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lunedì 5 febbraio 2018

Signore e signori ecco a voi il calcio Internzionale


La giornata calcistica europea che si è andata a concludere nel weekend appena trascorso, non ha certamente concesso grandi scossoni in testa alle classifiche dei differenti campionati.
Ciò nonostante emozioni, goal e spettacolo sono stati come sempre protagonisti indiscussi nel panorama calcistico internazionale che ha saputo, una volta ancora, incantare milioni di spettatori nel mondo. Andiamo dunque con ordine a rivedere quanto di bello ha avuto da mostrarci la due giorni di calcio intercontinentale.

Premier League
La ventiseiesima giornata della massima competizione calcistica del Regno di Sua Maestà, si è aperta con l'incredibile pareggio del Manchester City contro la "cenerentola" Burnley. Al Turf Moor, la capolista pur dettando i ritmi di gioco non è riuscita a strappare i tre punti, a dir poco meritati, alla squadra di casa. Spinta dall'entusiasmo dei supporter locali, la squadra di Sean Dyche è riuscita nei minuti finali ad acciuffare il pareggio grazie ad una rete di Gudmundsson, abile ad insaccare un assist al bacio di Lowton. Nella prima frazione di gara era stato Danilo a portare in vantaggio i Citizens.


Tra la commozione generale di un Old Trafford gremito di pubblico in occasione della celebrazione del sessantesimo anniversario della scomparsa dei Busby Babes, la squadra del Manchester United del 1958 tragicamente scomparsa a seguito di un disastro aereo avvenuto a Monaco di Baviera, lo United attuale ha saputo tributare il giusto merito agli scomparsi ed ai supporter presenti. Contro l'Huddersfield Town, i Red Devils dopo un primo tempo anonimo hanno saputo imporsi grazie alle reti di Lukaku e Sanchez, al primo sigillo con la nuova camiseta. La squadra di Mourinho si porta così a "sole" tredici lunghezza dagli Skyblues capolisti.

Tutto troppo semplice per l'Arsenal che, impegnata all'Emirates Stadium dinnanzi al pubblico amico, si è saputa imporre sull'Everton. I padroni di casa hanno ipotecato il match già nella prima frazione di gara dove le reti Koscielny, Aubameyang (all'esordio con i Gunners) e Ramsey (doppietta), hanno di fatto chiuso la partita. La rete di Calvert-Lewin per i Toffees e ancora Ramsey hanno reso la ripresa più divertente del previsto.

Nel posticipo del sundey afthernoon Liverpool e Tottenham si sono equamente divise la posta in palio, ammaliando l'esterrefatto pubblico di Anfield. Al vantaggio iniziale di Salah risponde Wanyama a dieci dal termine. Dopodiché succede l'imponderabile: Kane fallisce malamente un calcio di rigore e Salah ristabilisce il vantaggio per i padroni di casa allo scoccare del novantesimo minuto. E' tuttavia un secondo rigore, questa volta trasformato dallo stesso Kane, a decretare il due a due finale.

Altri risultati: West Bromwich Albion-Southampton 2-3, Bournemouth-Stoke City 2-1, Leicester-Swansea 1-1, Brighton-Wast Ham 3-1, Crystal Palace-Newcastle 1-1, Watford-Chelsea stasera ore 21:00.

Bundesliga
La ventunesima giornata della Bundesliga tedesca non ha regalato ai supporter locali le solite emozioni. Ad inaugurare il turno vi ha pensato il Borussia Dortmund, abile a far propri i tre punti in un campo tutt'altro che semplice come quello del Colonia. Al Rhein-Energie Stadion, la doppietta dell'ex Blues Michy Batshuayi e la rete nel finale di Schürrle hanno regalato i tre punti ai gialloneri di Peter Stöger, abili nel ribaltare le reti di Zoller e Mére.


Continua l'inarrestabile ascesa del Bayern Monaco in terra tedesca. Contro il Mainz padrone di casa, i bavaresi non hanno avuto troppe difficoltà, conquistando i tre punti grazie alle reti di Ribery e James Rodriguez. La capolista allunga così sul secondo posto, ora distante diciotto punti.

Alla Veltins Arena, il Werder Brema impone allo Schalke 04 padrone di casa un brusco quanto inaspettato stop. Nonostante la rete di Konoplyanka sia utile a mandare in vantaggio la squadra di Gelsenkirchen, i goal di Kruse e Junuzovic ribaltano il risultato lanciando gli ospiti.

Scialbo e deludente zero a zero tra il Leverkusen, ora secondo solitario, ed il Friburgo padrone di casa. Vince invece all'ultimo respiro il Lipsia che, al Borussia Park, stende i padroni di casa del Gladbach per una rete a zero. Decisiva ai fini della vittoria una rete, al novantesimo minuto, di Lookman.

Altri risultati: Hetha Berlino-Hoffenheim 1-1, Wolfsburg-Stoccarda 1-1, Ausburg-Eintracht Francoforte 3-0, Amburgo-Hannover 1-1.

Ligue 1
La ventiquattresima giornata della massima competizione calcistica d'oltralpe è stata, senza dubbio alcuno, caratterizzata dall'abnorme mole di gioco e goal creata dalle prime squadre della classe.
Ad aprire le danze vi ha pensato il Marsiglia di Rudi Garcia, la quale al Vélodrome si è sbarazzata delle esili difese del Metz con un incredibile risultato di sei reti a tre. La tripletta di Thauvin e le reti di Sanson, Germain e Mïtroglou annichiliscono la difesa ospite, in rete con Mollet (doppietta) e Niane.


Indisturbata e senza troppa fatica continua la marcia verso il titolo di Francia del Paris Saint-German, vincente per tre reti a zero sul campo del Lilla. Contro una squadra ad un basso dal baratro del fallimento, i parigini si impongono e conquistano i tre punti grazie alle reti di Neymar, Lo Celso e Berchiche.

Continua a stupire, in negativo, il Nizza di Lucien Favre che nel turno appena conclusosi non riesce ad avere la meglio sulla penultima della classe. All'Allianz Riviera contro un attento ed ordinato Tolosa, i rossoneri non hanno saputo imporre il loro gioco venendo beffati a venti minuti dal traguardo da un diagonale vincente di Gradel.

A concludere il ventiquattresimo turno del campionato francese vi ha pensato la sfida dello Stade Louis II, dove a dar spettacolo e lustro alla Ligue 1 vi hanno pensato Monaco e Lione. Al doppio vantaggio ospite siglato dalle marcature di Mariano e Traorè hanno risposto in rapida successione le reti di Keita e Falcao. Il secondo tempo dei monegaschi, ridotti in dieci dall'espulsione dell'ex Lazio, è un misto di cuore, tecnica e grinta che vale, nei minuti finali, il vantaggio: è Rony Lopez l'eroe di giornata. La squadra del principato scavalca così il Lione al terzo posto in classifica.

Altri risultati: Montpellier-Angers 2-1, Strasburgo-Bordeaux 0-2, Amiens-St. Etienne 0-2, Rennes-Guingump 0-1, Caen-Nantes 3-2.

Liga BBVA
Il ventiduesimo turno della massima competizione calcistica spagnola verrà senza remore ricordata come una delle giornate calcistiche più nere per Vincenzo Montella. La squadra allenata dal tecnico di Pomigliano d'Arco, è infatti malamente incappata in una cocente sconfitta. Allo stadio municipale di Ipurúa, l'Eibar padrone di casa ha matato il Siviglia con il netto risultato di cinque reti ad uno. Marcatori di giornata Kike dopo appena sessanta secondi di gioco, Orellana con una fantastica doppietta, Ramis e Arbilla. Vano il goal su calcio di rigore siglato da Sarabia.

