Sicuramente il Giro d'Italia ha onorato Bergamo e la passione per la bici dei suoi cittadini, testimoniata dalla grande e ordinata folla che si è presentata. Giornata ad alta velocità (46km/h di media) con sprint finale dei pezzi grossi vinto da Bob Jungels, uno dei migliori giovani in circolazione. Serenissimo l'attuale signore della maglia rosa, Bob Dumoulin, tanto da mettersi in prima fila in Città Alta e controllare i suoi agitati rivali con grande facilità. Tuttavia anche Dumoulin lascia il segno in una giornata frenetica, nella discesa di Miragolo, che si trova a circa trenta chilometri dall'arrivo, quando quintana cade in discesa per colpa di un compagno che sbaglia la curva, l'olandese rosa ferma i compagni dichiarando all'arrivo al traguardo che non gli piace guadagnar tempo se un'avversario fora o cade. Un Fair Play che rivela la sua grande sicurezza, rendendoli estraneo ad ogni ansia. A mettere ansia sono le cadute, oltre a quella di quintana, di Formolo, che finisce contro un muretto per evitare due già a terra, e quella di Kangert, che lo mette fuori giro centrando un cartello spartitraffico uscendo da una rotonda, cadendo a terra. Secondo il bollettino medico si è fratturato il gomito, che vista la dinamica della caduta è da considerarsi fortunato.
La classifica top ten generale dopo la quindicesima tappa trova Tom Dumolin al primo posto in 63 ore 48 minuti e 8 secondi, seguono Nairo Quintana con 2 minuti e 41 secondi aggiuntivi, Thiabaut Pinot con 3' 21'', Vincenzo Nibali a 3'40'', Ilnur Zakarin a 4'24'', Bauke Mollema a 4'32'', Domenico Pozzovivo a 4'59'', Bob Jungels a 5'18'', Andrey Amador a 6'01'' e infine Steven Kruijswijk a 7'03''.
- Articolo scritto da M -
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