lunedì 23 ottobre 2017

NBA

NBA

Toronto Raptors - Philadelphia 76ers 128-94

DeRozan mattatore di serata ne mette a referto 30, sotto l'occhio attento e accondiscendente del rapper nativo di Toronto Drake. I nuovi 76ers mettono a riposo Embiid e si lasciano guidare dal giovane Ben Simmons che si carica la squadra sulle spalle e chiude sfiorando la tripla doppia (18 punti, 10 rimbalzi e 8 assist).
Ottimo apporto per il resto del quintetto titolare dei Raptors con un Ibaka da 21 punti e un Lowry da 17; unica nota negativa l'infortunio di Valanciunas che probabilmente lo terrà lontano dai parquet per un paio di settimane, nel migliore dei casi.

Chicago Bulls - San Antonio Spurs 77-87

I Bulls sono centellinati dagli infortuni e dai problemi, non resta che sperare nell'esplosione del rookie finlandese Markkanen e nel veterano Lopez. I due però sono troppo poco per poter fronteggiare questi San Antonio Spurs, seppur senza il loro uomo simbolo, Leonard.
L'ex Portland, Aldridge, continua il suo ottimo inizio di stagione con la seconda doppia doppia di seguito (28 punti e 10 rimbalzi), ben coadiuvato dal sempiterno Pau Gasol (10 punti) e dal neo arrivato Rudy Gay (12 punti).

Cleveland Cavaliers - Orlando Magic 93-114

Prima sorpresa del sabato notte taragato Nba è la sconfitta casalinga dei vicecampioni contro dei sottovalutatissimi Magic. Ottima prestazione come al solito del Re LeBron con 22 punti, ma oltre ai soli Love e Shumpert nessun altro raggiunge la doppia cifra e logicamente ne risentono le percentuali.
I Magic giocano sul velluto e nel primo e terzo quarto danno vita allo strappo che gli permetterà di guardare sempre dall'alto i Cavaliers. Un Vucevic ispiratissimo con 23 punti, aiutato dai nuovi: l'ex Clippers Speights con 10 punti dalla panchina e l'esplosivo talento ex Spurs Jonathan Simmons con 19 punti.
Orlando sorprende e merita la vittoria, ora sarà da valutare la sconfitta per i Cavs maturata anche per le pesanti assenze, Rose e Thomas su tutti.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Orlando Magic)

Memphis Grizzlies - Golden State Warriors 111-101

Ecco l'altro risultato che non ti aspetti, con i campioni in carica che perdono in casa dei solidi ma non temibilissimi Grizzlies. Un Marc Gasol in formato play off, 34 punti e 14 rimbalzi per il Big Bad Bear di Memphis che non si tira mai indietro e mette a segno un tiro più difficile dell'altro.
Partita dai nervi tesi che nel finale vede i californiani tentare la rimonta con un Steph Curry in vena di fare la voce grossa ma che nel finale si fa prendere dalla trance agonistica e lancia il paradenti verso un'arbitro. Giustamente viene espulso e con lui anche Durant che in segno di stizza indica al pubblico l'anello vinto lo scorso anno. In tutto questo il numero 30 ha collezionato 37 punti e l'Mvp delle Finals dello scorso anno 29.
Finale travagliato ma al fischio finale arriva la prima L per i Golden State, ora toccherà a coach Kerr calmare gli animi in vista della prossima partita.


Miami Heat - Indiana Pacers 112-108

Partita divertente in Florida che vede tanti giovani talenti a confronto, ma in mezzo alla gioventù e l'esperienza della guardia di Miami a farla da padrone. Dragic chiude top scorer di serata per i suoi con 23 punti, dispensando giocate sopraffine per i compagni, anche se bisogna ammettere che gli Heat di coach Spoelstra hanno dato vita ad una prova corale molto solida.
La schiacciata di Johnson fa impressione, Waiters e Olynyk, ben coinvolti nelle rotazioni, riescono a sopperire alla mancanza di Whiteside.
Per Indiana non basta un Oladipo da 28 punti e un Sabonis da 18, per il resto una gara tenuta in piedi con carattere e questo deve essere il punto di partenza per dei Pacers che si apprestano a portar avanti un'annata quantomai anonima.

