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lunedì 9 ottobre 2017

Supercoppa Italiana di Volley

Pallavolo

Supercoppa Italiana

Civitanova - Perugia 1-3


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sir Safety Perugia Volley Club)

Il primo trofeo della nuova stagione di pallavolo nostrana è stato assegnato.
Zaytsev e compagni hanno portato nel capoluogo umbro il primo successo di sempre. Proprio così, quello di ieri è la prima coppa della storia per la società di pallavolo perugina.
Proprio come il cioccolato, che determina la fama internazionale di Perugia, anche questa squadra è una delizia per gli occhi con un gioco corale che non poteva non concretizzarsi in una vittoria.

Il primo set è stato caratterizzato da tanti errori da entrambi i lati, ma alla fine a fare la differenza per i ragazzi di coach Lorenzo Bernardi è stato il contrattacco, capitanato da un fenomenale Russell (20-25).
Il secondo set rimette tutto in discussione con Civitanova che si aggrappa al suo leader Sokolov e agli aces di Christenson, dopo un set combattuto punto a punto (25-22).
Il terzo set va liscio come l'olio per gli umbri che mantengono un buon margine di distacco dagli avversari. Oltre allo Zar, si contraddistingue per l'ottimo lavoro difensivo a muro il giovane Anzani (17-25).
Il quarto set si rivela decisivo con i padroni di casa che decidono di giocarsela col coltello tra i denti fino all'ultimo, dovendosi poi arrendere ad una mastodontica prestazione di Russell che, dopo due ore di gioco, mette la parola fine al match (26-28).

Un ottimo spot per uno sport che merita più visibilità. Divertimento, passione e agonismo, queste le parole chiave di quella che si prospetta una grande stagione di pallavolo.

Scritto da L.

lunedì 25 settembre 2017

Palla a spicchi a 360 gradi!


Basket

Supercoppa Italiana

Olimpia Milano - Reyer Venezia 82-77

Per il neo coach di Milano, Pianigiani (ex ct della Nazionale), arriva il primo trofeo con la sua nuova squadra. Milano vince meritatamente la supercoppa contro i campioni italiani in carica.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Un Theodore straripante si è contraddistinto come mattatore di tutta la serata, chiudendo la partita con 29 punti a referto e giustamente eletto Mvp del torneo. Ottimi gli apporti del centro lituano Gudaitis, che ha ben sostituito un convalescente Cusin, e di Goudelock che ha permesso all'EA7 di mettere il punto esclamativo alla partita con i suoi pesantissimi punti nel finale del quarto periodo.

I complimenti vanno fatti anche alla Reyer che nonostante una netta inferiorità ha tenuto viva la gara grazie ad un'ottima difesa. Biligha sarà l'osservato speciale di questa stagione, che lo ha già contraddistinto come una delle rivelazione della nostra Nazionale all'Europeo di quest'anno.
Bramos e l'ex milanese Jenkins hanno tenuto a galla la propria squadra fino alla fine ma alla fine si sono dovuti arrendere. 


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Olimpia Milano)

Il primo trofeo della stagione se lo aggiudica Milano, che sia l'anno buono per i biancorossi per tornare a dire la propria sia in campionato che in Eurolega? 


Mercato NBA

Dopo Irving, l'altra grandissima incognita del mercato di quest'anno era legata al talento cristallino e longevo di Carmelo Anthony, deciso a voler lasciare i suoi Knicks dopo 6 anni e ad andare in una contender in grado di potersi giocare le sue chances per il titolo.
Alla fine l'ha spuntata Okc che aggiunge al suo roster un giocatore importantissimo che permetterà all'Mvp della scorsa stagione, Russell Westbrook, di non dover per forza mantenere una media da tripla doppia per far arrivare i suoi ai play off. 
I Big Three di Oklahoma sono ormai realtà. Dopo PG13 si aggiunge Melo, ora se oltre a Russell contiamo Adams e Robertson, ecco che i Thunder si candidano come la vera e propria outsider al titolo.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Overtime - Storie a spicchi)

A New York arriva Kanter, McDermott e delle scelte ai futuri draft, ora la squadra della Grande Mela è totalmente nelle mani del gigante lettone Porzingis.

Ah notizia delle ultime ore la decisione di Wade di lasciare i Chicago Bulls.
Le possibili mete per Flash sono quattro:

  • un romantico ritorno a Miami, dove ad aspettarlo a braccia aperte ci sarebbero Dragic, Whiteside e Waiters;
  • i Cavaliers dove ritroverebbe il vecchio amico dei tempi degli Heat, LeBron;
  • una Okc scatenata che dopo Anthony potrebbe fare un ulteriore regale a Russell;
  • infine i San Antonio Spurs ci stanno facendo più di un pensiero. Leonard, Gasol, Aldridge, Ginobili, Pop in panchina e anche D-Wade sarebbero illegali.

