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martedì 21 novembre 2017

Pullman che vanno ad olio di caffè


Ci sarà un motivo se si dice spesso che sarebbe meglio spendere maggiori introiti e risorse sulla ricerca.
Questa tematica politica, su cui l'Italia stenta a trovare una soluzione, ha trovato terreno fertile in Gran Bretagna.


Infatti, proprio a Londra, ieri è partito il primo bus alimentato completamente con B20.
Vi chiederete che cosa sia il B20?
Non si tratta di altro che biometano, contenente olio minerale e un buona dose (il 20%) di olio di caffè. Avete letto bene: olio di caffè.


La start up inglese che ha dato vita a questo progetto (Bio-Bean) ha stretto un'accordo con la Shell, in modo da poter mescolare l'olio di caffè col diesel e creare il carburante sopracitato.
Considerando che nel Regno Unito si consumano all'incirca 2,5 miliardi di tazzine di caffè all'anno e che con soli 6000 litri di olio si riesce ad alimentare un'autobus per più di 12 mesi, viene logico considerarla una scoperta sorprendente.

Il fondatore della Bio-Bean, Arthur Kay, ha inoltre espresso un forte interesse nel promuovere questa innovazione in paesi dove la produzione e la consumazione di caffè hanno numeri molto più importanti (in primis l'Italia, che consuma 39 miliardi di tazzine di caffè all'anno).


Per concludere, non si esclude uno sviluppo ulteriore di questa nuova tecnologia, nell'ambito del riscaldamento domestico. 

Il caffè, ora più che mai, è da considerarsi una nuova risorsa. Spero, nel mio piccolo, di spingere l'Italia ad entrare in questo mercato che la vedrebbe partire, rispetto alle concorrenti, con 50 metri di vantaggio.

Scritto da L.

lunedì 20 novembre 2017

Atp Finals 2017

Tennis

(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.gazzetta.it)

Atp Finals London 2017

Dimitrov è ufficialmente il nuovo numero 3 al mondo, vincendo il suo primo Atp Finals di Londra.
Chiude un'annata fantastica che lo ha visto concretizzare 4 titoli, oltre a quello già citato, aveva portato a casa Brisbane, Sofia e Cincinnati (primo Master 1000 della sua carriera).
Con questa vittoria il bulgaro bussa alla porta dei primi due al mondo, gli intramontabili Nadal e Federer, concludendo al terzo posto l'annata più prolifica della sua vita che lo ha visto scavalcare 14 posizioni in classifica.


Dimitrov vincente
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.gazzetta.it)

Battuto in tre set il belga Goffin che veniva dato come stragrande favorito, viste le vittorie proprio contro i primi due della classifica Atp. Ora il numero 7 del mondo cercherà nonostante la sconfitta di vincere la Coppa Davis nel doppio con la sua Nazionale contro la Francia.

Nel primo set il bulgaro strappa il servizio all'avversario e riesce a recuperare da uno svantaggio di due giochi, fino a chiudere il primo set 7-5.
Dopo un'ora di gioco si ricomincia con Dimitrov in vantaggio, ma Goffin attacca con un chirurgico rovescio, che gli ha permesso insieme ai 7 aces consecutivi di rimettere il risultato in bilico con un netto 4-6.
Il terzo set è stato vinto con l'orgoglio più che con la tecnica da Grigor e nonostante abbia sprecato ben 4 match point alla fine è riuscito, meritatamente, a vincere il torneo dei migliori otto tennisti dell'anno.

Un Dimitrov commosso, di fronte ad una O2 Arena gremita, ha dedica il sorprendente risultato alla famiglia, ai suoi tifosi, al suo team e alla fidanzata Nicole Scherzinger (ex compagna di Hamilton).

La Bulgaria ha una nuova stella e gioca a tennis.

Scritto da L.

lunedì 13 novembre 2017

Buona la prima per Roger e Zverev

Tennis


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale ATP World Tour Finalsat O2)

Atp Finals Londra

Al via le Finals di Londra, uno dei tornei più esclusivi al mondo che vede fronteggiarsi i migliori otto giocatori di tennis al mondo.
Ad inaugurare la competizione è stato il numero 2 al mondo Roger Federer contro lo statunitense Sock (sostituto dell'infortunato Wawrinka) . Match tutt'altro che scontato, che ha visto trionfare in due set lo svizzero ma non senza soffrire.
Un'ora e 31 minuti sono bastati a sua maestà per conquistare la 50esima vittoria di questo 2017 colmo di trionfi e soddisfazioni, che lo ha visto perdere a malapena 4 partite.
Il rovescio lungolinea di controbalzo di Roger è imprendibile e delizia il pubblico della O2 Arena con diversi Aces, limitando il dritto devastante di Sock. Alla fine un doppio fallo gli consegna la vittoria che lascia aperta la ricerca della settima vittoria in 15 apparizioni in questa prestigiosa competizione per il Re.


