mercoledì 4 ottobre 2017

Charles Bukowski



(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.librofilia.it)

Ospedali, galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore.

Molti conosceranno le sue frasi o poesie più celebri, perchè vengono utilizzate da molti nelle loro foto sui social per cercare di sembrare un po più acculturati della media.

Ma la mia domanda è: sapete realmente chi fu Charles Bukowski?

La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Il poeta naque nel lontano 1920 in Germania, più specificatamente ad Andernach, da un padre statunitense di origini polacco-tedesche e una madre tedesca.
Il padre stava facendo il servizio militare dopo la prima guerra mondiale in Germania, quando conobbe la sua anima gemella, ma l'economia tedesca stava collassando per via della depressione post bellica; così decisero di trasferirsi negli States, a Baltimora inizialmente per poi stabilirsi permanentemente nella periferia di Los Angeles.

Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.

L'infanzia di Henry Charles Bukowski Jr non fu delle più facili con il padre, dipinto dallo stesso Charles, violento e duro, oltre che disoccupato. Non venne facilmente accettato dai suoi coetanei che lo bullizzavano per via del suo accento e delle sue origini. All'epoca la solitudine e la timidezza erano i suoi tratti caratteristici.
Ma all'età di 13 anni incontrerà quello che sarà uno degli amori più duraturi della sua vita, ovvero quello con l'alcool, assaggiando a casa di un amico il suo primo bicchiere di vino.

Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.

Una volta conseguito il diploma alla High School, decise di proseguire nel City College di L.A. per due anni, seguendo corsi di arte, letteratura e giornalismo. Nel periodo universitario si avvicina dapprima a gruppi filo nazisti per poi aderire a gruppi di estrema sinistra, ma concretamente non credeva in nessuna di queste filosofie politiche e ammise di averlo fatto solo per conoscere gente che gli offrisse da bere.

Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla.

All'età di 24 anni, scrisse un paio di racconti ma non riuscì mai a raggiungere la fama; così iniziò quella che lui stesso definì "una sbronza durata dieci anni". Infatti lui dal 1945 al 1955 non scrisse più e iniziò a vagabondare per gli Stati Uniti, facendo lavori occasionali e alloggiando in pensioni economiche e diroccate.
Nel 1955 il suo bere lo portò a soffrire di ulcera e, se non fosse stato per le trasfusioni di sangue del padre, probabilmente gli sarebbe stata fatale. Questo evento lo spinse a ricominciare con la scrittura.
Sposò una poetessa senza neanche averla mai vista e, come logico che sia, vi divorziò dopo appena due anni.

Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.

Tornò nella città degli angeli, dove decise di accettare un suo vecchio lavoro, ovvero l'impiegato archivista delle poste. Vi resterà per oltre 10 anni.
Un'altro evento che cambierà il suo modo di vedere la vita e lo influenzerà nella scrittura sarà la morte della sua musa, nonchè prima vera ragazza, Jane.

Se inizierò a parlare di amore e stelle, vi prego: abbattetemi.

La convivenza con Frances Smith, gli regalò la sua unica figlia Marina Louise. Nonostante questo odiava il rapporto con Frances e dopo poco chiuse i rapporti con entrambe.
La sua prima raccolta "Confessioni di un uomo folle abbastanza per vivere con le Bestie" fu pubblicata nel 1955 con a malapena 500 copie e seguì l'anno successivo "Tutti gli stronzi del mondo e me".
Nel frattempo pubblicò a puntate su dei giornali underground del tempo, parti del suo "Taccuino di un vecchio porco".

La svolta arrivò nel 1969 quando l'editore John Martin della Black Sparrow decise di offrirgli 100 $ al mese per vivere di scrittura e mollare tutto il resto. Charles non ci pensò un secondo e accettò l'offerta; nemmeno un mese diede alle stampe il suo primo romanzo autobiografico "Post Office", che lo rese celebre in tutta la Nazione e non solo.
Da quel momento decise di pubblicare quasi tutti i suoi scritti proprio con quella casa editrice che aveva creduto in lui ancora quando non era nessuno.

I pazzi e gli ubriachi sono gli ultimi santi della terra.

Ottenuta la fama si seguirono relazioni fugaci ma travolgenti, che condusse per avere ulteriore materiale letterario da cui accingere per i suoi successivi lavori.
Nel 1976 però si legò ad una donna, Linda Lee Beighle, appartenente ad una setta indiana. Insieme a lei decise di spostarsi nel distretto di San Pedro sempre a L.A. e decise di sposarla nel 1985, dopo anni di tira e molla.
Dopo aver sofferto di tubercolosi nel 1988, ci lascerà sei anni dopo per via di una leucemia fulminante che non gli lasciò scampo, permettendogli comunque di completare il suo ultimo romanzo "Pulp".

Un buon poeta non sa chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.

Ecco a voi la vita di un'Artista con la A maiuscola, uno che ha evitato di piegarsi al conformismo e deciso di cercare la realtà delle cose negli angoli più bui, proprio perchè più veri e sinceri.
Il suo è considerato Realismo Sporco perchè le tematiche principali sono per lo più alcool e sesso, ma la crudezza delle sue parole è arrivata fino a noi con forza; perchè il mondo che ha dipinto tramite le sue tinte forti, non è molto diverso dalla realtà di tutti i giorni in cui ci troviamo tutt'ora.

Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.

Scritto da L.

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