Nel sabato di Liga, a tener compagnia ai biancorossi allenati dall'aeroplanino vi ha pensato il Real Madrid, abituato in questo nuovo anno a deludere i propri supporter. Allo stadio Ciutat de Valencia, il Levante ha infatti imposto ai Blancos il risultato di parità al termine di novanta minuti di gioco davvero infuocati. Il vantaggio madridista siglato da Ramos e Isco, viene reso vano dapprima da Boateng ed infine dal "nostro" Giampaolo Pazzini, appena sbarcato nel campionato spagnolo ma fin da subito protagonista.


Poche emozioni hanno accompagnato il derby della Catalogna tra Espanyol e Barcellona, terminato con il risultato di uno ad uno. Al vantaggio iniziale dei padroni di casa, passati con Mariano, ha risposto sul finire di gara una zuccata vincente di Piqué.

L'Atletico Madrid approfitta del mezzo passo falso dei blaugrana e, vincendo contro uno spento Valencia, accorcia a nove i punti sulla capolista. Al Wanda Metropolitano, è uno splendido fendente dalla lunga distanza di Correa a regalare ai colchoneros i tre punti.

Altri risultati: Real Sociedad-Deportivo 5-0, real Betis-Villareal 2-1, Alavés-Celta Vigo 2-1, Getafe-Leganés  0-0, Girona-Atletic Bilbao 2-0, Las Palmas-Malaga stasera ore 21:00.


-Scritto da A-

Serie A: il meglio della ventitreesima giornata


La ventitreesima giornata dell'attuale Serie A ha regalato ai calciofili nostrani giocate e goal a dir poco sopraffini. La forza dirompente della Juventus, la rara bellezza degli azzurri di mister Maurizio Sarri ed il ritorno alla vittoria della Roma sono, senza alcun dubbio, un magro antipasto di quanto il turno che si andrà a concludere con la gara dell'Olimpico tra Lazio e Genoa ci ha offerto. Andiamo ora con calma a riassaporare, più nel dettaglio, ciò che è avvenuto nel weekend calcistico italiano. 


Buio pesto in casa neroazzurra. Senza mezzi termini potremmo così definire la crisi che oramai da due mesi investe la squadra di Luciano Spalletti, una volta protagonista indiscussa ed ora relegata ad un ruolo di comparsa. Nell'anticipo serale della ventiduesima giornata, a San Siro, l'Inter ha mancato per la decima volta consecutiva l'appuntamento con i tre punti, venendo beffata da un ottimo Crotone. La squadra dell'ex Walter Zenga è riuscita a neutralizzare il macchinoso e troppo prevedibile gioco dei padroni di casa, recuperando grazie ad un goal di Barberis lo svantaggio iniziale innescato dalla marcatura su azione d'angolo di Eder. Inutile nel finale il buon ingresso sul terreno di Rafinha, più scattante e propositivo dei compagni ma troppo isolato per poter impensierire la retroguardia guidata da Cordaz. Il fragile equilibrio che fino a dicembre aveva concesso ai supporter del biscione ad ambire a traguardi tricolori, sembra ora venuto meno e, se mister Spalletti non riuscirà a far quadrare i conti, la tanto desiderata melodia della Champions risuonerà solamente per televisione.

Esce, almeno parzialmente, dalla crisi una Roma cinica ma troppo compassata. Al Bentegodi, la squadra capitolina riesce dopo nemmeno un minuto di gioco a portarsi in vantaggio grazie alla sortita offensiva del talento turco Cengiz Ünder, al primo goal nella massima competizione calcistica nostrana. L'espulsione ad inizio ripresa di Pellegrini e la scarsa vena offensiva di Edin Džeko, rendono la seconda frazione di gioco imprevedibile ma ciò nonostante gestibile vista la timidezza dell'Hellas Verona padrone di casa, in questa stagione più temibile in trasferta che tra le mura amiche.


Al Milan, rigenerato dall'avvicendamento in panchina tra Montella e Gattuso, non riesce l'impresa compiuta nel lunch match dai giallorossi. Alla Dacia Arena, contro un Udinese tutt'altro che rinunciataria, i rossoneri riescono a passare in vantaggio grazie ad un siluro dalla distanza di Suso ma, la verve dei bianconeri e l'espulsione a metà della ripresa di Calabria, mischiano le carte in tavola. La pressione friulana, supportata dal pubblico di fede amica, costringe all'errore la retroguardia ospite ed è così che, su assist di Lasagna, la premiata ditta Bonucci & Donnarumma trasforma in oro un pallone innocuo generando l'autorete valida per l'uno ad uno finale.

Tripletta di Higuain, doppietta di Khedira, reti di Alex Sandro e Pjanic. Con un perentorio e secco sette a zero, la Juventus tiene il passo del Napoli capolista impartendo al malcapitato Sassuolo una vera e propria lezione di gioco. Con cinquantanove punti in appena ventitré turni di campionato, la vecchia signora di questa stagione si può senz'altro definire concreta e matura, pronta come mister Allegri ribadisce quotidianamente a centrare quello che mai nessuno è riuscito ad ottenere: vale a dire il settimo titolo consecutivo, Napoli permettendo.

Nel derby campano tra il Benevento ed il Napoli, i pronostici della vigilia sono ampiamente stati confermati dalla freschezza offensiva della squadra partenopea. Al Vigorito, nulla ha potuto la difesa giallorossa difronte ai goal d'autore di Mertens ed Hamsik, abili nel Battere Puggioni. Con sessanta punti, la squadra allenata da Maurizio Sarri mantiene la vetta della classifica.


Nelle altre gare della domenica pomeriggio spicca il ritorno al successo, dopo due batoste consecutive, della Fiorentina impegnata al Dall'Ara contro il Bologna. Dopo due goal in rapida successione direttamente da calcio d'angolo, è Federico Chiesa con un assolo di rara bellezza a regalare alla viola i tre punti.
In chiave salvezza, brillante vittoria del Cagliari che alla Sardegna Arena si impone per due reti a zero sulla Spal. Vince per uno a zero l'Atalanta contro il Chievo. Uno ad uno invece tra Sampdoria e Torino, gara che ha inaugurato la ventitreesima giornata dell'attuale Serie A Tim.

Risultati
-Sampdoria vs Torino  1-1;
-Inter vs Crotone  1-1;
-Hellas Verona vs Roma  0-1;
-Juventus vs Sassuolo  7-0;
-Udinese vs Milan  1-1;
-Atalanta vs Chievo Verona  1-0;
-Cagliari vs Spal  2-0;
-Bologna vs Fiorentina  1-2;
-Benevento vs Napoli 0-2;
-Lazio vs Genoa  stasera ore 20.45;

Classifica 
1. Napoli (60 punti), 2. Juventus (59 punti), 3. Lazio (46 punti), 4. Inter (45 punti), 5. Roma (44 Punti), 6. Sampdoria (38 punti), 7. Atalanta (36 punti), 8. Milan (35 punti)  9. Udinese (33 punti), 10. Torino (33 punti), 11. fiorentina (31 punti), 12. Bologna (27 punti), 13. Cagliari (24 punti), 14. Sassuolo (22 punti), 15. Chievo Verona (22 punti), 16. Genoa (21 punti), 17. Crotone (20 punti), 18. Spal (17 punti), 19. Hellas Verona (16 punti), 20. Benevento (7 punto).


-Scritto da A-


lunedì 22 gennaio 2018

Sport Invernali: continua l'avvicinamento a Pyeongchang 2018


Come ultimamente accade, il lunedì sportivo di "Newsollo" vi racconta come gli atleti azzurri si stiano man mano avvicinando ai ventitreesimi Giochi olimpici invernali che si terranno dal nove febbraio prossimo a Pyeongchang. Ad oramai meno di tre settimane dall'inizio della magia olimpica, siamo qui oggi per dar spazio a degli sport carichi di adrenalina e ricchi di soddisfazioni ma troppo spesso ignorati in favore di discipline ben più note e finanziate. 
Andiamo ora con ordine e riviviamo le gioie dei nostri connazionali, impegnati sulle piste innevate d'Italia e d'Europa.