(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Roger Federer)

Il secondo match di giornata vede il giovanissimo talentino tedesco Zverev superare il croato Cilic in tre set. In una partita durata poco più di due ore si è visto tutto il repertorio del numero 3 al mondo, perfetta unione di genio e sregolatezza.
Alexander e Roger si sfideranno martedì e con ogni probabilità andranno entrambi a giocarsi le semifinali, sempre che Cilic batta Sock.

Oggi l'altro girone vedrà lottare prima il numero 1 Nadal contro il numero 8 belga Goffin. Per concludere questo primo turno, in serata ci sarà un bellissimo e quantomai aperto match tra l'austriaco (numero 4) Thiem e il bulgaro (numero 6) Dimitrov.

Scritto da L.

martedì 22 agosto 2017

L'assordante silenzio del Big Ben


Ieri non è stato un lunedì comune per gli abitanti della capitale Inglese, costretti alle ore dodici locali ad ascoltare gli ultimi rintocchi delle campane del Big Ben.

Infatti, a seguito di importanti opere di ristrutturazione , la famosa Torre dell'orologio, rinominata nel 2012 in onore della regina Elisabetta "Elizabeth Tower", resterà muta sino al prossimo 2021.
Quattro lunghi anni, eccezion fatta per particolari tipi di celebrazioni, dovranno trascorrere prima che turisti e londinesi torneranno a sentire la suadente melodia delle campane del simbolo indiscusso della metropoli britannica.
I lavori di ristrutturazione, sono stati resi necessari a causa della continua pericolosa pendenza dell'orologio: è da lungo tempo che questi lavori urgono ma in pochi sospettavano cosa dietro ad essi si sarebbe celato.
Per la Torre, costruita ed inaugurata nel lontano 1859, si tratta del più lungo periodo d'inattività. Sebbene infatti, non sia nuova a dover tacere, mai nel corso della sua lunga vita era stata costretta a un così lungo silenzio.
Nel 1979 a causa di un grave danno ai meccanismi di funzionamento dell'orologio, i rintocchi delle campane non risuonarono nella Londra del tempo per ben nove mesi, mentre più corto fu il suo periodo d'inattività arrivato nel 2007, dove sempre per manutenzione le campane non risuonarono per appena quattro settimane.
I lavori in corso da oggi e il mancato suono delle campane del celebre simbolo londinese, sono argomenti al centro di un acceso dibattito politico che ha visto coinvolta in prima persona la premier britannica Theresa May.
Quest'ultima infatti si è apertamente detta contraria all'interruzione dei soavi rintocchi, appellandosi all'opinione pubblica pur di non farli cessare.
Di tutt'altro avviso il leader laburista Jeremy Corbyn, che non vede nulla di così tragico dietro a questo, ai nostri occhi e soprattutto orecchie, assordante silenzio.

                                                          -Scritto da A-

martedì 27 giugno 2017

Gran Bretagna: sono più di 60 gli edifici insicuri



Proseguono ininterrottamente nella capitale britannica e in tutto il territorio di Sua Maestà le verifiche di sicurezza, volute dal governo May su blocchi residenziali considerati a rischio; ciò a seguito della tragedia occorsa alla Grenfell Tower il quattordici giugno scorso, ove settantanove vite umane scomparvero a seguito di un brutale incendio divampato per un corto circuito e capace in pochi minuti di risucchiare l'intero grattacielo (come da noi ampiamente documentato la scorsa settimana in: Londra, una città senza pace).


Secondo quanto emerso dai controlli anti-incendio, sarebbero una sessantina i grattacieli britannici a rischio perché privi delle adeguate misure di sicurezza.
I controlli hanno interessato oltre alla Capitale, città come Manchester, Norwich, Doncaster e Plymouth, individuando come oggetto di rischio il rivestimento isolante delle facciate altamente infiammabile.
Le autorità britanniche ancora impegnate nello sgombero dei residenti di alcuni appartamenti, dove vi sono state riscontrate gravi carenze in materia di sicurezza, fanno sapere che almeno altri seicento complessi abitabili saranno posti ad ispezione per prevenire altre catastrofi.
Tutti i servizi anti incendio e i residenti saranno poi informati costantemente sui risultati ottenuti dai test.

                                                   -Scritto da A-


martedì 20 giugno 2017

Londra: una città senza pace



E' passata appena una settimana dalla terribile tragedia alla Grenfell Tower di Londra, che è costata la vita tra vittime e dispersi a più di 79 persone.
L'incendio, divampato poco prima dell'una di notte (ora locale) del 14 giugno scorso, ha in poco più di 20 minuti avvolto nelle fiamme l'intero grattacelo rendendo vano l'intervento sul posto dei vigili del fuoco, nonostante giunti in più di duecento unità per domare le fiamme.

Situato nel quartiere di Nord Kensington, il palazzo residenziale eretto nel 1974, era stato più volte oggetto di critiche da parte dei condomini per le scarse misure di sicurezza presenti e per l'utilizzo nella costruzione di materiali di scarsa qualità.
Mai ascoltati e smentiti dalle rassicurazioni post ispezione, ora i residenti avranno giustizia in seguito all'indagine aperta e voluta in prima persona dal premier britannico Theresa May e dal sindaco di Londra Sadiq khan.

In una città ancor scossa dagli avvenimenti sopra citati e alimentata da sentimentalismi d'odio e rancore verso le popolazioni islamiche, si è consumata un 'altra pagina di terrore e paura.
Un furgone si è infatti abbattuto nella tarda serata di domenica su una folla di fedeli al termine del Ramadan.
Il fatto, avvenuto nei pressi di una moschea situata nel nord della capitale britannica (nel borgo di Haringey), ha tolto la vita ad un fedele e portato al ferimento di altri otto.
La polizia, intervenuta sul posto poco dopo la mezzanotte, ha prelevato l'uomo quarantottenne scortandolo in questura per accertamenti e ulteriori indagini.
Secondo le testimonianze, l'estremista avrebbe inneggiato contro i mussulmani, scagliandosi su di loro con violenza dopo aver provato ad investirli. L'uomo fermato dapprima dalla folla si è salvato dal linciaggio grazie all'iman della moschea di Finsbury Park, che lo ha protetto sino all'arrivo di Scotland Yard.



La stessa ha rilasciato nelle scorse ore dichiarazioni secondo cui l'uomo ha agito da solo, privo di complici come inizialmente supposto. La polizia ha continuato esortando i cittadini a "restar uniti contro gli estremisti, qualunque sia la loro ragione".
Un atto che alimenta ancor di più una psicosi incontrollata da terrorismo.
Un vile attacco alla vita umana ,colpita nuovamente con forza dopo gli attacchi di Westminster, London Bridge e Manchester.

Impaurita, scossa dai recenti avvenimenti e mal supportata da un governo che, all'indomani del voto, stenta a prender forma, la Gran Bretagna per volere della propria premier Theresa May, ha iniziato ufficialmente ieri i trattati per il divorzio dall'Unione europea.
A Bruxelles, il governo britannico, dato in agonia da numerosi esponenti e privo ancor del voto di fiducia, darà il via ad una separazione dura e rigida che porterà il paese d'oltre Manica non solo ad abbandonare l'UE ma anche il mercato unico e l'unione doganale europea.

                                      -Scritto da A-

martedì 6 giugno 2017

Londra ancora sotto scacco



L'ombra lunga del terrorismo è calata nuovamente sull'Europa.
Mentre l'attenzione mediatica e degli organi di sicurezza era concentrata in Galles, a Cardiff sede della finale di Uefa Champions League, il Califfato mediante i propri "combattenti" ha seminato il panico nella capitale inglese.
L'attacco, avvenuto pochi istanti dopo le ventidue di sabato, ha mietuto sette vittime e causato quarantotto feriti, di cui almeno una ventina verserebbero in gravi condizioni.



