mercoledì 29 marzo 2017

Londra, il giorno dopo.



Giovedì 23 marzo 2017 non può essere stato un giovedì comune per i londinesi e per l’Europa intera.
Dopo L’attacco terroristico del pomeriggio precedente, sul ponte di Westminster, che ricordiamo ha portato “in dote” quattro vittime (attentatore compreso) e il ferimento di almeno un’altra quarantina di persone, Londra si è risvegliata in un clima di terrore e di sgomento.
L’attacco subito rivendicato dall’ISIS, non può non riportarci alla memoria gli attacchi messi in atto un anno esatto fa a Bruxelles, o a quelli del Bataclan, o ancora quello avvenuto alla sede di Charlie Hebdo; tutto ciò ci riporta come ad oggi il problema del terrorismo sia irrisolto e probabilmente irrisolvibile.
Chiare, forti, un monito a reagire le parole pronunciate dal premier Britannico: ”non  ci facciamo intimorire, milioni di gesti di normalità sono la risposta al terrorismo.”
La normalità dopo la follia… perché il terrorismo vuole un popolo intimorito ed è quello che l’Europa non può e non deve concedergli.
L’unica arma in nostro possesso è quella di continuare a vivere il più normalmente possibile, senza paura.
Tutto questo mentre a Londra e al resto del mondo non resta altro che commemorare le vittime di questi vili e insulsi attacchi.

WE ARE NOT AFRAID!!




Il terrorista

L’attentatore è stato riconosciuto dalle autorità come Khalid Masood, di cinquantadue anni, cittadino Inglese ma di origine Pakistana;
Già noto alle autorità Britanniche (oggi sotto accusa) per crimini ordinari, era sposato e padre di tre figlie, con la passione del giardinaggio.
Una persona apparentemente comune si cela, dunque, dietro l’ orrido attacco di mercoledì.

Le vittime

Keith Palmer: poliziotto quarantottenne accoltellato brutalmente mentre espletava il suo lavoro di protezione del parlamento; era sposato e padre di famiglia.

Aysha Frade: Mamma di quarantatre anni, investita mentre si stava recando a 
prendere i figli a scuola.

Kurt Cochran: cinquantaquattro anni anch'egli; Si trovava a Londra in vacanza 
assieme alla moglie rimasta anch'essa ferita.


No alla Brexit

Non si sono fatti intimorire gli organizzatori della manifestazione contro la Brexit,che in occasione delle celebrazioni dei trattati di Roma, hanno sfilato insieme ad ottantamila cittadini per le strade di Londra.
Il corteo ha sfilato in modo ordinato e pacifico sino al parlamento, chiedendo ai capi di stato di rimanere nell'Unione.
"Il terrorismo non ci dividerà..la Brexit sì" questo lo slogan che più colpisce tra quelli esposti dai manifestanti.
Proseguono inoltre, e trovano sfogo in questa manifestazione, le proteste sulla sicurezza della capitale Inglese.






  -Scritto da A-

Nessun commento:

Posta un commento