente fa vedere la sua leadership in una franchigia che ne ha un disperato bisogno, dopo la partenza del nostro Gallinari e l'inizio di stagione in sordina per Jokic. Millsap è il mattatore di serata assieme a Faried ma a far vincere la partita casalinga è stato l'ottimo apporto dalle seconde linee, che dalla panchina hanno portato punti fondamentali. Unico a salvarsi nei Kings è la pick numero 5 dello scorso draft Fox che si sta dimostrando già all'altezza dell'Nba e che indico sinceramente come uno dei papabili vincitori del Rookie of The Year di quest'anno.

Los Angeles Clippers - Phoenix Suns 130-88

I Clippers continuano la loro cavalcata con la seconda vittoria di seguito, questa volta le vittime sono gli imbarazzanti Suns che riescono a chiudere sotto di 42 punti.
Blake Griffin top scorer con 29 punti, Beverley onnipresente in fase difensiva e capace comunque di portare un buon apporto anche davanti con 15 punti, Lou Williams dalla panchina porta i suoi tiri dall'arco e tocca i 18 punti. Ottimi anche i 12 del nostro Danilo che contribuiscono a sopperire all'infortunio rimediato al piede nel primo quarto per Teodosic. Per il bene dello spettacolo che questa lega garantisce ci auguriamo che non sia nulla di grave per Milos.
I Suns, troppo accondiscendenti e arrendevoli, devono cercare di svegliarsi dal letargo estivo che sembra permanere anche ora che la stagione è riniziata.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Brooklyn Nets - Atlanta Hawks 116-104

I Nets sembrano aver trovato una dimensione, ma non diciamolo a voce troppo alta perchè ogni partita sarà una battaglia. Basti pensare che contro gli Hawks avevano la partita in mano ma per dei cali di concentrazione nel finale hanno rischiato di perdere.
Il nostro Beli si sta prendendo la leadership dei suoi Atlanta ma dovrebbe essere supportato maggiormente da una franchigia che persi tutti i pezzi pregiati si è stretta attorno al suo altalenante talentino tedesco Schroder.
A Brooklyn stanno esplodendo giovani interessanti e dal prospetto assicurato come i meno noti Crabbe e LeVert. L'estro di D'Angelo e l'esperienza dell'ex Raptors Carroll fanno il resto.

Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 113-115

Perchè ci piace la pallacanestro? Vedere gli ultimi possessi di questa partita per una risposta esauriente. I Timberwolves vincono sulla sirena con un tiro da centrocampo di Wiggins e zittiscono la Chesapeake Energy Arena.
I Big Three di Okc danno vita ad una prestazione corale meravigliosa con Carmelo Anthony che ne mette a referto 23, Paul George 14 ed infine i 31, conditi da 10 assist, di Russell Westbrook.
Dall'altra parte però il quintetto titolare di Minnesota sfodera tutte le sue armi migliori con il duo Wiggins-Towns che colleziona 54 punti (27 a testa); mentre Teague, Butler e Gibson fanno la voce grossa nelle percentuali dei rimbalzi e palle rubate.
Un finale al cardiopalma e due delle squadre più rivoluzionate di quest'estate di fronte, c'era tutto per avere una partita combattuta e divertente ma loro hanno superato ogni più rosea previsione.
#ThisIsWhyWePlay!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Minnesota Timberwolves)

Los Angeles Lakers - New Orleans Pelicans 112-119

I Lakers faticano a trovare continuità e vengono battuti dalle Twin Towers di New Orleans, Davis-Cousins. Sottotono Lonzo Ball e Ingram, mentre Clarkson e Kuzma danno sfoggio delle loro abilità e del loro talento.
Per coach Walton si prospetta un sacco di lavoro per cercare di far correre i suoi più velocemente verso quei risultati che la dirigenza dei Lakers si aspetta di ottenere in un futuro quantomai prossimo.

Scritto da L.

lunedì 16 ottobre 2017

NBA -2 Western Conference

NBA

Western Conference

Denver Nuggets
Le uniche vere novità sono la partenza del nostro Gallinari, l'arrivo di Hernangomez e dell'ex uomo simbolo degli Hawks, Millsap. Paul porterà molta esperienza e fisicità in un roster complessivamente giovane. Si aspetta la definitiva esplosione di Murray, Mudiay e Plumlee. Le certezze sono Kenneth "Manimal" Faried e "The Joker" Jokic, uno che colleziona assist e vede linee di passaggio invisibili all'occhio umano. L'alchimia di squadra sarà essenziale e se tutto va come deve, potrebbero giocarsela per l'ultimo posto disponibile per la post season.

