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lunedì 19 febbraio 2018

La Fiat Auxilium Torino è Campione!


Coppa Italia



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Finale
Fiat Auxilium Torino - Germani Basket Brescia 69-67



(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Incredibile ma vero! La Fiat Auxilium Torino è riuscita a portare a casa la Coppa Italia commovente. Contro ogni pronostico e qualsiasi dato statistico i torinesi sono riusciti a compiere l'impresa. Al Mandela Forum di Firenze va in scena un vero e proprio film di riscatto a forti tinte gialle.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

I primi due quarti di partita non sono stati memorabili e hanno confermato la stanchezza generale che aveva accompagnato le due squadre sino alla finale. La Leonessa riesce però ad andare al riposo lungo in vantaggio, sul 31-28. Dati alla mano, percentuali di tiro imbarazzanti, ma evidentemente si erano accordate per dare il meglio all'inizio del terzo quarto e per il resto della partita, con le triple e le difese che hanno cominciato a dare il loro apporto in maniera vincente.
Alla fine i rimbalzi di Mazzola, la rubata di Washington, la tripla da meta campo di Poeta e l'appoggio al tabellone di Vujacic per il sorpasso a 2.4 secondi dalla fine hanno permesso all'Auxilium di completare la rimonta.
Blue viene nominato Mvp e Garrett si conferma come giocatore dalle grandi prospettive. 
Onore al Brescia che ha lottato fino all'ultimo possesso e reso onore alla competizione. Da sottolineare in particolare una serata da sogno per Landry dall'arco (22 punti, leader scorer di serata) e le ottime prestazioni di Sacchetti, Vitali e Moss.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Fiat Torino Auxilium)

Infine tributiamo, doverosamente, la favola di coach Galbiati che è stato messo sulla panchina di Torino dopo che i due allenatori precedenti si erano dimessi per varie problematiche legate al rapporto con la squadra e la società. Il giovane allenatore 35enne si è rimboccato le maniche e in meno di un mese ha già portato a casa un trofeo. 
Complimenti mister! Ora ci aspettiamo di vedere l'Auxilium ancora più in alto del già buon sesto posto in campionato.

Scritto da L.

mercoledì 4 ottobre 2017

Charles Bukowski



(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.librofilia.it)

Ospedali, galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore.

Molti conosceranno le sue frasi o poesie più celebri, perchè vengono utilizzate da molti nelle loro foto sui social per cercare di sembrare un po più acculturati della media.

Ma la mia domanda è: sapete realmente chi fu Charles Bukowski?

La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Il poeta naque nel lontano 1920 in Germania, più specificatamente ad Andernach, da un padre statunitense di origini polacco-tedesche e una madre tedesca.
Il padre stava facendo il servizio militare dopo la prima guerra mondiale in Germania, quando conobbe la sua anima gemella, ma l'economia tedesca stava collassando per via della depressione post bellica; così decisero di trasferirsi negli States, a Baltimora inizialmente per poi stabilirsi permanentemente nella periferia di Los Angeles.

Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.

L'infanzia di Henry Charles Bukowski Jr non fu delle più facili con il padre, dipinto dallo stesso Charles, violento e duro, oltre che disoccupato. Non venne facilmente accettato dai suoi coetanei che lo bullizzavano per via del suo accento e delle sue origini. All'epoca la solitudine e la timidezza erano i suoi tratti caratteristici.
Ma all'età di 13 anni incontrerà quello che sarà uno degli amori più duraturi della sua vita, ovvero quello con l'alcool, assaggiando a casa di un amico il suo primo bicchiere di vino.

Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare; se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.

Una volta conseguito il diploma alla High School, decise di proseguire nel City College di L.A. per due anni, seguendo corsi di arte, letteratura e giornalismo. Nel periodo universitario si avvicina dapprima a gruppi filo nazisti per poi aderire a gruppi di estrema sinistra, ma concretamente non credeva in nessuna di queste filosofie politiche e ammise di averlo fatto solo per conoscere gente che gli offrisse da bere.

Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla.

All'età di 24 anni, scrisse un paio di racconti ma non riuscì mai a raggiungere la fama; così iniziò quella che lui stesso definì "una sbronza durata dieci anni". Infatti lui dal 1945 al 1955 non scrisse più e iniziò a vagabondare per gli Stati Uniti, facendo lavori occasionali e alloggiando in pensioni economiche e diroccate.
Nel 1955 il suo bere lo portò a soffrire di ulcera e, se non fosse stato per le trasfusioni di sangue del padre, probabilmente gli sarebbe stata fatale. Questo evento lo spinse a ricominciare con la scrittura.
Sposò una poetessa senza neanche averla mai vista e, come logico che sia, vi divorziò dopo appena due anni.

Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita che non ha tempo di viverla.

Tornò nella città degli angeli, dove decise di accettare un suo vecchio lavoro, ovvero l'impiegato archivista delle poste. Vi resterà per oltre 10 anni.
Un'altro evento che cambierà il suo modo di vedere la vita e lo influenzerà nella scrittura sarà la morte della sua musa, nonchè prima vera ragazza, Jane.

Se inizierò a parlare di amore e stelle, vi prego: abbattetemi.

La convivenza con Frances Smith, gli regalò la sua unica figlia Marina Louise. Nonostante questo odiava il rapporto con Frances e dopo poco chiuse i rapporti con entrambe.
La sua prima raccolta "Confessioni di un uomo folle abbastanza per vivere con le Bestie" fu pubblicata nel 1955 con a malapena 500 copie e seguì l'anno successivo "Tutti gli stronzi del mondo e me".
Nel frattempo pubblicò a puntate su dei giornali underground del tempo, parti del suo "Taccuino di un vecchio porco".

