martedì 23 maggio 2017

Trump in terra santa



Il neo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, è andato in visita spirituale in terra santa a Gerusalemme; non ha voluto accompagnatori politici per rispettare il luogo in cui andava e per non cambiare il messaggio del suo viaggio.



Appena atterrato con l'Air Force One, all'aeroporto è stato accolto dal presidente Rivlin e dal premier Netanyahu. Trump è il primo presidente Usa a volare dall'Arabia Saudita allo Stato Ebraico, nonchè il primo a visitare la città vecchia di Gerusalemme, passando prima dalla Chiesa del Santo Sepolcro (simbolo del cristianesimo) e poi davanti al Muro del pianto (simbolo dell'ebraismo).




Trump dichiara di voler portare pace, sicurezza e stabilità, sconfiggendo il terrorismo insieme, per costruire un futuro di armonia e prosperità. L'obbiettivo principale è quello di facilitare il riavvicinamento delle parti, israeliani e palestinesi, cercando di combattere un nemico comune (il terrorismo e l'Isis) e facendo leva sulle tre grandi religioni monoteiste del mondo.
Gli Stati Uniti non vogliono essere gli arbitri degli eventuali trattati, bensì i mediatori. Tale alleanza prenderebbe il nome di "Ultimate deal" e il suo entourage pensa che possa prendere forma in un anno.

La pace verrà garantita con l'aiuto degli arabi che faranno delle concessioni agli israeliani, come aprire le telecomunicazioni dirette con Israele e garantire i diritti di sorvolo.

Infatti, per continuare nel suo intento, il Presidente andrà tra qualche giorno a visitare il Papa; così da coinvolgere anche la mediazione della Santa Sede tra le parti.

Scritto da L.

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