giovedì 11 maggio 2017

Ostello: perché sì?

Sono appena tornato da un'esperienza importante e inaspettatamente bella: una vacanza con un mio amico in un ostello, all'interno di una camerata mista da otto persone.
Abituato agli Hotel o Resort pensavo che in un ostello la facessero da padroni: sporcizia, inaffidabilità e scarse attenzioni da parte dello staff della struttura, per non parlare dell'ansia di poter incontrare chiunque nelle camerate miste.
Bene niente di tutto ciò è accaduto, anzi esattamente il contrario e ho deciso di stilare dei mantra indelebili che ti permetteranno di vivere la vacanza con più tranquillità e spensieratezza:

-intraprendenza: abbi coraggio, non precluderti delle esperienze che potrebbero arricchirti.

-rispetto: questo è essenziale, senza di esso logicamente tutto crolla. Rispetta ogni cultura, provenienza e credo di una persona e potrai scoprire altri modi di vedere una stessa cosa; perché alla fine in tutte le problematiche che ti si sbarreranno davanti nella vita, non si tratterà d'altro se non sempre di questo.

-fiducia: essenziale per poterti vivere quest'esperienza in modo spensierato; ovviamente bisogna essere intelligenti e in ogni ostello che si rispetti vi è comunque la possibilità di avere una mini cassaforte per porre le cose più importanti.

-condivisione: per condividere si intende ovviamente le proprie esperienze di vita e la propria cultura.

-comunicazione: solo per mezzo della parole e dei gesti; tutto ciò, detto qui sopra, è reso possibile e permette di entrare in contatto con ogni cittadino del mondo.

Nella mia esperienza ho avuto la fortuna di incontrare persone fantastiche da tutto il globo: dalla studentessa cinese che cercava di laurearsi in architettura a Mantova, ad una coppia di trentenni russi, ad un ragazzo colombiano, passando da uno di NYC e una ragazza argentina.
È questa cosa mi ha affascinato; l'idea di un mini mondo racchiuso in quattro mura, capace di convivere in modo fraterno, in un periodo colmo di tensioni sociali globali e attacchi terroristici che intaccano la pace mondiale. Grazie a questa avventura ho capito che, nelle nostre differenze, c'è un unico minimo comune multiplo, ovvero, la nostra umanità.
                                          
Scritto da L.

Nessun commento:

Posta un commento