martedì 28 marzo 2017

#wearenotafraid

Mercoledì 22 marzo è avvenuto l'ennesimo attentato, questa volta la città presa di mira è Londra.
L'attentatore (identificato come Khalid Masood di 52 anni, nato nel Kent, avente precedenti criminali e già monitorato da tempo dai servizi segreti britannici), alle 17 ore locali, travolge la folla di persone e turisti che sono soliti visitare e passeggiare nell'area di Westminster; a quel punto si schianta contro il cancello del Parlamento.
Sceso con in mano un coltello dal veicolo, ferisce un agente e cerca di entrare in Westminster ma viene ucciso dalla polizia.
Il bilancio è di 4 morti e una quarantina di feriti, tra di loro vi sono anche due italiane fortunatamente solo lievemente ferite.
Il giorno seguente l'Isis ha rivendicato l'attacco e non si sono certo fatte attendere le risposte dai capi di stato inglesi, capeggiati dalla primo ministro May, a cui si associa il sindaco di Londra, nel far trasmettere al popolo britannico il fatto di non avere paura e di avere la forza per reagire davanti a queste codarde e primordiali affermazioni di ideali, prive di umanità.
All'indomani dell'attentato Londra è tornata alla sua caotica vita, con la Union Jack issata a mezz'asta in segno di lutto nazionale.
-Scritto da L-

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