mercoledì 31 maggio 2017

Il genio di Woody Allen attraverso le sue citazioni



L'articolo settimanale sull'arte, questa settimana, tocca uno dei registi e delle menti più brillanti del XX e XXI secolo: Heywood Allen, noto come Woody Allen.

Woody nasce nel 1 dicembre del 1935 a New York, città di cui rimarrà innamorato per il resto di tutta la sua vita.
Inizialmente Woody lavora in televisione e per lo più è un comico, ma decide di buttarsi nella regia e sceneggiatura dove ovviamente lui è il protagonista delle sue incalzanti e continue gag.
Lui diventa un ruolo ben preciso quello del nevrotico, sfortunato e soprattutto paranoico e le il ruolo femminile delle sue commedie lo affida sempre alle sue compagne anche di vita: Louise Lasser, Diane Keaton e Mia Farrow.

La cosa che lo ha contraddistinto sempre da tutti gli altri sono i suoi dialoghi, caratterizzati da uno stile cerebrale e raffinato allo stesso tempo.


"Avevo un buon rapporto direi, con i miei genitori. Di rado mi picchiarono, in effetti, una unica volta, durante l'infanzia. Loro cominciarono a picchiarmi di santa ragione il 23 dicembre del 1942 e smisero, non ricordo l'ora, a primavera inoltrata del '44"

Cit. tratta dal film "Il dittatore dello Stato libero di Bananas"



La svolta avviene però nel 1977 con probabilmente il suo capolavoro più famoso, "Io e Annie" dove diventa più sofisticato e irriverente di prima.
Inizia a toccare con mano dei temi che diventeranno dei suoi veri e propri leit motiv come l'estetica, la filosofia, la psicanalisi e l'insensatezza dell'esistenza.
La ricercatezza delle colonne sonore sofisticate come il regista, non poteva che affidarsi al Jazz per abbandonarlo in tarda età per la Lirica.


"Dio è morto, Marx è morto, e anch'io non mi sento tanto bene"

"Chi non sa fare, insegna. Chi non sa insegnare, insegna ginnastica. Quelli che neanche la ginnastica, li mandavano alla mia scuola"

"Ecco, voi sembrate una coppia molto felice. Lo siete?
Sì.
Sì! E questo a cosa lo attribuite?
Bèh, io sono superficiale e vuota e non ho mai un’idea e niente di interessante da dire.
Io sono esattamente lo stesso!
Ah! Avete unito le vostre intelligenze!"


Citazioni tratte dal film "Io e Annie"

"Come posso credere in Dio? Ah, se solo mi dicesse qualcosa: una frase, anche senza senso, due parole... o un colpo di tosse!"

Cit. tratta dal film "Amore e Guerra"



Negli anni '80 mescola aspetti di diversi generi romantici, comici e drammatici. I suoi film divengono sempre più autobiografici con lui protagonista delle sue stesse storie. Aumenta la complessità dei suoi film aggiungendo sottotrame a quella principale.
Negli anni '90 ritorna un po' alle origini riprendendo la commedia ma sempre vista col suo stile cervellotico e mai banale.


"-Hai il coraggio di giurare su Dio? Ma se sei ateo!
- è colpa mia se siamo soli nell'universo?"

"Le due parole che uno desidera di più sentirsi dire.... Ti amo?
Assolutamente no. è benigno."

Citazioni da "Harry a pezzi"



Negli anni 2000 il regista statunitense più amato nel vecchio continente rende diversi omaggi a città europee di cui è stato sempre innamorato (mai quanto la sua NY). 
Tra Barcellona con "Vicky Cristina Barcellona", Roma con "To Rome with love" e Parigi con "Midnight in Paris".
Oltre a questo lato romantico, Woody marcia ancora tanto sul tratto della autobiografia e decide di non interpretare più se stesso ma ci sarebbero stati degli attori a prendere il suo posto, focalizzandosi sulla regia e sceneggiatura.

Non c'è modo migliore per spiegarvi come funziona la mente di questo esteta della cinepresa se non allegare, quella che definirei la sua autobiografia in uno dei suoi tanti monologhi nel film "Basta che funzioni"; non serve aggiungere altro, buona lettura.


"Io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me e per essere chiari questo non è un film da "o quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, beh, fatevi fare un massaggio ai piedi. Ma qual è il significato di tutto? Niente! Zero! Nulla! Tutto finisce in niente, anche se non mancano gli idioti farfuglianti; non parlo di me, io la visione ce l'ho, sto parlando di voi, dei vostri amici, dei vostri colleghi, dei vostri giornali, della tv. Tutti molto felici di fare chiacchiere, completamente disinformati. Morale, scienza, religione, politica, sport, amore, i vostri investimenti, i vostri figli, la salute... cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta e verdura al giorno per vivere, non voglio vivere! Io detesto la frutta e la verdura e i vostri omega tre e il tapisroulant e l'elettrocardiogramma e la mammografia e la risonanza pelvica e... o mio Dio, la colonscopia... e con tutto ciò arriva sempre il giorno in cui vi ficcano in una scatola e avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano, e lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione e l'ignoranza e la povertà e i genocidi e l'aids e il riscaldamento globale e il terrorismo e quegli idioti dei valori della famiglia e quei maniaci delle armi. "L'orrore" dice Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, "l'orrore", e beato lui non distribuivano il Times nella giungla. Eh, se no l'avrebbe visto l'orrore. Ma che si può fare? Leggete di qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere e attaccate "o mio Dio l'orrore!" E poi girate pagina e finite le vostre uova di gallina ruspanti, perché tanto che si può fare, si è sopraffatti. Anche io ho tentato di suicidarmi, ovviamente non ha funzionato. Ma perché mai volete sentire queste cose? Cristo, avete già i vostri di problemi! Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari. Ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo ci avessi provato con quella donna, se questo, se quello. Sapete una cosa? Risparmiatevi i vostri "avrei potuto" o "avrei dovuto". Come mia madre mi diceva sempre "se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza". Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose, eppure la signora ha partorito una mente brillante. Mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica, non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica come ogni altra finta onorificenza. Detto tra noi, non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di un'insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato. Ho sposato una bella donna che era ricca di famiglia, per anni abbiamo vissuto a Birdman Place, insegnavo alla Columbia, teoria delle stringhe.
La mia storia è "basta che funzioni" insomma, basta non fare del male a nessuno, basta rubacchiare un tantino di gioia in questo crudele uomo mangia uomo inutile e buio caos. Ecco la mia storia."

(Immagine di Abovetheline)

Scritto da L.



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