Minnesota Timberwolves
Una delle squadre più rivoluzionate di tutta la lega. A Wiggins e Karl-Anthony Towns si affianca l'ex idolo dei Bulls, Butler. Coach Thibodeau ha già mostrato che i tre si trovano alla perfezione e hanno tutto per potersi affermare nel tempo come uno dei terzetti migliori del basket moderno.
Serviva un play dalle mani raffinate e all'altezza di questi fenomeni, una volta sacrificato Rubio, la scelta è ricaduta sull'ex Pacers Teague. La panchina ha aggiunto esperienza con il miglior uomo possibile dalla panchina, per numeri a livello di minuti-punti degli ultimi anni, Crawford e il veterano Gibson che garantirà solidità difensiva. Se anche i giovani Muhammad e Dieng esploderanno appieno, chissà dove potrà arrivare questa squadra.


Wiggins, Towns, Butler
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Minnesota Timberwolves)

Oklahoma City Thunder
Russell Westbrook, Paul George, Carmelo Anthony, Steven Adams e Andrè Roberson.
Sì avete letto bene, questo sarà il quintetto di Oklahoma di questa stagione. Una meraviglia per gli occhi e per lo spettacolo collettivo, l'essenziale sarà per Mr. Triple Double, PG13 e Melo mettere il bene della squadra davanti alle soddisfazioni personali e ai propri istinti "egoistici".
Questo super team è stato creato con l'intento di mettere i bastoni tra le ruote a Golden State. Ora tocca a coach Donovan plasmare una squadra che ha tutte le carte in regola per cercare di primeggiare.


Paul George, Russell Westbrook, Carmelo Anthony
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Oklahoma City Thunder)

Portland Trail Blazers
Come Washington anche Portland crede nei suoi talenti e li ha confermati in blocco, senza intervenire in modo pervasivo sugli equilibri preesistenti. Damian Lillard si conferma una delle migliori guardie che la National Basketball Association può offrire. Il secondo violino, McCollum, è un talento cristallino, con doti da palleggiatore e tiratore davvero rare. Per concludere, il tipico terzetto di fenomeni, c'è un ragazzo su cui davvero in pochi avrebbero scommesso, ovvero l'ex Nuggets Nurkic.
Come al solito si lotta per un posto in post season, ma quest'anno la concorrenza è spietata.

Utah Jazz
I Jazz sono stati la sorpresa più bella della scorsa stagione e come ogni piccola realtà è stata depredata di buona parte dei suoi talenti ma non si è persa d'animo cercando di costruire una squadra capace nuovamente di arrivare ai play off. Partiti Hayward e Hill, arrivano a prenderne le veci Ricky Rubio, come regista e mente della squadra, e un fresco campione d'Eurolega, pilastro del Fenerbache di Obradovic, stiamo parlando del fenomenale Udoh.
Aggiungiamoci un difensore che ha un'apertura alare di un albatro come Gobert, più i tiri dall'arco di Ingles ed Exum e la personalità di Hood, il risultato sarà una meravigliosa macedonia di talento.

Golden State Warriors
Questa è la corazzata che tutti stanno cercando di battere. C'è poco da dire è come guardare una Ferrari, il tipico sentimento di ammirazione, sgomento e un po' di giustificabile invidia.
Un giocatore che mentre mastica il suo paradenti ti segna da meta campo come Steph, un difensore che ti mangia in testa con trash talking e cattiveria come Green, un cecchino perimetrale che fa notizia quando ne sbaglia una come Klay Thompson ed infine l'Mvp delle Finals dello scorso anno, Durant. Ah dimenticavo Iguodala, Livingston, Pachulia, McCaw, West e i due nuovi innesti Young e Casspi che allungano ulteriormente la panchina. Bhe se qualcuno non li ferma, sentiremo parlare di loro ancora per molto tempo.


