(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.corriere.it)
L'Austria ha deciso che il suo nuovo leader politico sarà Kurz, il capogruppo del partito cristianodemocratico e fresco ministro degli Esteri uscente.
Avviene la svolta verso destra che ci si aspettava, ma non aderendo alla destra radicale, nazionalista, xenofoba e anti islamislam, incarnata dal Fpö di Strache; che comunque si conferma al secondo posto a livello di percentuale nazionale e aggiunge 11 deputati al nuovo Nationalrat.
Kurz si promuove come innovatore e diverrà il più giovane leader mondiale della storia moderna, instaurandosi all'età di 31 anni alla cancelleria austriaca.
L'Austria gode di un'ottima economia in continua crescita e superiore alla media europea, ma il programma politico, di quasi tutti i partiti, ha calcato sull'insofferenza popolare provocata dall'arrivo di oltre 90 mila migranti a partire dal 2015.
Il giovanissimo leader dell'Övp cercherà di fare pressione a Bruxelles per riuscire ad ottenere il totale controllo delle proprie frontiere e limitare gli ingressi di immigrati clandestini.
I socialdemocratici, di cui il cancelliere uscente era membro, perdono molti seggi e la loro posizione agevolata all'interno del governo austriaco, interrompendo una leadership che durava da una cinquantina d'anni.
Ora non ci resta che vedere come cercherà di mantenere fede alle promesse fatte durante il programma elettorale il giovanissimo Kurz; con la speranza che i migranti non vengano utilizzati come capro espiatorio di tutti i problemi della nazione austriaca.
Scritto da L.
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