Finals WNBA

Una mini nota per omaggiare la nostra Cecilia Zandalasini, che dopo lo strepitoso Europeo dello scorso giugno è stata reclutata dalle Minnesota Lynx per cercare di vincere il titolo NBA femminile contro le rivali, che l'anno scorso hanno trionfato, di LA.
Purtroppo le Lynx hanno dovuto arrendersi di un solo punto contro le Sparks, per la nostra Cecilia zero minuti ma essendo anche l'ultima arrivata deve cercare di assimilare tutto il possibile da un'esperienza che già di per se è unica. La ragazza originaria di Pavia, a soli 21 anni, può essere la seconda italiana a riuscirci, dopo la leggendaria Catarina Pollini che vi riuscì nel lontano 1997. 

Scritto da L.

lunedì 14 agosto 2017

Supercoppa italiana: boom Lazio!


All'Olimpico di Roma, la Lazio conquista la quarta Supercoppa italiana della propria storia battendo in finale una Juventus troppo brutta per esser vera. 

Ad una settimana dall'inizio della Serie A, la stagione 2017/2018 si tinge di biancoceleste. I ragazzi di simone Inzaghi hanno avuto il merito di crederci fino alla fine, interpretando al meglio il match e sfatando il tabù che la vedeva sempre sconfitta dai bianconeri nelle ultime 11 gare ufficiali.

Ad approcciare meglio la partita sono i Campioni d'Italia, abili nello schiacciare i rivali nella loro metà campo e ad imporre il loro ritmo asfissiante. Strakosha è miracoloso già dopo tre minuti, quando a tu per tu con Cuadrado salva la propria porta ed il risultato. Il portiere albanese nell'arco della prima mezz'ora di gara è abile nello sventare le occasioni capitate sui piedi dello stesso Cuadrado e di Higuain. 
Col passare dei minuti la squadra biancoceleste si scrolla di dosso i timori iniziali, cominciando a macinare gioco ed occasioni. La squadra di Massimiliano Allegri, dal canto suo, ha il demerito di abbassare i ritmi lasciandosi schiacciare dal pressing capitolino. 
Come più volte le era già capitato nel corso della finale e nelle partite di pre-campionato, la Juventus commette troppi errori di disimpegno; è da uno di questi errori che nasce il vantaggio laziale. Immobile lanciato a rete viene steso da Buffon in uscita. Per Massa non vi sono dubbi: ammonizione per il portierone azzurro e calcio di rigore, poi realizzato dallo stesso attaccante.
I bianconeri, scossi dallo svantaggio, non riescono a reagire venendo schiacciati dalla superiorità del centrocampo avversario. Buffon prima dell'intervallo è costretto al doppio miracolo su Basta e Lucas Leiva.

Nella ripresa ti aspetti una Juve rabbiosa e determinata ed invece sono ancora i ragazzi di Simone Inzaghi a trovar la via del goal con Immobile, abile a sovrastare Barzagli di testa e a depositare in rete il pallone del due a zero.
La manovra lenta e prevedibile dei bianconeri viene stravolta dagli innesti dei nuovi acquisti Douglas Costa, Bernardeschi e De Sciglio. La Lazio stremata ed in ginocchio si lascia attaccare dalle folate offensive dei bianconeri, chiudendosi e rischiando il giusto, sino a quando Paolo Dybala ,caricandosi i compagni sulle spalle, ha provato a riscrivere la storia del match. Il nuovo numero dieci della vecchia signora dal minuto 85' al minuto 90' ribalta la partita trovando in appena cinque minuti la doppietta che vale il pareggio.
Nemmeno il tempo di rimetter palla al  centro del campo che la Lazio, schiumante di rabbia, si riversa nella area avversaria, cogliendo la difesa bianconera ancora una volta impreparata. Bastos, mal contenuto da De Sciglio, mette in mezzo un pallone che il neo entrato Murgia spara alle spalle di Buffon. E' il goal che chiude il match. E' la rete che manda il popolo biancoceleste in estasi.


La Supercoppa italiana ci consegna una Lazio strabiliante, che pur priva di Keita e Felipe Anderson è stata capace di imprimere il proprio ritmo al match. Simone Inzaghi potrà certamente esser soddisfatto: anche in questa stagione la sua squadra potrà togliersi numerose soddisfazioni.
Male, forse malissimo la Juventus, la cui perdita di Bonucci mai come in questa partita si è fatta sentire. La condizione atletica e mentale dei bianconeri è ancora lontana, con troppi giocatori chiave apparsi indietro di condizione.
I rinforzi tanto richiesti da mister Allegri non sono mai stati tanto necessari: urgono un difensore centrale, uno laterale ed un mediano di qualità.

                                                    -Scritto da A-