The Splash Brothers
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Golden State Warriors)

L.A. Clippers
I tifosi dei Clippers fanno giusto in tempo ad asciugarsi le lacrime per la partenza di Chris Paul per poi passare alle ben più liete lacrime di gioia per abbracciare tutti i fenomenali acquisti arrivati questa estate.
Partiamo dalla riconferma delle stelle Blake Griffin e DeAndre Jordan, alle quali si accosterà il nostro Danilo Gallinari. Il Gallo è ad una delle sue ultime chiamate per cercare di alzare quel titolo tanto agognato, se la sfortuna non si accanirà contro di lui come già fatto in passato, Danilo si potrebbe togliere diverse soddisfazioni in L.A. Ah uno dei rookie della stagione è un certo Milos Teodosic.... preparate i pop corn, ci sarà da divertirsi con i suoi assist quest'anno! I Clippers si fanno pagare CP3 giustamente a carissimo prezzo, convincendo Houston a cedergli Beverly, Dekker e Harrell.
Nonostante le partenze illustri, il lato meno nobile di Los Angeles sembra essersi già rialzato alla grande.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

L.A. Lakers
Spazio alla gioventù sulla costa pacifica americana. Lonzo Ball, con l'enorme pressione di tutta una franchigia sulle spalle, ha già dimostrato di avere carattere e personalità. Sarà la stessa cosa durante la stagione che sta per cominciare? Ingram sembra finalmente pronto, dopo un primo anno anomalo. Arriva l'esperienza di Brook Lopez e Bogut a difesa del ferro, mentre in fase offensiva i giovanissimi Randle, Clarkson, Nance Jr, Zubac e l'interessantissimo Kuzma la faranno da padrone. Da quest'ultimo ci aspettiamo delle signori giocate e statistiche fenomenali.
Magic Johnson presidente, l'ex discepolo di Kerr Walton in panchina e tanti giovani che sia questo il trinomio adatto a far ripartire la Los Angeles giallo viola?

Phoenix Suns
Altra bella squadra giovane ma destinata a dover ancora far rodare i suoi meccanismi per altri anni.
Bledsoe e Booker sono i punti di partenza, poi una buona inclinazione alla schiacciata con Jones Jr e Chriss. Ulis e Knight ottime sostituzioni e per la difesa, oltre al rivedibile Len, si conferma il veterano Chandler. La scommessa di quest'anno è la pick numero 4 del draft, Jackson, da cui ci si aspetta una maturità difensiva, che decisamente manca a questa squadra.

Sacramento Kings
Nuova filosofia di gioco a Sacramento, dove forse, dicesi forse, si è trovato un equilibrio. Uno dei giovani più promettenti degli States, Fox, e uno dei migliori d'Europa, vicecampione con la sua Serbia, Bogdanovic. Gli uomini spogliatoio e veterani del gioco Carter e Randolph si sono aggiunti per cercare di far rialzare i Kings dall'oblio in cui si erano cacciati in questi ultimi anni.

Dallas Mavericks
La meravigliosa notizia della franchigia texana è la conferma ancora per quest'anno di Dirk Nowitzki, il quale speriamo ci voglia deliziare con le sue giocate ancora per un po'. Il fratello di Steph Curry, Seth, si sta ritagliando il suo spazio e quest'anno avrà ancora più minuti per cercare di trascinare i suoi. Intuizione che sembra azzeccata il giovane Smith Jr draffato quest'anno. Noel confermato sotto canestro e il cecchino Matthews dal perimetro, ma soprattutto il numero 40, Harrison Barnes, sempre più leader di questa squadra.

Houston Rockets
Harden e Chris Paul vogliono alzare il livello del basket texano (come se ce ne fosse bisogno). Ammettiamo che non si ama questo sport se non si aspetta con il batticuore e trepidazione, quello che questi due potranno inventare e far vedere sui parquet di tutta la lega. Complessivamente il resto della squadra non cambia con i soliti tiratori scelti dal perimetro, Anderson e Gordon, buoni titolari affidabili come Ariza e Nenè, più un giovane Capela, talento che aspetta solo di esplodere definitivamente.
Mike D'Antoni quest'anno ha a disposizione un signor roster ed è chiamato all'impresa ardua di infastidire i Warriors.


Chris Paul 3
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

Memphis Grizzlies
I Grizzlies ormai vengono facilmente riassunti con i nomi di Marc Gasol e Mike Conley, ma a Memphis c'è molto altro oltre questi due fenomeni... aspetta... forse... no. Si prospetta l'ennesima stagione insapore per gli uomini nativi di Tennessee.

New Orleans Pelicans
Le Twin Towers, Cousins e Davis, aggiungono un altro pezzo da novanta. Rondo si accasa a New Orleans, dove ad aspettare con ansia i suoi assist ci saranno il Monociglio e Boogie che già si leccano i baffi al pensiero dei suoi passaggi coi conta giri. Holiday sembra aver trovato di nuovo la passata forma fisica ottimale. Arrivati Ian Clark e Hill, i Pelicans cercheranno di togliersi l'etichetta di squadra anonima e di fanalino di coda.

