lunedì 27 marzo 2017
NBA
RECAP DELLE PARTITE DELLA NOTTE NBA
Los Angeles Lakers - Portland Trail Blazers 81 - 97
I Blazers portano a casa una vittoria convincente confezionata, manco a dirlo, dal duo CJ McCollum e Lillard (rispettivamente 13 e 22 punti a testa), contribuisce sempre il buon innesto arrivato dal mercato di gennaio dai Nuggets, Nurkic, che la fa da padrone per quanto riguarda i rimbalzi.
I giovani Lakers paiono sempre più concentrati sulla prossima stagione, dato che ormai questa non ha più molto da dire; nota di merito per D'Angelo Russell che si spartisce con Lillard, a pari merito, il primato come miglior realizzatore del match.
Denver Nuggets - New Orleans Pelicans 90 - 115
Pesante sconfitta in ottica play off per i Nuggets soprattutto perchè gli fa perdere l'ottavo posto (ultimo valido per i PO) a discapito dei Blazers. Denver deve inseguire tutto il tempo gli avversari e senza il miglior Jokic, viene difficile pensare di contrastare un Anthony Davis da doppia doppia (31 punti e 15 rimbalzi). Per il nostro Danilo Gallinari 11 punti in 24 minuti non sono bastati per portare a referto la 36esima W per Denver.
Golden State Warriors - Memphis Grizzlies 106 - 94
Partita equilibrata fino al terzo quarto, quando poi i Warriors hanno deciso di chiuderla con un parziale da 23 -13. Con Durant ancora ai box ci hanno pensato gli splash brothers per la franchigia di San Francisco; Klay mette a referto 31 punti e Steph 21 conditi da 11 assist. Iguodala fenomenale e nonostante l'età schiaccia ancora come un rookie, dando un decisivo contributo alla squadra, sono 20 per lui. Memphis si gode un Conley formato play off con 29 punti, ma preoccupante la fase difensiva in vista di un post season che attualmente li farebbe scontrare con i San Antonio.
Boston Celtics - Miami Heat 112 - 108
La partita più combattuta di tutte, stanotte, è stata senz'altro quella andata in scena al TD Garden. Inutile dirlo che l'anima e il cuore di questa squadra anche stasera porta il nome di Isaiah Thomas, il numero 4 del Celtics ne mette 30 dall'alto dei suoi 175cm, continua a dare lezioni di basket su i parquet di tutta America. Fondamentale l'apporto di Crowder, mentre per gli Heat un Whiteside da doppia doppia e dei fenomenali Dragic e Tyler Johnson non bastano.
Indiana Pacers - Philadelphia 76ers 107 - 94
Comanda il match sempre Indiana, tranne in un mini frangente del secondo quarto ma i Sixers non impensieriscono mai i Pacers che si godono i propri big three: Turner (16 rimbalzi e 17 punti), PG (21) e Teague (16). Per il più probabile candidato all'ambito premio di Rookie of the year, Saric, una partita sottotono ma con i ritorni di Embiid, Okafor e una delle prime scelte al prossimo draft, il futuro dei Sixers pare molto più roseo.
Houston Rockets - Oklahoma City Thunder 137 - 125
La partita più attesa della notte era senza dubbio la sfida che metteva contro i due principali candidati alla vittoria del premio di MVP della Regular Season (LeBron e Leonard permettendo). Il Barba Harden non ha deluso e come al solito dalle sue mani sono arrivati i punti fondamentali e mai come quest'anno utile nel far giocare bene anche i suoi compagni (22 punti e 12 assist). Delle sue giocate nel beneficiano soprattutto Lou Williams (31), Ariza (24) e Gordon (24). Okc si coccola il suo pupillo che continua la sua cavalcata nella corsa all'MVP con una media da tripla doppia e stasera manco a dirlo il tabellino cita: 39 punti, 13 assist e 11 rimbalzi, (MOSTRUOSO, viene da chiedersi cosa potrebbe fare se avesse una squadra alle sue spalle).
(immagine di Overtime - storie a spicchi)
Milwaukee Bucks - Chicago Bulls 94 - 109
Contro ogni pronostico i Bulls battono i ragazzi di Kidd, avendo fuori dai giochi D-Wade si caricano la squadra sulle spalle Mirotic (28), Butler (20 punti con 14 assist) e Rondo (che sfiora la tripla doppia con 9 rimbalzi, 9 assist e 18 punti). Per i Bucks nulla può The Greek Freak Antetokounmpo che non riesce, nonostante i suoi 22 punti a portare la sua squadra alla vittoria.
Los Angeles Clippers - Sacramento Kings 97 - 98
Clippers sicuri di un posto ai play off matematicamente, ma evidentemente non con la testa sul match contro una delle franchigie peggiori di tutta la NBA. Gli uomini di casa sprecano un vantaggio di 18 punti nell'ultimo quarto, una cosa mai vista prima nella storia della pallacanestro targata USA. Buona partita del convalescente Blake Griffin, DeAndre Jordan e di CP3 che sfiora la doppia doppia.
A 1"03 dalla fine del match arriva il canestro della vittoria, grazie a Cauley-Stein che non si da per vinto, prende il rimbalzo e riporta alla W i Kings; con l'aiuto di un ottimo Buddy Hield, sempre più futuro leader e astro nascente, di un team dagli orizzonti labili e incerti.
Atlanta Hawks - Brooklyn Nets 92 - 107
Ecco la partita che avrà fatto stracciare milioni di schedine, l'ultimo team ad East è riuscito a battere degli Hawks che non sanno più vincere. Vanno fatti i complimenti ai Nets soprattutto agli unici due fari della franchigia meno nobile della grande mela, Brook Lopez (23) e Jeremy Lin (19).
A nulla servono le buene prestazioni di Schroder e compagni che ora devono stare attenti al pressing degli altri team per la quinta piazza ad East.
Charlotte Hornets - Phoenix Suns 120 - 106
Il team di sua maestà Michael Jordan batte senza troppi problemi i Suns, anche perchè con un Kemba Walker così non si può non vincere; infatti la nona scelta assoluta al draft del 2011 mette a referto 31 punti e 9 assistenze per i compagni. Batum e Zeller lo aiutano, soprattutto sotto canestro e il nostro Marco Belinelli ne mette 8 in 21 minuti. I Suns non giocano male e con la testa sono già alla prossima stagione ma nei nostri occhi rimane ancora impressa la partita precedente a questa dove quel ragazzino con la canotta numero 1, Devin Booker, ne ha fatti 70. Sì, avete letto bene non succede dagli 81 punti di Kobe Bryant nel 2006. Stiamo parlando di un ragazzo del 1996 e che deve ancora mostrare tutto il suo potenziale, anche se qualcosa l'ha già fatto vedere.
(immagine di Overtime - Storie a spicchi) Scritto da L.
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