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martedì 27 febbraio 2018

A Gerusalemme viene chiuso il Santo Sepolcro per protesta!


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.corriere.it)

Due giorni fa, a Gerusalemme è avvenuto un evento storico, ovvero il Santo Sepolcro è stato chiuso in segno di protesta contro lo stato d'Israele.

La chiusura è stata indetta ad interim fino a che la proposta di legge promossa dallo stato ebraico, circa l'esproprio di terreni venduti a terzi da parte delle chiese e l'aumento della tassazione sulle proprietà ecclesiastiche, non verrà ritirata.

L'appuntamento è stato fissato per la prossima settimana, quando il Parlamento Israeliano discuterà se promulgare la legge o meno. Nel frattempo i tre rappresentanti delle principali correnti religiose hanno fatto sapere di ritenere questo emendamento discriminante e razzista. 

Chi l'avrà vinta?

Scritto da L.

martedì 6 febbraio 2018

Erdogan in visita a Roma, incontra il Papa, Mattarella e Gentiloni!



(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.ansa.it)

Poche ore fa si sono conclusi gli incontri diplomatici di rito che aveva programmato nella propria agenda il primo ministro turco, Recep Tayyib Erdogan, in visita a Roma. 
Primariamente l'incontro col Papa, durato poco meno di cinquanta minuti, che ha visto le due figure scambiarsi opinioni in merito soprattutto alla questione di Geusalemme. 
L'incontro si è concluso con uno scambio di doni che ha visto Francesco regalare un medaglione raffigurante l'angelo della pace, una copia del Laudato Si', una copia del messaggio della pace e un dipinto del 1600 raffigurante San Pietro. Allo stesso modo Erdogan ha voluto omaggiare il santo padre con una panoramica di Istanbul in ceramica e alcuni libri e raccolte di poesie di un famoso teologo sunnita di origini persiane.
Subito dopo è stato ospitato dapprima dal Presidente della Repubblica, Mattarella, e dopo dal premier Gentiloni a Palazzo Chigi. Incontri che hanno visto sottolineare le loro posizioni politiche contrastanti, ovvero l'Italia in linea col pensiero europeo ed Erdogan fedele alla sua visione politica.

Nel frattempo a Castel Sant'Angelo ha preso corpo una manifestazione proprio contro Erdogan; organizzata dall'associazione Rete Kurdistan Italia, munita di slogan e intonando cori contro il primo ministro turco. La polizia antisommossa è stata costretta ad intervenire nel momento in cui i manifestanti hanno cercato di dirigersi verso San Pietro.


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.ansa.it)



martedì 6 giugno 2017

Gerusalemme: donne in piazza a seno nudo



Domenica singolare per Gerusalemme, svegliatasi tra le proteste di ragazze e donne scese nelle piazze per manifestare la loro indignazione e il loro sdegno contro chi commette abusi e violenze sessuali. 



Sono migliaia le donne ritrovatesi a manifestare per porre fine alle tante, troppe molestie e stupri che caratterizzano la loro vita quotidiana.
Molte di loro, hanno voluto provocare l'opinione pubblica sfilando in biancheria intima o a seno nudo.
Fra i tanti cartelloni proposti, il tema che più è ricorso, è stato di trasmettere le proprie emozioni e sentimenti verso questi crimini, assai attuali e al contempo inaccettabili.
Hanno infine richiesto di smettere di attribuire la colpa di questi vili soprusi ad abiti succinti e provocanti che talvolta le donne indossano, perché ciò non può e non deve giustificare uomini (che uomini non sono) capaci di compiere queste efferatezze.

                                                 -Scritto da A-

martedì 23 maggio 2017

Trump in terra santa



Il neo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, è andato in visita spirituale in terra santa a Gerusalemme; non ha voluto accompagnatori politici per rispettare il luogo in cui andava e per non cambiare il messaggio del suo viaggio.



Appena atterrato con l'Air Force One, all'aeroporto è stato accolto dal presidente Rivlin e dal premier Netanyahu. Trump è il primo presidente Usa a volare dall'Arabia Saudita allo Stato Ebraico, nonchè il primo a visitare la città vecchia di Gerusalemme, passando prima dalla Chiesa del Santo Sepolcro (simbolo del cristianesimo) e poi davanti al Muro del pianto (simbolo dell'ebraismo).




Trump dichiara di voler portare pace, sicurezza e stabilità, sconfiggendo il terrorismo insieme, per costruire un futuro di armonia e prosperità. L'obbiettivo principale è quello di facilitare il riavvicinamento delle parti, israeliani e palestinesi, cercando di combattere un nemico comune (il terrorismo e l'Isis) e facendo leva sulle tre grandi religioni monoteiste del mondo.
Gli Stati Uniti non vogliono essere gli arbitri degli eventuali trattati, bensì i mediatori. Tale alleanza prenderebbe il nome di "Ultimate deal" e il suo entourage pensa che possa prendere forma in un anno.

La pace verrà garantita con l'aiuto degli arabi che faranno delle concessioni agli israeliani, come aprire le telecomunicazioni dirette con Israele e garantire i diritti di sorvolo.

Infatti, per continuare nel suo intento, il Presidente andrà tra qualche giorno a visitare il Papa; così da coinvolgere anche la mediazione della Santa Sede tra le parti.

Scritto da L.