giovedì 18 maggio 2017
Coppa Italia: Juventus troppo forte, Lazio al tappeto
In uno stadio Olimpico gremito per l'occasione, Lazio e Juventus si sono sfidate nella finale valida per la conquista della settantesima Coppa Italia.
A settantadue ore dalla bruciante sconfitta subita in campionato contro la Roma, la squadra allenata da Massimiliano Allegri ha ripreso la sua marcia inarrestabile, centrando il primo obbiettivo stagionale.
Con il risultato di due reti a zero, la "Vecchia Signora" conquista la propria dodicesima Coppa Italia, riscrivendo la storia di questa competizione, in quanto prima squadra a trionfare per tre volte consecutive.
Un traguardo storico non soltanto per la società ma anche per il proprio mister, artefice dei successi bianconeri in questa manifestazione e non solo.
E' una Lazio spregiudicata e consapevole dei propri mezzi quella arrivata in finale di Tim Cup, sgretolatasi sul più bello sotto i colpi di una squadra, che da sei anni a questa parte, monopolizza il calcio nostrano.
Eppure l'inizio favorevole dei biancocelesti a tutt'altro lasciava
presagire; complice il torpore della retroguardia bianconera, nei primi minuti di gioco Keita culmina una fulminea azione di contropiede centrando il palo.
E' uno squillo isolato quello del senegalese, che suona come un campanello d'allarme in casa Juve.
Il pericolo corso ha il merito di svegliare i campioni in carica, autori da lì in avanti di una partita priva o quasi di sbavature.
La Lazio che difensivamente concede troppe occasioni ai rivali sbanda al dodicesimo minuto, quando su assist di Alex Sandro, un rigenerato Dani Alves (Inspiegabilmente libero a centro area) insacca al volo la rete dell'uno a zero.
I capitolini accusano il colpo così da lasciar la Juventus libera di macinare il proprio gioco.
Straripanti ed aggressivi, i bianconeri sfiorano più volte con Dybala e Higuain il colpo del ko, fermati dai pregevoli interventi di Strakosha; il portiere capitolino però nulla può al ventiquattresimo minuto, quando su azione d'angolo Bonucci firma il raddoppio.
I biancocelesti sotto di due goal e privi di Parolo uscito durante il corso della prima frazione, cambiano atteggiamento nella ripresa grazie ai ritmi più blandi imposti al gioco dai piemontesi.
Ed è così che il neo entrato Felipe Anderson, in veste di assist-man prova a riaprire la partita, regalando ad Immobile il pallone del possibile uno a due, su cui Neto (portiere di coppa) si oppone, salvando il risultato.
Grinta e cuore non bastano a sfondare il muro bianconero, così con l'avanzare dei minuti i biancazzurri si arrendono alla supremazia juventina.
Lazio che cade così a pochi passi dal traguardo della conquista della settima Coppa Italia della propria storia, consapevoli comunque di aver regalato ai propri sostenitori una stagione straordinaria, il cui merito è attribuibile in gran parte alla bravura e al lavoro di un tecnico emergente come Simone Inzaghi.
La Juve torna invece a vincere e convincere dopo la sconfitta di domenica scorsa, centrando la conquista del primo trofeo di una stagione che ha tutti i requisiti per diventar fantastica.
-Scritto da A-
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento