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martedì 17 ottobre 2017
Cara povera vecchia Italia
Firenze
Nella prima mattinata di sabato 14 ottobre 2017 è stato rinvenuto nei pressi di un parco di Montelupo Fiorentino il corpo gravemente ferito di una ragazza appena diciassettenne.
La ragazza, vittima di una folle aggressione, è stata ritrovata riversa in una pozza di sangue con il cranio fracassato. Se le condizioni iniziali apparivano drammatiche, nel corso delle ore il quadro clinico della giovane è andato migliorando. Secondo le testimonianze, la giovane dopo aver trascorso una serata in discoteca con amici, avrebbe avuto con gli stessi un acceso diverbio salvo poi allontanarsi da sola verso il parco antistante la discoteca.
La dinamica non convince appieno gli inquirenti che, nelle scorse ore, hanno messo sotto torchio gli amici della vittima presenti nella serata di venerdì. Gli stessi, dopo aver cercato riscontri sulle dichiarazioni rilasciate dai cinque ragazzi, sperano di chiudere il caso nelle prossime ore, consci di come la stessa ragazza (ora in terapia intensiva), una volta svegliatasi potrà contribuire ad incastrare gli autori dell'aggressione.
Latina
Nel primo pomeriggio di domenica 15 ottobre 2017, un avvocato di Latina ha colto di sorpresa dei ladri nell'abitazione dei genitori e, spaventato dai movimenti di uno dei malviventi, ha aperto il fuoco ferendo mortalmente un pregiudicato napoletano di quarantuno anni.
Il fatto, avvenuto nel quartiere di Morbella, è al vaglio degli inquirenti per presunto eccesso di difesa. I complici della vittima sono ora irreperibili. Interrogato dalle forze dell'ordine il quarantasettenne avvocato avrebbe ammesso di aver fatto fuoco per paura e senza l'intenzione di uccidere. Ad ora è accusato di omicidio volontario.
Napoli
Un incendio divampato nel quartiere di Borgo Sant'Antonio è costato la vittima ad una donna di nazionalità russa.
La vittima, di anni cinquantasette, si sarebbe gettata dal terzo piano del proprio stabile per sfuggire alle fiamme che in breve tempo sono divampate all'interno dello stabile in cui la stessa viveva. Ancora ignote le cause del rogo.
Ragusa
Nella notte fra il 15 ed il 16 ottobre la polizia di stato ha fermato un camper guasto che viaggiava sopra un carro attrezzi.
Il veicolo, fermato perché sporgente e problematico per gli altri autoveicoli, dopo un attenta perquisizione ha celato il suo vero scopo: in un sottotetto appositamente creato vi erano infatti 300 chilogrammi di marijuana. Fermato il conducente del mezzo, un romeno di cinquantanni visibilmente ubriaco.
Torino
Non c'è la fatta il cinquantaduenne Maurizio Gugliotta, accoltellato alla gola nella mattinata di domenica da un nigeriano, tale Khalid Be Greata. Il fatto, avvenuto nella periferia nord del capoluogo piemontese durante un mercatino del libero scambio, sarebbe stato innescato da futili motivi.
Subito arrestato l'aggressore che ha ferito lievemente anche un secondo passante.
Due coniugi pensionati sono stati denunciati dalla Procura torinese per truffa dopo che, per tre lunghi anni, si erano finti separati e privi di reddito per ricevere dallo Stato l'assegno di mantenimento sociale.
I due residenti in Val Sangone, pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto, ricevevano mensilmente l'assegno di pensione sociale ed erano intestatari di diversi conti e di una villa.
-Scritto da A-
lunedì 14 agosto 2017
Supercoppa italiana: boom Lazio!
All'Olimpico di Roma, la Lazio conquista la quarta Supercoppa italiana della propria storia battendo in finale una Juventus troppo brutta per esser vera.
Ad una settimana dall'inizio della Serie A, la stagione 2017/2018 si tinge di biancoceleste. I ragazzi di simone Inzaghi hanno avuto il merito di crederci fino alla fine, interpretando al meglio il match e sfatando il tabù che la vedeva sempre sconfitta dai bianconeri nelle ultime 11 gare ufficiali.
Ad approcciare meglio la partita sono i Campioni d'Italia, abili nello schiacciare i rivali nella loro metà campo e ad imporre il loro ritmo asfissiante. Strakosha è miracoloso già dopo tre minuti, quando a tu per tu con Cuadrado salva la propria porta ed il risultato. Il portiere albanese nell'arco della prima mezz'ora di gara è abile nello sventare le occasioni capitate sui piedi dello stesso Cuadrado e di Higuain.
Col passare dei minuti la squadra biancoceleste si scrolla di dosso i timori iniziali, cominciando a macinare gioco ed occasioni. La squadra di Massimiliano Allegri, dal canto suo, ha il demerito di abbassare i ritmi lasciandosi schiacciare dal pressing capitolino.
Come più volte le era già capitato nel corso della finale e nelle partite di pre-campionato, la Juventus commette troppi errori di disimpegno; è da uno di questi errori che nasce il vantaggio laziale. Immobile lanciato a rete viene steso da Buffon in uscita. Per Massa non vi sono dubbi: ammonizione per il portierone azzurro e calcio di rigore, poi realizzato dallo stesso attaccante.
I bianconeri, scossi dallo svantaggio, non riescono a reagire venendo schiacciati dalla superiorità del centrocampo avversario. Buffon prima dell'intervallo è costretto al doppio miracolo su Basta e Lucas Leiva.
Nella ripresa ti aspetti una Juve rabbiosa e determinata ed invece sono ancora i ragazzi di Simone Inzaghi a trovar la via del goal con Immobile, abile a sovrastare Barzagli di testa e a depositare in rete il pallone del due a zero.
La manovra lenta e prevedibile dei bianconeri viene stravolta dagli innesti dei nuovi acquisti Douglas Costa, Bernardeschi e De Sciglio. La Lazio stremata ed in ginocchio si lascia attaccare dalle folate offensive dei bianconeri, chiudendosi e rischiando il giusto, sino a quando Paolo Dybala ,caricandosi i compagni sulle spalle, ha provato a riscrivere la storia del match. Il nuovo numero dieci della vecchia signora dal minuto 85' al minuto 90' ribalta la partita trovando in appena cinque minuti la doppietta che vale il pareggio.
Nemmeno il tempo di rimetter palla al centro del campo che la Lazio, schiumante di rabbia, si riversa nella area avversaria, cogliendo la difesa bianconera ancora una volta impreparata. Bastos, mal contenuto da De Sciglio, mette in mezzo un pallone che il neo entrato Murgia spara alle spalle di Buffon. E' il goal che chiude il match. E' la rete che manda il popolo biancoceleste in estasi.
La Supercoppa italiana ci consegna una Lazio strabiliante, che pur priva di Keita e Felipe Anderson è stata capace di imprimere il proprio ritmo al match. Simone Inzaghi potrà certamente esser soddisfatto: anche in questa stagione la sua squadra potrà togliersi numerose soddisfazioni.
Male, forse malissimo la Juventus, la cui perdita di Bonucci mai come in questa partita si è fatta sentire. La condizione atletica e mentale dei bianconeri è ancora lontana, con troppi giocatori chiave apparsi indietro di condizione.
I rinforzi tanto richiesti da mister Allegri non sono mai stati tanto necessari: urgono un difensore centrale, uno laterale ed un mediano di qualità.
-Scritto da A-
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giovedì 6 aprile 2017
Dentro la scuola Italiana: cosa ne pensano gli studenti?
Nei giorni scorsi, in controtendenza rispetto ai soliti studi e indagini comparative internazionali, l'Ocse ha pubblicato un dato, che riporta la scuola italiana come una tra le più inclusive d'Europa.
In parole povere questo recente studio, elenca come l'Italia abbia tra i ventun paesi analizzati, uno dei livelli di equità migliori fra i diversi sistemi educativi.
Ciò ha provocato tra i vari media Italiani, clamore e scalpore, facendoli buttare
a capofitto su tale notizia.
Contemporaneamente, non si sono fatte attendere a lungo, dichiarazioni entusiaste da parte del ministro dell'istruzione Valeria Fedeli (di cui fa ancora scalpore la notizia della sua non-laurea), dell'ex premier del consiglio Matteo Renzi e della responsabile scuola PD Francesca Puglisi, tutti concordi nell'attribuire tale merito all'attuale governo.
Ad una più attenta analisi,però, si capisce come nessuno tra i politicanti citati o tra i vari media, sappia il reale contenuto della ricerca.
Infatti, lo studio confronta i risultati del test PISA (programma per la valutazione internazionale dell'allievo) dell'anno 2000 con i dati del test PIAAC (programma per la valutazione delle competenze adulte) di dodici anni più tardi, con l'intento di confrontare il tasso d'inclusività.
Dati dunque non recenti e pertanto non attribuibili al governo renziano.
Tutto questo, sommato ai soliti studi che a loro dire vedono la scuola italiana come poco più che mediocre, hanno suscitato la mia curiosità.
Mi sono domandato, se la scuola italiana fosse davvero come viene descritta, se fosse davvero così allo sbando.
Ammettiamolo, nessuno di noi ama svegliarsi la mattina presto per andare a scuola, ma a mio modesto avviso, la scuola italiana di aspetti positivi ne ha, come la sua equità di accesso, la sua ampia cultura generale, la possibilità di creare forti legami d'amicizia e la buona preparazione sui temi di ogni materia.
Nonostante queste mie convinzioni, ho voluto chiedere personalmente a diversi studenti cosa pensino della scuola, cercando di farmi raccontare le loro esperienze personali.
Quali cose cambierebbero? Quali tematiche scolastiche invece, trovano buone?
B. mi spiega, come nella sua vita scolastica abbia incontrato numerosi professori poco capaci nel loro mestiere, e di come sarebbe utile se essi potessero essere controllati meglio, per far si che siano capaci di insegnare e trasmettere il loro sapere agli alluni.
Alla fine di tutto definisce la scuola "antica" per materie e modi d'insegnamento; questa tematica riesce a fare quasi da filo conduttore con tutte le altre interviste.
Me ne parla anche D, che racconta come vorrebbe cambiare le solite, vecchie e noiose lezioni con spiegazioni moderne e alternative: "All'inizio del mio percorso scolastico ero quasi contento di frequentare la scuola, di svolgere le determinate attività al fianco dei miei compagni, mentre ora che sono vicino alla fine di questo mio percorso, trovo questo sistema sempre più stretto, sentendomi come chiuso in gabbia".
Continua poi, sottoponendomi il fatto che la scuola non capisca le vere esigenze degli studenti, non dando spazio alle loro potenzialità e alla loro creatività: "la scuola ci vede solo come dei numeri".
Parlando di sfuggita con molti, si ripercorre la tematica che ci siano numerosi professori incompetenti, evidenziando dunque, come il ministero del'istruzione punti più sulla quantità di docenti che sulla qualità.
C'è poi chi mi parla dello scempio indecoroso delle strutture scolastiche, mentre L. mi espone il problema della poca organizzazione all'interno della sua scuola: "La mia classe non ha avuto il professore di matematica e di economia fino a metà dicembre! come può essere possibile una cosa del genere ad oggi?"
Sottolinea comunque il fatto che non reputi responsabile la scuola in prima persona, quanto piuttosto sia inefficiente il sistema scolastico e di quanto poco ciò, sia importante per i nostri governanti.
Tematica su cui tornano anche A e M, colpevolizzando il governo sulla questione della disorganizzazione scolastica.
Dopo aver sentito tutte queste testimonianze, una più tremenda dell'altra, il mio unico obbiettivo era quello di poter parlare con i professori, coloro che più di una volta nelle testimonianze dei ragazzi, sono stati chiamati in causa; purtroppo ciò non mi è stato possibile, in quanto nessuno di essi, mi ha voluto raccontare le sua esperienza personale o le proprie opinioni.
Alla fine di tutto questo percorso, mi rendo conto di come la disorganizzazione politico/sociale del nostro paese si ripercuota sul mondo scuola.
Troppo personale non qualificato all'insegnamento, il sovraffollamento nelle aule, il precariato e la poca sicurezza scolastica unite al menefreghismo sempre più crescente tra gli studenti, creano un cocktail che potrebbe rovinare l'Italia del futuro.
-Scritto da A-
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