Follia Goggia, Schnarf seconda
Venerdì il successo, sabato la paura e domenica il pasticcio. Così si potrebbe tranquillamente descrivere il weekend, di Coppa del mondo, appena conclusosi affrontato dalla nuova regina dello sci italiano: Sofia Goggia. 
L'atleta bergamasca, dopo aver incantato pubblico e critica andando a conquistare meritatamente il primo posto nella discesa di Cortina durante la giornata di venerdì, non è riuscita a ripetersi nelle gare successive. Sabato, partita con la pettorina da leader, non ha saputo bissare quanto fatto, uscendo fuori pista dopo pochi secondi dal via ad una velocità di 130 km/h. La propria bravura e forza le hanno permesso di rimanere in piedi, evitando una caduta rovinosa che le avrebbe gravato ben più che lasciare a Lindsey Vonn la vittoria numero settantanove in Coppa. 
Il disastro, la sciatrice capace di ammagliare gli spettatori nostrani grazie alle sue doti atletiche, lo ha combinato nella giornata di domenica in Super-G quando, dopo esser inciampata è uscita fuori gara dopo nemmeno metà tracciato. Il tricolore è stato così portato in alto da Johanna Schnarf, seconda al termine della gara, dietro solo all'austriaca Lara Gut. Non pervenuta Federica Brignone, influenzata.

L'urlo della Kostner: terza
Carolina Kostner, dopo la squalifica che l'ha costretta ad allontanarsi dalla scena mondiale, si è ripresa quanto le era stato tolto, riscrivendo la storia del pattinaggio di figura. A Mosca, ai campionati europei, l'atleta nostrana si è issata al terzo posto subito dietro alle regine di casa Alina Zagitova, appena quindicenne, ed Evgenija Medvedeva, diciottenne.
Le russe in vista dei Giochi olimpici si sono confermate le favorite, distaccando le rivali nonostante la giovanissima età. L'atleta azzurra ha però tenuto il passo, conquistando con il punteggio di 125.95 la propria undicesima medaglia nella rassegna continentale e confermando le buone sensazioni della vigilia. A Pyeongchang la Kostner ci arriva da protagonista.


-Scritto da A-

Il meglio del calcio Internazionale


La Serie A nel weekend appena trascorso è ritornata ad essere la protagonista indiscussa per tutti coloro che, del mondo calcistico, ne fanno una vera e propria fede ma, in questa seconda metà di gennaio, non è l'unico campionato reo di attirare a se migliaia e migliaia di tifosi sparsi per i vecchio continente.
Ecco perchè, come ogni lunedì, siamo qui al vostro fianco per raccontarvi ciò che di più significativo si è ammirato nei maggiori campionati europei; goal, emozioni e tanto altro ancora vi attende.


Premier League
La ventiquattresima giornata della massima competizione calcistica inglese è stata caratterizzata dalle vittorie, nitide e convincenti, di tutte le big della classe.
Dopo la prima sconfitta maturata in Premier, il Manchester City capolista indiscussa ha convinto il pubblico amico dell'Etihad Stadium, annichilendo il Newcastle di Rafa Benitez per tre reti ad una. Il solito calcio spettacolo dei Citizens, tutto possesso palla e verticalizzazioni rapide, ha mandato in tilt dopo nemmeno mezzora di gioco la retroguardia bianconera. Il sigillo di Aguero, bissato nella ripresa da altre due reti, ha spianato la strada ai ragazzi di Guardiola. Grinta e cuore non sono bastati agli ospiti che tornano a casa con tanto rammarico; inutile il goal-bandiera siglato da Murphy.

Il Manchester United di José Mourinho mantiene il secondo posto in solitaria con il minimo sforzo. Contro il Burnley, padrone di casa, ai Red Devils è bastato un assolo di Martial per portare a casa i tre punti conservando così il vantaggio sulle inseguitrici.

Torna alla vittoria il Chelsea che, impegnato all'Amex Stadium contro il Brighton, spazza via le speranze dei padroni di casa dopo pochi minuti di gioco. Uno scatenato Eden Hazard manda in vantaggio i Blues dopo neanche tre minuti mentre tocca a William chiudere di fatto il match, al sesto, con la rete del due a zero. Col passare dei minuti il pubblico di casa spinge i propri beniamini ad un accenno di reazione malamente stroncato ancora dal numero dieci belga, autore di una doppietta, e dal sigillo finale di Moses. Antonio Conte può così festeggiare il ritorno al successo che, in campionato, mancava ormai dal trenta dicembre scorso.


L'Arsenal reagisce con dignità e grande tenacia alla brutta sconfitta patita ad opera del Bournemouth nella scorsa giornata. All'Emirates Stadium, i Gunners si sono imposti con un perentorio quattro ad uno sul malcapitato Crystal Palace, chiudendo di fatto la pratica dopo appena venti minuti di gioco. I ragazzi di Arsène Wenger, grazie ad una prestazione sontuosa, servono un fantastico poker grazie alle reti di Monreal, Iwobi, Koscielny e Lacazette. Inutile nella ripresa la rete ospite di Milivojevic.

Contro il Southampton padrone di casa il Tottenham sfata i pronostici della partita, interpretando al peggio il match. Al St Mary's Stadium, il gioco avulso degli Spurs non scalfisce più di tanto la retroguardia padrone di casa ed così che, tocca al solito Harry Kane ristabilire le gerarchie in campo oltre che alla parità dopo il vantaggio iniziale dei Saints ad opera di Sanchez.

Altri risultati: Wast Ham-Bournemouth 1-1, Everton-West Bromwich Albion 1-1, Leicester-Watford 2-0, Stoke City-Huddersfield Town 2-0, Swansea-Liverpool stasera ore 21:00.

Bundesliga
Ad aprire la diciannovesima giornata della Bundesliga tedesca vi hanno pensato Hertha Berlino e Borussia Dortmund. All'Olympiastadion, i gialloneri rallentano ancora dopo lo zero a zero della scorsa settimana, archiviando la pratica con diversa apprensione sull'uno ad uno. Al vantaggio iniziale dei padroni di casa, più propositivi ed efficaci, firmato da Selke ha risposto a quindici dal traguardo il solito Kagawa. 

Scavalcano il Dortmund e si portano al secondo posto momentaneo il Borussia M'Gladbach, grazie al successo casalingo per due reti a zero sull'Ausburg (Ginter ed Hazard i marcatori), ed il Bayer Leverkusen, autore di una prova magistrale capace di annichilire le difese dell'Hoffenhaim, sconfitto per quattro reti ad una (risultato firmato dalle reti di Bailey, Baumgartlinger e Lucas Alario autore di una doppietta mentre vana è risultata la rete di Szalai per i padroni di casa).

Cade a sorpresa il Lipsia sul campo del Friburgo alla disperata ricerca di punti-salvezza. Alla rete iniziale firmata da Werner per gli ospiti, hanno risposto in rapida successione Haberer e Koch. Il Lipsia cede così il passo, concedendo a ben tre squadre, Schalke 04 in testa, la seconda piazza della classifica.


Il Bayern Monaco approfitta del passo falso del Lipsia per allungare nuovamente in classifica. La squadra di Yupp Heynckes, impegnata all'Allianz Arena nel posticipo domenicale, si è infatti imposta per quattro reti a due sul malcapitato Werder Brema chiudendo, se ancora ci fossero state, ogni velleità per la conquista del Meisterschale. Di Müller e Lewandowski (doppietta per entrambi) le reti valide per la vittoria.