La svolta arrivò nel 1969 quando l'editore John Martin della Black Sparrow decise di offrirgli 100 $ al mese per vivere di scrittura e mollare tutto il resto. Charles non ci pensò un secondo e accettò l'offerta; nemmeno un mese diede alle stampe il suo primo romanzo autobiografico "Post Office", che lo rese celebre in tutta la Nazione e non solo.
Da quel momento decise di pubblicare quasi tutti i suoi scritti proprio con quella casa editrice che aveva creduto in lui ancora quando non era nessuno.

I pazzi e gli ubriachi sono gli ultimi santi della terra.

Ottenuta la fama si seguirono relazioni fugaci ma travolgenti, che condusse per avere ulteriore materiale letterario da cui accingere per i suoi successivi lavori.
Nel 1976 però si legò ad una donna, Linda Lee Beighle, appartenente ad una setta indiana. Insieme a lei decise di spostarsi nel distretto di San Pedro sempre a L.A. e decise di sposarla nel 1985, dopo anni di tira e molla.
Dopo aver sofferto di tubercolosi nel 1988, ci lascerà sei anni dopo per via di una leucemia fulminante che non gli lasciò scampo, permettendogli comunque di completare il suo ultimo romanzo "Pulp".

Un buon poeta non sa chi e che cosa è, è a un passo dall'orlo dell'abisso, ma non c'è niente di sacro in quello che fa, è un mestiere. Come lavare i pavimenti di un bar.

Ecco a voi la vita di un'Artista con la A maiuscola, uno che ha evitato di piegarsi al conformismo e deciso di cercare la realtà delle cose negli angoli più bui, proprio perchè più veri e sinceri.
Il suo è considerato Realismo Sporco perchè le tematiche principali sono per lo più alcool e sesso, ma la crudezza delle sue parole è arrivata fino a noi con forza; perchè il mondo che ha dipinto tramite le sue tinte forti, non è molto diverso dalla realtà di tutti i giorni in cui ci troviamo tutt'ora.

Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.

Scritto da L.

venerdì 14 luglio 2017

Brunori SAS

Brunori SAS

Cenni Biografici

Dario Brunori nasce a Cosenza nel lontano 1977, andrà a studiare all'Università degli Studi di Siena per poi laurearsi in Economia e Commercio.

Si avvicina al mondo del cantautorato nel 2009, quando con la sua band incide il loro primo CD Vol.1, vincendo il Premio Ciampi come miglior disco d'esordio e la Targa Tenco nel 2010 come miglior esordiente. Quell'anno arrivarono 140 date per tutta la penisola e tutte sold out.

Brunori SAS (comincia ad utilizzare il suo nome d'arte) e la sua band ormai sono una realtà nel mondo underground della musica italiana. Nel 2011 arriva il secondo album, stavolta incentrato maggiormente sulla vita degli altri, Vol.2 - Poveri Cristi. Inaugura lo stesso anno la sua etichetta indipendente la Picicca Dischi.

Scrive la colonna sonora per il film è nata una star? con Rocco Pappaleo e Luciana Littizzetto, e allarga i suoi orizzonti anche aderendo a progetti teatrali, come Brunori senza baffi.

2014 altro album, Vol.3 - Il cammino di Santiago in Taxi, che viene interamente registrato in un convento in Calabria. Il terzo album è quello buono e con esso arriva anche la fama e il riconoscimento a livello nazionale; infatti viene chiamato a suonare al Concerto del Primo Maggio a Roma e un certo Luciano Ligabue decide di fargli aprire i suoi concerti a San Siro (Milano) e allo Stadio Olimpico di Roma.

Anche la carriera teatrale continua col nuovo spettacolo Brunori Srl - una società a responsabilità limitata, che avrà un successo tale da permettergli di crearne un formato televisivo sull'emittente La Effe, dove intraprenderà un viaggio tra Roma e la Calabria con l'attore Neri Marcorè.

Nel gennaio di quest'anno arriva il suo 4 album, A casa tutto bene.


A casa tutto bene

Il suo ultimo lavoro è uno dei migliori che abbia mai fatto, sinceramente riesce a trasformarsi da ottimo cantautore a vero e proprio narratore di storie, al pari di De Andrè.

In questo album si affrontano le piccole e grandi paure quotidiane, cercando un rifugio o un luogo dove sentirsi al riparo da queste difficoltà.

Attraversa tutta l'Italia con i suoi pezzi, infatti per tutto l'album risente delle influenze che toccano la sua terra natia, la Calabria, tanto quanto le metropoli del Nord, contrapponendo mandole e tessiture orchestrali a drum machine e sintetizzatori.

12 pezzi di storie a partire da L'uomo nero, un vero e proprio schiaffo alla società moderna, alla Canzone contro la Paura, dove si celebra la forza della canzone e della musica.
La Vita Liquida un vero è proprio attestato del continuo mutare della condizione umana, all'intimista narrazione della storia d'amore tra Diego Rivera e Frida Khalo, in Diego e Io.
Celebrare la superficialità in Sabato Bestiale, dipingendo un quadro di figli delle stelle e della tv, o la celebrazione dell'immaginazione fanciullesca che si annida ancora dentro ognuno di noi per cercare di fuggire dalla realtà, in Il Costume da Torero.
Per concludere con una visione propria del mondo, cercando di non precludere le idee altrui, in Secondo Me, e la poesia finale La Vita Pensata, contrapposta alla vita vissuta senza trovare un senso alle cose.

Un poeta nelle vesti di cantautore.


(Immagine presa dalla pagina Facebook Ufficiale Brunori Sas)

Scritto da L.