Houston Rockets - Dallas Mavericks 107-91

Derby texano a Houston dove i Rockets mantengono la loro imbattibilità. Harden miglior realizzatore del match con 29 punti e assist no look degni del miglior Rondo. In questo inizio di stagione si sta confermando in maniera inimmaginabile Gordon che continua a collezionare numeri da top player, per lui stasera sono 18 e la solita leadership a cui ci sta abituando.
Dalla panchina ottimo Nene e Capela che continuano a fare il bello e il cattivo tempo nel pitturato avversario. Aspettando il ritorno di Chris Paul questi Rockets fanno già paura e si candidano sempre più come papabili vincitori, Golden State permettendo, della Western Conference.
Per Dallas protagonisti inaspettati Ferrell e Barea con 19 punti a testa, oltre alle buone prestazioni ma non eccezionali di Matthews e Barnes. I Mavs hanno ancora molta strada da fare per cercare di lottare per un posto play off.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Houston Rockets)

New York Knicks - Detroit Pistons 107-111

Porzingis si carica la squadra sulle spalle al Madison Square Garden ma i suoi 33 punti non bastano ai Knicks per centrare la prima vittoria di questa stagione. Oltre al lettone biondo nella Grande Mela si fanno notare i nuovi arrivati Hardaway Jr e Kanter, ma nella franchigia della città che non dorme mai continua ad essere ancora troppo poco per sperare dopo anni di delusioni di arrivare alla post season.
I Pistons continuano a stupire, soprattutto Tobias Harris che si candida a vera rivelazione dell'anno a Detroit, per lui sono 31 punti; ottima prestazione di Drummond che colleziona l'ennesima doppia doppia della sua carriera (21 punti e 12 rimbalzi).


Milwaukee Bucks - Portland Trail Blazers 113-110

Una delle partite più divertenti della serata con un Giannis in formato Mvp. The Greek Freak tocca il massimo in carriera (almeno per ora) con i 44 punti di sabato, conditi da 8 rimbalzi e 4 assist. Aggiungiamoci che nel finale ruba palla e piazza i due punti che sanciscono la fine del match, ragazzi non voglio sbilanciarmi ma dopo LeBron si prospetta un nuova era per le future decadi.
Questa volta però il giocatore viene dalla Grecia, scrivetevelo in testa, ecco a voi il futuro di questa lega GIANNIS ANTETOKOUNMPO 34!
Passano in secondo piano le seconde linee dei Bucks che comunque svolgono un lavoro magistrale, su tutti Snell (17 punti), Middleton (18) e il rookie of the year dell'anno scorso Brogdon (13).
Il duo Lillard e McCollum sbatte contro il cervo greco e a nulla servono i loro 26 punti a testa.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Giannis Antetokounmpo)

Utah Jazz - Oklahoma City Thunder 96-87

Terza sorpresa di serata la sconfitta del trio delle meraviglie di Oklahoma contro la bellissima realtà Jazz. Un Rubio che si sta togliendo dei sassolini dalle scarpe, dopo la cessione di quest'estate, e che si trova già alla perfezione con il centralone francese Gobert. Se aggiungiamo un cecchino come Ingles dal perimetro che marca Westbrook contenendo la sua esplosività e facendolo rimanere a soli 6 punti, il risultato è facile.
Nel finale Paul George e Anthony ci provano, ma Utah ormai è già lontana e deve solo amministrare il vantaggio.