A concludere la seconda giornata di ritorno della massima competizione calcistica tedesca vi ha pensato lo Schalke 04 di Tedesco. Alla Veltins-Arena, difronte al pubblico amico, la squadra di casa passa in vantaggio grazie ad una rete di Marko Pjaca, giovane talento in prestito dalla Juventus, ammaestrando gioco ed avversari sino a pochi minuti dal termine. L'Hannover, sfavorito secondo i pronostici, ha il grande merito di rimanere aggrappato al match e a quattro minuti dal termine Fullkrug trova l'insperata rete del pari. La squadra di Gelsenkirchen con il punto conquistato raggiunge il secondo posto della classifica, momentaneamente già occupato dal Lipsia, dal Borussia M'Gladbach e dal Bayer Leverkusen.

Altri risultati: Wolfsburg-Eintracht Francoforte 1-3, Mainz-Stoccarda 3-2, Amburgo-Colonia 0-2.

Ligue 1
La ventiduesima giornata della massima competizione calcistica francese, si è aperta con il quarto successo consecutivo maturato dall'Olympique Marsiglia. All'Estade Michel d'Ornano, le reti di Payet (su rigore) e Thauvin annichiliscono le speranze dei padroni di casa del Caen.

All'Allianz Riviera, è bastata una rete di Cypien ai padroni di casa per far propri i tre punti contro il St.Etienne. Il Nizza, grazie alla rete arrivata al ventesimo minuto della prima frazione di gara, è riuscito a controllare agevolmente il match, non rischiano più di tanto.

Torna al successo il Monaco che, di scena allo Stade Louis II, piega il povero Metz con il risultato di tre ad uno. Nonostante l'ottimo periodo di forma degli ospiti, la squadra monegasca ha avuto il merito di risultare maggiormente pericolosa, colpendo la retroguardia avversaria con Jorge, Ghezzal e Rony Lopes. Inutile quanto amara la rete ospite firmata da Niane.


La terza giornata di ritorno della Ligue 1 si è conclusa con il big match fra il Lione, padrone di casa, ed il Paris Saint-German capolista. Al Parc Olympique Lyonnais, la squadra di Unai Emery incappa nella seconda sconfitta in terra d'oltralpe; senza l'acciaccato Neymar, i parigini subito sotto a causa della punizione geniale di Fekir, trovano il pari con Kurzawa ma l'inferiorità numerica e la spinta del pubblico di casa portano il Lione alla vittoria. Decisivo ai fini del risultato la rete all'ultimo assalto di Depay. Lione ora a meno otto punti dalla prima della classe.

Altri risultati: Nantes-Bordeaux 0-1, Troyes-Lilla 1-0, Strasburgo-Digione 3-2, Montpellier-Tolosa 2-1, Rennes-Angers 1-0, Amines-Guingump 3-1.

Liga BBVA
Nella ventesima giornata della Liga BBVA, il Siviglia del neo tecnico italiano Vincenzo Montella, trova il suo primo successo in campionato dopo le due sconfitte consecutive maturate nelle settimane precedenti. Contro l'Espanyol padrone di casa, Vazquez, Sarabia e Muriel, siglano il tre a zero con cui gli ospiti portano a casa i tre punti, tornando alla vittoria che nella massima competizione calcistica spagnola mancava oramai dall'inizio del dicembre scorso.

Il Girona si conferma un avversario ostico per l'Atletico Madrid, il quale al Wanda Metropolitano si è dovuto accontentare di un modesto uno ad uno. Alla rete dei Colchoneros firmata da Griezmann, ha risposto nella ripresa Portu.

Vanifica la possibilità di raggiungere la seconda piazza del campionato il Valencia di Marcelino che cade in casa del Las Palmas. Al vantaggio iniziale dei pipistrelli firmato da Santi Mina, hanno risposto le reti di Viera e Calleri. Il Valencia ha chiuso la gara in nove uomini.


Il Real Madrid torna alla vittoria in Liga spagnola dopo oltre un mese di astinenza. Contro il Deportivo, passato inizialmente in vantaggio, gli uomini di Zinedine Zidane hanno risposto alla grande alle critiche, annientando la difesa ospite con sette reti. Marcatori di giornata per le merengues Modric, Ronaldo, Bale e Nacho, questi ultimi tre a segno con una doppietta.

Continua la striscia di vittorie nitide e convincenti del Barcellona che, nel posticipo della domenica sera, risponde senza mezze misure alla vittoria pomeridiana del Real. In casa del Betis Siviglia, la squadra di Valverde rifila ai padroni di casa una pesante manita ad opera di Rakitic, Messi e Suarez, questi ultimi due a segno con una doppietta. I Blaugrana allungano così in classifica sull'Atletico di Madrid.

Altri risultati: Getafe-Atletic Bilbao 2-2, Villareal-Levante 2-1, Alavés-Leganés 2-2, Real Sociedad-Celta Vigo 1-2, Eibar-Malaga stasera ore 21:00.


-Scritto da A-

Il ritorno in campo della Serie A


Signore e signori, ragazze e ragazzi, dopo un weekend passato ad arrovellarsi il fegato per la mancata discesa sul campo di gioco da parte dei nostri beniamini, eccoci finalmente tornati qui con voi per raccontarvi ciò che più ci ha emozionato della ventunesima giornata della nostra amata Serie A.


In attesa che Juventus vs Genoa chiuda il turno di campionato odierno, ad aprire la seconda giornata del girone di ritorno vi ha pensato il Napoli che, nel lunch match della domenica, è andato di scena a Bergamo. All'Atleti Azzurri d'Italia i partenopei hanno dimostrato una volta ancora grande maturità ed applicazione. Su un campo da sempre ostile e contro un avversario dato in grande spolvero, gli azzurri non si sono fatti intimorire, giocando il loro calcio e portando a casa i tre punti nonostante la partita fosse incanalata su binari differenti. Il pari avrebbe forse rappresentato al meglio le qualità espresse dalle due compagini ma, il ritorno al goal di Mertens e qualche svista arbitrale (mal aiutato dal VAR), consentono ai ragazzi di Maurizio Sarri di portarsi momentaneamente ad un rassicurante più quattro sulla seconda della classe, quella Juve impegnata in serata contro il Grifone.

A brillare in una domenica pomeriggio come tante altre è la Lazio, vera protagonista tra i match delle quindici. All'Olimpico, pur dovendo rinunciare ad Immobile, uscito anzitempo per un guaio muscolare alla coscia destra, la squadra di Simone Inzaghi si è dimostrata ampiamente superiore agli avversari. Onore anche al Chievo, arrivato nella capitale per giocarsi la partita ed uscita con le ossa rotte nonostante un match di sacrificio e cuore. Certamente il cinque ad uno maturato è una mazzata per i ragazzi di Rolando Maran, penalizzati oltremodo dal risultato. Vera stella del match quel Sergej Milinković Savić autore di una doppietta da urlo; di Nani, Luis Alberto e Bastos le altre reti biancocelesti mentre a nulla è valso il momentaneo pareggio siglato da Pucciarelli.

La Sampdoria dopo uno scorcio finale di 2017 a dir poco tremendo torna al successo, annichilendo e dimostrando a critica e pubblico di meritare la posizione ad oggi occupata. Contro una spenta Fiorentina, in questa stagione di transizione la lontana parente della grande società che essa è, i blucerchiati hanno avuto vita facile dimostrandosi ampiamente superiori agli avversari. Protagonisti di giornata Fabio Quagliarella, il quale ha potuto portare a casa il pallone dell'incontro al triplice fischio finale e Gastón Ramírez, autore di tre assist. Di Carlos Sánchez, oramai ai saluti con i viola, la rete della bandiera messa a segno dai Gigliati.