San Antonio Spurs
Una di quelle squadre che non puoi non amare per come gioca. Gregg Popovich un genio assoluto, secondo a nessuno. L'età comincia a farsi sentire ma Ginobili, Pau Gasol e Parker non sembrano aver voglia di smettere e noi gliene siamo immensamente grati.
Aldridge, Mills e Green sono pedine fondamentali dello scacchiere di San Antonio, ma la stella assoluta, mi permetto di dire il giocatore più completo di tutta la lega, è un certo Kawhi Leonard.
Alla famiglia texana si aggiungono il francese Lauvergne e il talentuoso ex Kings Rudy Gay.
Come sempre gli Spurs sono tra i favoriti ma oggettivamente ancora un gradino sotto a Golden State.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale San Antonio Spurs)

Scritto da L.

lunedì 25 settembre 2017

Palla a spicchi a 360 gradi!


Basket

Supercoppa Italiana

Olimpia Milano - Reyer Venezia 82-77

Per il neo coach di Milano, Pianigiani (ex ct della Nazionale), arriva il primo trofeo con la sua nuova squadra. Milano vince meritatamente la supercoppa contro i campioni italiani in carica.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Un Theodore straripante si è contraddistinto come mattatore di tutta la serata, chiudendo la partita con 29 punti a referto e giustamente eletto Mvp del torneo. Ottimi gli apporti del centro lituano Gudaitis, che ha ben sostituito un convalescente Cusin, e di Goudelock che ha permesso all'EA7 di mettere il punto esclamativo alla partita con i suoi pesantissimi punti nel finale del quarto periodo.

I complimenti vanno fatti anche alla Reyer che nonostante una netta inferiorità ha tenuto viva la gara grazie ad un'ottima difesa. Biligha sarà l'osservato speciale di questa stagione, che lo ha già contraddistinto come una delle rivelazione della nostra Nazionale all'Europeo di quest'anno.
Bramos e l'ex milanese Jenkins hanno tenuto a galla la propria squadra fino alla fine ma alla fine si sono dovuti arrendere. 


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Il primo trofeo della stagione se lo aggiudica Milano, che sia l'anno buono per i biancorossi per tornare a dire la propria sia in campionato che in Eurolega? 


Mercato NBA

Dopo Irving, l'altra grandissima incognita del mercato di quest'anno era legata al talento cristallino e longevo di Carmelo Anthony, deciso a voler lasciare i suoi Knicks dopo 6 anni e ad andare in una contender in grado di potersi giocare le sue chances per il titolo.
Alla fine l'ha spuntata Okc che aggiunge al suo roster un giocatore importantissimo che permetterà all'Mvp della scorsa stagione, Russell Westbrook, di non dover per forza mantenere una media da tripla doppia per far arrivare i suoi ai play off. 
I Big Three di Oklahoma sono ormai realtà. Dopo PG13 si aggiunge Melo, ora se oltre a Russell contiamo Adams e Robertson, ecco che i Thunder si candidano come la vera e propria outsider al titolo.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

A New York arriva Kanter, McDermott e delle scelte ai futuri draft, ora la squadra della Grande Mela è totalmente nelle mani del gigante lettone Porzingis.

Ah notizia delle ultime ore la decisione di Wade di lasciare i Chicago Bulls.
Le possibili mete per Flash sono quattro:

  • un romantico ritorno a Miami, dove ad aspettarlo a braccia aperte ci sarebbero Dragic, Whiteside e Waiters;
  • i Cavaliers dove ritroverebbe il vecchio amico dei tempi degli Heat, LeBron;
  • una Okc scatenata che dopo Anthony potrebbe fare un ulteriore regale a Russell;
  • infine i San Antonio Spurs ci stanno facendo più di un pensiero. Leonard, Gasol, Aldridge, Ginobili, Pop in panchina e anche D-Wade sarebbero illegali.

Finals WNBA

Una mini nota per omaggiare la nostra Cecilia Zandalasini, che dopo lo strepitoso Europeo dello scorso giugno è stata reclutata dalle Minnesota Lynx per cercare di vincere il titolo NBA femminile contro le rivali, che l'anno scorso hanno trionfato, di LA.
Purtroppo le Lynx hanno dovuto arrendersi di un solo punto contro le Sparks, per la nostra Cecilia zero minuti ma essendo anche l'ultima arrivata deve cercare di assimilare tutto il possibile da un'esperienza che già di per se è unica. La ragazza originaria di Pavia, a soli 21 anni, può essere la seconda italiana a riuscirci, dopo la leggendaria Catarina Pollini che vi riuscì nel lontano 1997. 

Scritto da L.