Denver Nuggets - Sacramento Kings 96-79

L'ex Hawks sembra aver trovato una dimensione a Denver e finalmente fa vedere la sua leadership in una franchigia che ne ha un disperato bisogno, dopo la partenza del nostro Gallinari e l'inizio di stagione in sordina per Jokic. Millsap è il mattatore di serata assieme a Faried ma a far vincere la partita casalinga è stato l'ottimo apporto dalle seconde linee, che dalla panchina hanno portato punti fondamentali. Unico a salvarsi nei Kings è la pick numero 5 dello scorso draft Fox che si sta dimostrando già all'altezza dell'Nba e che indico sinceramente come uno dei papabili vincitori del Rookie of The Year di quest'anno.

Los Angeles Clippers - Phoenix Suns 130-88

I Clippers continuano la loro cavalcata con la seconda vittoria di seguito, questa volta le vittime sono gli imbarazzanti Suns che riescono a chiudere sotto di 42 punti.
Blake Griffin top scorer con 29 punti, Beverley onnipresente in fase difensiva e capace comunque di portare un buon apporto anche davanti con 15 punti, Lou Williams dalla panchina porta i suoi tiri dall'arco e tocca i 18 punti. Ottimi anche i 12 del nostro Danilo che contribuiscono a sopperire all'infortunio rimediato al piede nel primo quarto per Teodosic. Per il bene dello spettacolo che questa lega garantisce ci auguriamo che non sia nulla di grave per Milos.
I Suns, troppo accondiscendenti e arrendevoli, devono cercare di svegliarsi dal letargo estivo che sembra permanere anche ora che la stagione è riniziata.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale L.A. Clippers)

Brooklyn Nets - Atlanta Hawks 116-104

I Nets sembrano aver trovato una dimensione, ma non diciamolo a voce troppo alta perchè ogni partita sarà una battaglia. Basti pensare che contro gli Hawks avevano la partita in mano ma per dei cali di concentrazione nel finale hanno rischiato di perdere.
Il nostro Beli si sta prendendo la leadership dei suoi Atlanta ma dovrebbe essere supportato maggiormente da una franchigia che persi tutti i pezzi pregiati si è stretta attorno al suo altalenante talentino tedesco Schroder.
A Brooklyn stanno esplodendo giovani interessanti e dal prospetto assicurato come i meno noti Crabbe e LeVert. L'estro di D'Angelo e l'esperienza dell'ex Raptors Carroll fanno il resto.

Oklahoma City Thunder - Minnesota Timberwolves 113-115

Perchè ci piace la pallacanestro? Vedere gli ultimi possessi di questa partita per una risposta esauriente. I Timberwolves vincono sulla sirena con un tiro da centrocampo di Wiggins e zittiscono la Chesapeake Energy Arena.
I Big Three di Okc danno vita ad una prestazione corale meravigliosa con Carmelo Anthony che ne mette a referto 23, Paul George 14 ed infine i 31, conditi da 10 assist, di Russell Westbrook.
Dall'altra parte però il quintetto titolare di Minnesota sfodera tutte le sue armi migliori con il duo Wiggins-Towns che colleziona 54 punti (27 a testa); mentre Teague, Butler e Gibson fanno la voce grossa nelle percentuali dei rimbalzi e palle rubate.
Un finale al cardiopalma e due delle squadre più rivoluzionate di quest'estate di fronte, c'era tutto per avere una partita combattuta e divertente ma loro hanno superato ogni più rosea previsione.
#ThisIsWhyWePlay!


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Minnesota Timberwolves)

Los Angeles Lakers - New Orleans Pelicans 112-119

I Lakers faticano a trovare continuità e vengono battuti dalle Twin Towers di New Orleans, Davis-Cousins. Sottotono Lonzo Ball e Ingram, mentre Clarkson e Kuzma danno sfoggio delle loro abilità e del loro talento.
Per coach Walton si prospetta un sacco di lavoro per cercare di far correre i suoi più velocemente verso quei risultati che la dirigenza dei Lakers si aspetta di ottenere in un futuro quantomai prossimo.

Scritto da L.

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