Alle ore diciotto di ieri, la massima competizione calcistica italiana ha sfatato un'altro dei propri tabù. Nella sfida della Sardegna Arena, a rischio rinvio per via delle forti raffiche di vento imperversanti nel capoluogo sardo, il Milan è riuscito per la prima volta in stagione a ribaltare una situazione di svantaggio iniziale. Al vantaggio iniziale del Cagliari siglato da uno splendido fendente di Barella, ha risposto a fine primo tempo la doppietta di Kessie. L'arrivo di "Ringhio" Gattuso ed il duro lavoro a cui l'ex Campione del Mondo ha sottoposto i suoi ragazzi, sembra finalmente dare i primi segni positivi: nonostante l'aggressività degli avversari e il risultato a sfavore, i rossoneri hanno avuto la capacità di rimanere in partita, rimanendo compatti e trovando al momento giusto la via del goal. Forse le basi per un grande "Diavolo" sono finalmente state gettate.

Tanto fumo e niente arrosto. Così potremmo in poche e spicce parole descrivere il big match di San Siro tra l'Inter di Luciano Spalletti e la sua ex Squadra, quella Roma ora allenata da Eusebio Di Francesco. Lo spettacolo, tanto atteso alla vigilia, ha lasciato spazio ad una partita ostica, affrontata da entrambe le compagini con la consapevolezza di non dover perdere. Le giocate mozzafiato dei campioni presenti in campo, hanno così lasciato spazio ai tatticismi di una e dell'altra parte che hanno così inesorabilmente incanalato la partita sui binari del pareggio. Nonostante le voci di mercato ed un mese di dicembre a dir poco pessimo abbiano destabilizzato l'ambiente intorno a Trigoria, i giallorossi hanno dettato i ritmi della partita in tutta la prima frazione di gara, trovando la rete con El Shaarawy e incantando la platea del Meazza. La paura di perdere ha però avuto la meglio sui capitolini, scesi in campo nella ripresa troppo rinunciatari. I neroazzurri hanno così preso coraggio e via via sempre più sicurezza nei loro mezzi, andando più volte vicino alla rete con capitan Icardi, stoppato dal palo e da uno strepitoso Allison. E' Vecino l'eroe di giornata del popolo interista, capace con una vincente deviazione di testa di trovare la rete di un meritato pareggio.


Nelle altre partite del pomeriggio, spicca la netta vittoria del Crotone di Walter Zenga al Bentegodi contro un Hellas Verona sempre più in crisi. Nello scontro salvezza tra le due compagini, la squadra di Pecchia ha subito le diagonali di gioco dei rossoblu, in vantaggio già al terzo minuto di gioco con una pregevole pennellata su punizione di Barberis. Di Stoian e del neo acquisto Ricci le altre reti crotonesi.
Torna al successo dopo due sconfitte consecutive il Bologna che, al Dall'Ara, ha annichilito le esili resistenze del Benevento. Di Destro, De Maio e Džemaili le reti dei padroni di casa.
Pareggio per uno ad uno tra Sassuolo, in rete con Berardi, e Torino a segno con Obi; medesimo risultato alla Dacia Arena fra l'Udinese (Samir) e la Spal (Floccari).

Risultati
-Atalanta vs Napoli  0-1;
-Lazio vs Chievo Verona  5-1;
-Hellas Verona vs Crotone  0-3;
-Sampdoria vs Fiorentina  3-1;
-Bologna vs Benevento  3-0;
-Udinese vs Spal  1-1;
-Sassuolo vs Torino  1-1;
-Cagliari vs Milan  1-2;
-Inter vs Roma  1-1;
-Juventus vs Genoa stasera ore 20.45;

Classifica
1. Napoli (54 punti), 2. Juventus (50 punti), 3. Inter (43 punti), 4. Lazio (43 punti), 5. Roma (40 Punti), 6. Sampdoria (33 punti), 7. Milan (31 punti), 8. Atalanta (30 punti)  9. Udinese (29 punti), 10. Torino (29 punti), 11. fiorentina (28 punti), 12. Bologna (27 punti), 13. Chievo Verona (22 punti), 14. Sassuolo (22 punti), 15. Genoa (21 punti), 16. Cagliari (20 punti), 17. Crotone (18 punti), 18. Spal (16 punti), 19. Hellas Verona (13 punti), 20. Benevento (7 punto).


-Scritto da A-



lunedì 15 gennaio 2018

La magia del calcio Internazionale non ci abbandona mai


Signore e signori, come purtroppo ben saprete, la nostra amata Serie A nel weekend appena conclusosi non è scesa in campo, questo per far si che i calciatori, delle rispettive compagini, potessero godere di qualche giorno di spensierato riposo dopo un dicembre di fuoco. Nonostante ciò non disperate, i migliori campionati del Vecchio Continente sono scesi regolarmente in campo e noi siamo qui oggi per raccontarvi ciò che maggiormente ci ha colpito in questa due giorni di calcio internazionale.

Premier League
Il calcio inglese non sembra conoscere pause e così, dopo aver passato le feste natalizie in campo, i campioni di Sua Maestà sono nuovamente scesi in campo nel weekend appena conclusosi. A caratterizzare la ventitreesima giornata della massima competizione calcistica britannica, vi ha pensato il big match fra Liverpool e Manchester City. Ad Anfield Road, ruggente nell'occasione più che mai, i Reds hanno saputo sfatare i pronostici della vigilia, facendo incappare nella prima sconfitta stagionale i più quotati Skyblues. Una partita a dir poco spettacolare, giocata dalla squadra padrone di casa con più rabbia e convinzione rispetto agli ospiti. Dopo un primo tempo divertente ma conclusosi sul risultato di uno ad uno (a Chamberlain aveva risposto Sané), è la ripresa a regale vere e proprie emozioni. I Citizens accarezzano più volte il vantaggio ma un contropiede concluso in rete da Firmino vale il nuovo vantaggio per i ragazzi di Klopp, capaci in dieci minuti di mettere in ghiaccia il match grazie alla rete di Manè e Salah. La squadra di Guardiola ha il grande merito di crederci sino in fondo, tanto da riaprire la gara (Silva prima e Gundogan poi) e sfiorare più volte la rete del pareggio. Il quattro a tre finale è uno spot per la Premier League, senza dubbi alcuni il campionato di calcio più affascinante in Europa.

Nell'altro match in programma nella domenica di Premier, vi è da registrare il brutto scivolone dell'Arsenal in casa del Bornemouth. Al Vitality Stadium, i Gunners sono i primi a rendersi pericolosi e a portarsi in vantaggio grazie ad una rete di Hector Bellerin ma, un micidiale uno-due della squadra rossonera affonda i ragazzi di Arsène Wenger. Sono Callum Wilson e Jordon Ibe gli eroi di giornata, autori tra il settantesimo ed il settantacinquesimo minuto dei goal partita.

Tra le partite del sabato spicca senza alcun dubbio il mezzo passo falso del Chelsea di Antonio Conte, fermato a Stamford Bridge dal modesto Leicester City.
La recente Kermesse mediatica tra l'allenatore dei Blues e Josè Mourinho, deve aver sicuramente destabilizzato l'ambiente intorno al tecnico italiano. Per la squadra da lui allenata si tratta infatti del terzo zero a zero consecutivo, risultati che rispecchiano a pieno la scarsa vena offensiva della squadra londinese, lontana parente di quella capace lo scorso anno di fare suo il titolo. Contro la squadra allenata da Claude Puel, ridotta in dieci uomini causa doppia ammonizione di Chilwell, il Chelsea non è riuscito a impensierire la retroguardia avversaria, quadrata ed attenta.

Tutto semplice invece per il Tottenham, il quale ad un mese dalla sfida di Champions contro la Juventus, ha inviato ai bianconeri un chiaro messaggio di cosa li attenderà, annichilendo l'Everton per quattro reti a zero. A Wembley dopo una mezzora di equilibrio, la squadra allenata da Pochettino ha rotto gli indugi andando a prendersi i tre punti grazie alle reti di Son, Eriksen e Kane (doppietta).

