martedì 9 maggio 2017

Venezuela: Maduro sempre più contestato

Molti di voi si chiederanno chi sia Maduro?
Bene, facciamo un piccolo riassunto della cose più importanti da sapere sul 64esimo Presidente della Nazione Venezuelana.
Nato nel 1962 a Caracas, subito dopo l'adolescenza entra a far parte della Lega Socialista per poi andarsene e comincia a lavorare come autista per la Metropolitana di Caracas; da qui comincia la sua carriera sindacale e viene a contatto con un certo Hugo Chavez, di cui diventa grande amico e sostenitore.
Entra nel partito MVR (Movimento Quinta Repubblica) e partecipa alla campagna elettorale di Chavez che verrà eletto presidente. Maduro diviene deputato dell'Assemblea Nazionale Costituente del 1999 che diede vita alla nuova costituzione venezuelana. Nel 2005 nominato Presidente del Parlamento ma abbandona la carica per andare a capo del Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2012 fu nominato vicepresidente ma Chavez dichiara di dover andare a Cuba in cerca di nuove cure ontologiche (tumori) e lo indica come suo successore.
Chavez muore il 5 marzo 2013 e a Maduro venne data la presidenza ad interim della nazione fino alle nuove elezioni.
Maduro si candida e vince contro il candidato della destra, Radonski, che lo accuserà di aver boicottato le elezioni.
Maduro decide di continuare la linea politica del suo predecessore ma ciò comporterà degli enormi problemi economici (i razionamenti, portarono alla scarsità di beni di necessità primaria per tutta la popolazione).
Oltre a questo si aggiunsero le accuse di corruzione e di cattiva gestione della nazione che sfociarono in feroci proteste sin dal 2013, naturalmente sedate dal nuovo presidente con la forza.
Maduro indica i servizi segreti stranieri come responsabili di complottare contro di lui e di voler sovverchiare il suo governo.

Ed arriviamo ad oggi con le proteste e il computo delle vittime che non cessano di salire. Ieri sono scese in piazza le donne nella capitale, Caracas, vestite di bianco e armate di garofani e cartelli con lo slogan "No + represion". La marcia è partita da piazza di Brion nel quartiere Chicaito con l'intenzione di arrivare sino davanti al Ministero degli Interni, ma le autorità hanno dispiegato agenti donne nelle prime file e agenti antisommossa per bloccare la marcia.
La leader della protesta ha un nome ben preciso ed è Lilian Tintori (ex campionessa di kitesurf ed ex presentatrice televisiva) che divenne una delle principali attiviste del movimento anti-chavista dopo l'arresto del marito, Leopoldo Lopez, attualmente in un carcere di massima sicurezza; Tintori dichiara che non riusciranno ha fermare la loro voce con la forza e conclude dichiarando che le manifestanti non chiedono altro se non la pace e libertà del loro paese.
                                          
Scritto da L.

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