Altri risultati: Crystal Palace-Burnley 1-0, Huddersfield Town-Wast Ham 1-4, Newcastle-Swansea 1-1, West Bromwich Albion-Brighton 2-0, Watford-Southampton 2-2, Manchester United-Stoke City stasera ore 21:00.


Bundesliga
E' toccato al big match tra Bayern Monaco e Bayer Leverkusen inaugurare il 2018 calcistico della Bundesliga, ferma dalla metà del dicembre scorso. Alla BayArena, i padroni di casa hanno faticato più del previsto a rendersi pericolosi in zona goal, questo grazie al possesso palla ragionato e asfissiante degli ospiti allenati da Jupp Heynckes. La gara, controllata saldamente dai piedi dei calciatori bavaresi, si è sbloccata grazie alla rete di Javi Martinez. Il Leverkusen nella ripresa ha tentato di ristabilire la parità ma Ribery ha reso vani gli sforzi delle aspirine con la rete del due a zero. E' James Rodriguez a sigillare nel finale la partita con una punizione a giro mentre, vana rimane la rete del momentaneo uno a due siglata da Volland.

Il Lipsia dopo l'eccellente scorsa stagione, terminata al secondo posto, si conferma la vera antagonista al Bayern capolista. La diciottesima giornata della massima competizione calcistica tedesca, ha visto sfidarsi nel tardo pomeriggio di sabato, i ragazzi di Ralph Hasenüttl contro lo Schalke 04 dell'allenatore italiano Tedesco. Alla Red Bull Arena, i padroni di casa hanno spezzato l'equilibrio della partita solo a venti minuti dal traguardo quando, Timo Werner prima e Bruma poi, hanno mandato la squadra più odiata di Germania sul tre ad uno. Di Keita e Naldo le reti valide per l'uno ad uno mantenuto sino al provvidenziale ingresso dell'attaccante tedesco autore del due ad uno.

L'intossicazione alimentare che ha colpito ben nove componenti della squadra dopo aver mangiato carne di Kebab non propriamente eccellente e l'esclusione di Aubameyang, sempre più un separato in casa, dalla sfida contro il Wolfsburg, non hanno giovato al Borussia Dortmund. Al Signal Iduna Park, i gialloneri non hanno saputo scalfire la retroguardia ospite, concludendo il match sul risultato di zero a zero.

Altri risultati: Stoccarda-Hertha Berlino 1-0, Eintracht Francoforte-Friburgo 1-1, Werder Brema-Hoffenheim 1-1, Ausburg-Amburgo 1-0, Hannover-Mainz 3-2, Colonia-Borussia M'Gladbach 2-1.

Ligue 1
Ad aprire il sabato della ventesima giornata della massima competizione calcistica francese vi ha pensato il Marsiglia di Rudi Garcia che, impegnato al Vélodrome difronte al pubblico di casa, ha steso il Rennes con un perentorio tre a zero. Di Germain, Sanson e Thauvin (la cui prestazione è stata macchiata dal fallimento di un calcio di rigore) le reti della quarta forza della Ligue 1.

Tutto troppo semplice per il Nizza, in netta ripresa dopo un'inizio di stagione a dir poco disastroso. La squadra di Lucien Favre ha battuto, all'Allianz Riviera, senza alcuna fatica il povero Amiens grazie ad una rete a metà della ripresa di Lees-Melau.

Mezzo passo falso del Monaco invece, il quale esce dalla trasferta giocata nel capoluogo del dipartimento dell'Hérault (nell'Occitania) con uno scialbo e modesto zero a zero. Contro il Montpellier, i monegaschi non hanno certamente brillato, concedendo così alla difesa padrone di casa una giornata del tutto priva di reali pericoli.

Nella domenica di campionato, dopo il match tra St.Etienne e Tolosa terminato sul risultato di due a zero per i padroni di casa, è il Lione la prima big a scendere in campo. Contro il modesto Angers, in vantaggio nella prima frazione di gara con il rigore trasformato da Ekambi, i padroni di casa non hanno saputo imporsi, concludendo il match sul risultato di uno ad uno grazie alla rete nella ripresa di Fekir.


Nel posticipo domenicale della ventesima giornata è bastata una rete di Di Maria a regalare al Paris Saint-German i tre punti. Contro il Nantes di Claudio Ranieri padrone di casa, il PSG ha così trovato la diciassettesima vittoria nell'attuale Ligue 1.

Altri risultati: Strasburgo-Guingump 0-2, Digione-Metz 1-1, Troyes-Bordeaux 0-1, Caen-Lilla 0-1.

Liga BBVA
La diciannovesima giornata della Liga BBVA, ha avuto nella partita giocata al Bernabéu tra il Real Madrid ed il Villareal il suo picco di maggior attenzione e spettacolarità. Davanti al pubblico amico la squadra di Zidane, oramai apertamente finito sulla graticola, ha dominato i primi quarantacinque minuti di gara andando più volte vicino alla rete del vantaggio. Con l'inesorabile andamento del tempo partita, i blancos sono mano a mano scemati di intensità, venendo puniti sul finire di gara dal contropiede finalizzato da Pablo Fornals.
Protagonista indiscusso del match sicuramente Asenjo, portiere del Sottomarino Giallo autore di grandi interventi durante tutto l'arco dei novanta minuti di gioco.
I due volte campioni del Mondo e d'Europa per club nonché campioni in carica della Liga, scivolano così mestamente a meno diciannove punti dal Barcellona capolista. Per quanto riguarda Zinedine Zidane, l'avventura da tecnico dei Gallatticos intrapresa due anni or sono, sembra esser ora giunta al capolinea: stampa, tifoseria e spogliatoio le cause del prossimo addio.

Approfitta dello scivolone Real(e) l'Atletico del Cholo Simeone, sempre più solitario al secondo posto in classifica. Allo stadio Municipale di Ipurua, i padroni di casa dell'Eibar hanno dato filo da torcere ai Colchoneros tenuti in gara dalle parate di uno strepitoso Oblak e vittoriosi grazie alla rete di Gameiro.

Si conferma terza forza della massima competizione calcistica spagnola il Valencia che, al Riazor supera pur con qualche patema d'animo di troppo, il Deportivo. A decidere la sfida in favore dei pipistrelli vi hanno pensato Gonçalo Guedes e Machado; inutile la rete dei padroni di casa realizzata allo scadere da Florin Andone. La squadra allenata da Marcelino allunga così sul Real Madrid, mantenendosi a due sole lunghezze dall'Atletico Madrid secondo.


Dopo sette anni, Il Barcellona torna alla vittoria allo stadio Municipale di Anoeta. Contro la Real Sociedad padrone di casa, i blaugrana hanno saputo soffrire andando anche in svantaggio di due reti ma, la ferocia che in questa stagione sta contraddistinguendo la squadra di Valverde, ha avuto la meglio sui biancoblu. La rete di Paulinho e la doppietta di Suarez hanno ribaltato il risultato in favore della capolista, abile a chiudere i conti allo scadere con il solito Lionel Messi.

Altri risultati: Getafe-Malaga 1-0, Girona-Las Palmas 6-0, Levante-Celta Vigo 0-1, Alavés-Siviglia 1-0, Espanyol-Atletic Bilbao 1-1, Real Betis-Leganés stasera ore 21:00.


-Scritto da A-

giovedì 11 gennaio 2018

Lo sport lì, dove mai alcun uomo era giunto prima


Agli occhi dei più, lo sport può apparire come un semplice intrattenimento, capace di attrarre a se masse di "pecoroni" pronti a idolatrare persone con abilità non comuni. Certamente dietro questa affermazione, vi è il fatto che il mondo sportivo riesce, soprattutto negli ultimi anni, a far girare in torno a se un business capace di fruttare milioni e milioni di dollari. 

Tutto ciò, si scontra spesso e volentieri con il fatto che compiere un'attività sportiva aiuta gli individui a vivere in maggior armonia con se stessi e con il proprio corpo. Altri ancora, riescono attraverso lo sport ad esprimere la parte migliore di loro stessi, mentre altri vedono in esso un'efficace metodo per evadere dal mondo corrente.
Quello che sicuramente non può esser messo in discussione è il fatto che, come altri aspetti della vita umana contemporanea, lo sport può incantare le masse o lasciarle indifferenti ma, oggi più che mai, non ci si venga a dire che esso non cambia la vita. Nel corso della storia, lo sport è stato capace di aiutare gli uomini, smussando le tensioni sociali e riavviando l'economia di interi paesi. La vicenda, della quale sicuramente avrete sentito disquisire nelle scorse giornate, raccontata da noi oggi, ha i connotati dell'impossibile.

I Giochi olimpici di PyeongChang
Come il copione vuole, dal nove febbraio prossimo si terranno presso la contea di PyeongChang i ventitreesimi Giochi olimpici invernali. La cittadina della Corea del Sud, fu scelta come città organizzatrice lo scorso 2011, quando la stessa sconfisse le contendenti Monaco di Baviera e Annecy. Le nazioni partecipanti saranno in totale trentanove e i rispettivi atleti si sfideranno in quindici discipline differenti. Nei libri di storia che, probabilmente studieranno i nostri figli e nipoti, queste Olimpiadi verranno sicuramente ricordate per l'avvicinamento, dopo anni di gelo, tra i governi delle due Coree, quella del Sud (organizzatrice dell'evento) e quella del Nord.

Un antico astio capace di dividere un territorio
Per tutti coloro disattenti durante le lezioni di storia, proveremo noi in breve a raccontarvi ciò che spinse le due Coree a dividersi, spezzando così un territorio in Nord e Sud.
Ancor prima dello scoppio della Grande Guerra, l'Impero giapponese annoverò fra i territori da esso dominati la Corea, resa libera solo grazie alla vittoria alleata avvenuta alla fine del secondo conflitto mondiale. La fine della sovranità nipponica, non pose termine alle sofferenze della penisola, occupata e frazionata da quel momento dalle due grandi potenze vincitrici dello scontro bellico: l'Urss e gli Stati Uniti.  Nonostante l'intento delle due nazioni fosse inizialmente quello di un protettorato atto a far nascere un nuovo governo coreano, esse riuscirono solamente nel solcare ancor più profondamente la divisione da loro stesse creata, stabilendo in ognuna delle due aree capi di governo differenti. 
La disgregazione ottemperata, peggiorò nel corso della guerra di Corea avvenuta tra il 1950 ed il 1953, alimentano gli attriti fra i diversi popoli tanto da dover costituire una zona demilitarizzata atta a salvaguardare l'incolumità degli abitanti. 
La Corea del Nord, di matrice socialista, subito dopo il conflitto interno si elevò a potenza economica, questo grazie soprattutto ad una serie di misure politiche isolazioniste. Per contro, a Sud si creò uno Stato filo-occidentale, destinato solo con il crollo dell'Unione Sovietica a divenire uno dei paesi maggiormente avanzati in campo economico, surclassando i "cugini" del nord, il cui sistema finanziario ed economico collassò.
Con l'avvento degli anni novanta, i contatti fra le due Coree per una possibile riunificazione aumentarono ma grossi passi in avanti non vennero mai registrati, sino all'arrivo del nuovo anno, portatore grazie anche alle Olimpiadi poc'anzi citate, di un vento di cambiamento. 

Verso una possibile riunificazione?

Ed è proprio grazie allo sport, e a questi imminenti Giochi olimpici, se i governi delle rispettive fazioni sono tornati dopo anni di astio e guerra fredda a parlarsi. 
Dopo una prima apertura del leader nordcoreano Kim Jong-un, datata primo gennaio 2018, dove lo stesso ammetteva la possibile partecipazione ai Giochi, nelle scorse ore sono arrivati segnali di un disgelo a dir poco strabilianti.
Dopo un fitto dialogo riappacificatore tenutosi nel villaggio di confine Panmunjom, il Nord Corea ha deciso di inviare una delegazione di "alto livello", comprensiva di funzionari d'alto rango, atleti, artisti, ecc... ai prossimi Giochi invernali, oltre a promettere ai rappresentanti del governo di Seul di sfilare congiuntamente in occasione della cerimonia di apertura e di chiusura delle Olimpiadi. Il vertice di qualche giorno fa, ha inoltre portato alla luce la decisione dei due governi di riaprire la "linea rossa" che porterà ad un'ulteriore e più approfondita comunicazione militare.
Una vera e propria rivoluzione sembra esser ora in atto, anche considerando le parole rilasciate dal leader sudcoreano Moon Jae-in, il quale ha definito i giochi "Una chance rivoluzionaria per migliorare i rapporti Sud-Nord e fondare la pace".
Forse ci siamo davvero, forse a settant'anni di distanza è finalmente giunto il momento del ricongiungimento.
Chiamatelo ancora intrattenimento se volete.


-Scritto da A- 

lunedì 8 gennaio 2018

Football Americano Play Off


NFL Play Off


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)

Sì, era ora! Per tutti gli amanti del genere l'inizio dell'anno coincide con una sola cosa: Play Off!
Pronti via e arrivano subito i primi risultati impensabili. Le vittorie fuori casa dei Titans e dei Falcons erano difficili da pronosticare ma una rimonta da cineteca da un lato e la maggiore esperienza hanno fatto tutta la differenza del mondo.

Kansas City Chiefs - Tennessee Titans 21-22
Tennessee arriva alla post season col penultimo pass disponibile e si trova subito sotto a casa dei Chiefs, che chiudono il primo tempo sul 21-3.
Quello che succede dopo è straordinari. Mariota, quarterback degli ospiti, ammutolisce il pubblico di Kansas, autolanciandosi (ovale rimpallato su un avversario e tornato, fortuitamente, tra le sue mani) per la meta spacca-partita; seppur buttando due giochi da due punti, preferiti ai field goal, alla fine la perseveranza di Tennessee ha fatto la differenza (22-21). Tutte le scelte sono azzeccate e i Titani di Tennessee si apprestano ad affrontare la prima della classe, nonché detentrice in carica del titolo: i New England Patriots di Boston.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)

Jacksonville Jaguars - Buffalo Bills 10-3
Gara insapore, quella andata in scena ieri a Jacksonville, che ha visto i padroni di casa imporsi su una Buffalo non pervenuta.
Le emozioni sono poche e la sensazione è che chiunque affronterà gli Steelers, nello step successivo, subirà una sonora lezione. Il risultato rimane in equilibrio (3-3) fino al finire del terzo quarto, quando arriva la meta di Koyack che decide il match. Giaguari attesi a Pittsburgh per la semifinale di conference.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)

Los Angeles Rams - Atlanta Falcons 13-26
I Falcons si aggiudicano l'ultimo posto per la post season e affrontano la sorpresa Los Angeles Rams nella città degli angeli. La parola chiave del match è esperienza. I Falcons, campioni in carica NFC, fanno valere una maggiore consapevolezza nei propri mezzi e vincono sull'asse consolidato Ryan-Jones. I Rams e il loro QB Goff meritano però un'enorme applauso per aver riportato ad alti livelli una franchigia che non vedeva i play off da tempo. Gli Eagles, orfani del loro QB Wendtz, avranno vita difficilissima contro un'Atlanta già in formato play off.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)

New Orleans Saints - Carolina Panthers 31-26
Gara stupenda, quella che chiude le wild cards della post season e chiude il cerchio delle semifinali di conference che ci condurranno al LII Super Bowl della storia. I Saints inizialmente calpestano gli avversari e la loro difesa permette agli ospiti di fare punti solo attraverso continui field goal. Poi sale in cattedra Drew Bress che con una serie di lanci magistrali. Nel finale New Orleans già con la testa alla sfida di Minneapolis contro i Vikings, lascia spazio alla manovra avversaria. I Panthers tornano in partita ma il fumble decisivo nei minuti finali, chiude i giochi.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)

Ecco il quadro delle semifinali, che ha decretato le migliori 8 del torneo:

AFC

New England Patriots - Tennessee Titans

Pittsburgh Steelers - Jacksonville Jaguars

NFC

Philadelphia Eagles - Atlanta Falcons

Minnesota Vikings - New Orleans Saints


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale NFL)
Scritto da L.

La Serie A festeggia l'epifania


Eccoci finalmente tornati qui, assieme a tutti voi care lettrici e cari lettori, pronti ad iniziare un nuovo entusiasmante anno al vostro fianco. Dopo dieci giorni di meritate ferie natalizie tocca a me, A, inaugurare il 2018 di Newsollo.


A differenza nostra, la Serie A non si è concessa vacanze a ridosso delle feste ed è scesa puntualmente in campo sia a Natale che a San Silvestro, senza dimenticare il turno appena conclusosi a ridosso dell'Epifania, prima di prendersi una meritata sosta. In nostra assenza, qualcosina all'interno del nostro amato campionato è cambiata e così, all'inizio del girone di ritorno, ci troviamo con Napoli (campione d'inverno) e Juventus sempre più in alto, impegnate in un duello che partita dopo partita continua ad emozionarci e a regalarci momenti unici. Male invece hanno fatto Inter e Roma, i primi oramai a secco di vittorie dallo scorso tre dicembre mentre i secondi, possono "vantare" di aver fatto proprio un punto nelle ultime tre partite disputate. In ripresa la Lazio, quarta ma con un match da recuperare, a differenza del Milan che nonostante la cura "Gattuso" continua a navigare in acque sconosciute: se finisse oggi il campionato i rossoneri sarebbero undicesimi.
Ma cerchiamo di mettere ordine e riviviamo fianco a fianco ciò che la ventesima giornata della massima competizione calcistica italiana ci ha regalato.

Dopo aver assistito ad un noioso Chievo Verona-Udinese, terminato sul risultato di uno ad uno, è stata l'elettrizzante sfida del Franchi tra Fiorentina ed Inter ad aprire la prima giornata di ritorno del campionato odierno. L'Inter di Luciano Spalletti, dopo un dicembre a dir poco da dimenticare, non è riuscita ad inaugurare l'anno nuovo nel migliore dei modi, concludendo il match in parità ma dimostrandosi sempre inferiore agli avversari. Il risultato di uno ad uno lascia così insoddisfatti i viola, più propositivi ed intraprendenti nonostante lo svantaggio iniziale firmato da Icardi. E' stata una zampata di Simeone, a pochi minuti dal triplice fischio finale, a raddrizzare un risultato altrimenti ingiusto.


Bellissimo in campionato quanto inefficace nelle coppe: così potremmo facilmente descrivere la stagione in corso del Napoli, vittorioso nell'ultima di Serie A contro uno spuntato Hellas Verona ma fuori dalla Coppa Italia per mano dell'Atalanta. Al San Paolo, dopo un primo tempo ricco d'occasioni azzurre, sono Koulibaly e Callejòn i marcatori di giornata, coloro che permettono ai partenopei di mantenere la vetta della classifica.

Spettacolo e goal, tanti goal a Ferrara, dove i padroni di casa della Spal si sono dovuti arrendere sotto i colpi di Ciro Immobile, attaccante biancoceleste capocannoniere dell'attuale campionato. Nonostante la buona disposizione tattica e una tenacia invidiabile, i ragazzi di Leonardo Semplici sono stati annichiliti dalla Lazio di Simone Inzaghi, a segno con Luis Alberto ed Immobile (quattro i sigilli posti dal bomber di Torre Annunziata). Inutili le reti ferraresi di Antenucci.

Un Milan convalescente e poco propositivo riesce, a San Siro, ad avere la meglio su uno sfortunato Crotone, forse ancora traumatizzato dall'addio di Nicola. Sotto il cielo plumbeo di Milano, è una carambola fortunosa tra Cordaz e Bonucci a mandare in rete i rossoneri. Per il difensore ex Juventus si tratta della prima rete messa a segno con i nuovi colori.

Il meglio, la giornata calcistica italiana appena conclusasi lo ha lasciato per la fine, quando prima Roma ed Atalanta e poi Cagliari e Juventus hanno concluso l'Epifania. All'Olimpico, i bergamaschi hanno ancora una volta incantato il grande pubblico, convincendo e prendendosi  tre punti più che meritati contro una grande squadra, anche se mai così in crisi. La Dea dopo aver sbancato il San Paolo, miete così un'altra illustre vittima, rilanciandosi per la lotta ad un piazzamento europeo. Di Cornelius e de Roon le reti atalantine, tutte nella prima parte di gara, mentre ai capitolini non è bastata la superiorità numerica (a seguito dell'espulsione di de Roon) e la rete ad inizio ripresa di Dzeko.


Continua, seppur con qualche affanno di troppo, la rincorsa della Vecchia Signora al Napoli. Al Sant'Elia contro un ottimo Cagliari, i bianconeri hanno sofferto più di quanto alla vigilia ci si potesse aspettare, conquistando i tre punti (seppur con molte polemiche a seguito delle decisioni arbitrali e della Var) grazie ad una zampata di Bernardeschi. Gran merito va dato alla squadra di Lopez, capace di imbrigliare la manovra ospite con un pressing alto a dir poco asfissiante. I pali colpiti da Dybala (uscito anzitempo per una contrattura muscolare) e Bernardeschi unite alle occasioni neutralizzate da Szczesny, hanno una volta ancora però fatto capire la forza della squadra sabauda.

Tra le altre partite spicca su tutte la vittoria nitida del nuovo Toro targato Walter Mazzari (subentrato in settimana a Sinisa Mihajlovic), vincente e convincente all'Olimpico Grande Torino contro il Bologna. De Silvestri, Niang e Iago Falque sono stati i marcatori granata di giornata.
Seconda vittoria consecutiva per il Benevento che al Vigorito, dopo aver affossato il Chievo nella passata giornata, conquista i tre punti contro una disattenta Sampdoria, in caduta libera dopo un'inizio di campionato spettacolare. Bene il Genoa, vincente a Marassi contro il Sassuolo.

Risultati
-Chievo Verona vs Udinese  1-1;
-Fiorentina vs Inter  1-1;
-Torino vs Bologna  3-0;
-Milan vs Crotone  1-0;
-Napoli vs Hellas Verona  2-0;
-Spal vs Lazio  2-5;
-Genoa vs Sassuolo  1-0;
-Benevento vs Sampdoria  3-2;
-Roma vs Atalanta  1-2;
-Cagliari vs Juventus  0-1;

Classifica

1. Napoli (51 punti), 2. Juventus (50 punti), 3. Inter (42 punti), 4. Lazio (40 punti), 5. Roma (39 Punti), 6. Sampdoria (30 punti), 7. Atalanta (30 punti), 8. Udinese (28 punti)  9. Fiorentina (28 punti), 10. Torino (28 punti), 11. Milan (28 punti), 12. Bologna (24 punti), 13. Chievo Verona (22 punti), 14. Genoa (21 punti), 15. Sassuolo (21 punti), 16. Cagliari (20 punti), 17. Spal (15 punti), 18. Crotone (15 punti), 19. Hellas Verona (13 punti), 20. Benevento (7 punto).


-Scritto da A-