L'attentato è iniziato sul London Bridge (icona della metropoli inglese), dove un pulmino noleggiato con poche sterline ha falciato numerosi passanti. Da questo sarebbero poi scesi tre jihadisti, che al grido di "questo è per Allah", avrebbero accoltellato e sgozzato diversi civili e turisti intorno alle strade e dentro alcuni locali del Borough Market, centro della vita agiata dei londinesi.
tre attentatori sono stati infine raggiunti e freddati dalla polizia; l'intera operazione si è svolta e conclusa in appena otto minuti, grazie alla rapidità d'intervento delle forze dell'ordine londinesi, le quali hanno così impedito un bilancio ben più pesante.
Solo nella serata di domenica cinque giugno, Amaq (l'organo di stampa dell'Isis), ha rivendicato l'azione terroristica.
Sempre nella stessa giornata, subito dopo il riconoscimento dei vili assalitori, Scotland Yard ha dato il via ad una serie di raid che hanno portato al fermo di quattordici persone.
Solamente nella serata di ieri è stata resa pubblica agli organi di stampa l'identità degli jihadisti: Khuram Butt e Rachid Redouane, da tempo conosciuti dalle forze dell'ordine.
Butt comparirebbe infatti in un documentario promosso da Channel 4, e come se ciò non fosse abbastanza, sarebbe stato denunciato da una donna italiana un paio d'anni fa.
Assume nome e cognome la prima vittima identificata dell'attacco: si tratta della canadese Christine Archibald di appena trentuno anni, trasferitasi in Inghilterra per seguire il fidanzato.




La May attacca: "il troppo è troppo"
La premier britannica Theresa May, in seguito agli attacchi di sabato scorso avvenuti a Londra, è intervenuta confermando il regolare svolgimento delle elezioni legislative previsto per giovedì otto giugno, ribadendo il concetto secondo cui la gente deve tornare a vivere senza paura.
La stessa May ha dichiarato, come siano fondamentali oggi più che mai, accordi internazionali atti a contrastare ed arginare la diffusione mediatica del terrorismo, puntando poi il dito contro l'estremismo islamico, vero autore degli attacchi.

Qatar isolato
Contestualmente ai sempre più feroci attacchi terroristici avvenuti recentemente nel Vecchio Continente, Arabia Saudita, Yemen, Egitto, Emirati Arabi e Bahrain hanno posto fine ai rapporti diplomatici col governo di Doha, imputandogli di sostenere il terrorismo e di finanziare gruppi di ribelli iraniani con l'intenzione di generare caos. Cresce e si alimenta così la tensione fra i paesi del golfo.
I cinque paesi citati poc'anzi non hanno solamente interrotto le relazioni diplomatiche, bensì hanno isolato geograficamente il Qatar, sospendendo i collegamenti aerei e marittimi.
Come se ciò non fosse abbastanza, l'Arabia saudita, unico paese confinante con lo stato peninsulare, ha confermato la chiusura delle frontiere.



OneLoveManchester
Iniziato in un clima surreale, sotto una cortina di terrore e tra misure di sicurezza estreme a seguito degli attacchi Jihadisti alla capitale inglese, si è svolto all'Old Trafford di Manchester il concerto One Love di Ariana Grande.
Realizzato in memoria delle vittime del ventidue maggio scorso, quando un terrorista si fece esplodere alla conclusione del concerto della pop star americana, provocando la morte di ventitré persone (in maggioranza giovanissimi), il concerto ha saputo smorzare la tensione, facendo concludere lo stesso fra i sorrisi e il divertimento.
Protagonisti della serata, oltre alla già citata giovane pop star, Miley Cyrus, Katy Perry, Justin Bieber, Liam Gallagher, i Coldplay e i Black i Pieces.

                                  -Scritto da A-


mercoledì 29 marzo 2017

Londra, il giorno dopo.



Giovedì 23 marzo 2017 non può essere stato un giovedì comune per i londinesi e per l’Europa intera.
Dopo L’attacco terroristico del pomeriggio precedente, sul ponte di Westminster, che ricordiamo ha portato “in dote” quattro vittime (attentatore compreso) e il ferimento di almeno un’altra quarantina di persone, Londra si è risvegliata in un clima di terrore e di sgomento.
L’attacco subito rivendicato dall’ISIS, non può non riportarci alla memoria gli attacchi messi in atto un anno esatto fa a Bruxelles, o a quelli del Bataclan, o ancora quello avvenuto alla sede di Charlie Hebdo; tutto ciò ci riporta come ad oggi il problema del terrorismo sia irrisolto e probabilmente irrisolvibile.
Chiare, forti, un monito a reagire le parole pronunciate dal premier Britannico: ”non  ci facciamo intimorire, milioni di gesti di normalità sono la risposta al terrorismo.”
La normalità dopo la follia… perché il terrorismo vuole un popolo intimorito ed è quello che l’Europa non può e non deve concedergli.
L’unica arma in nostro possesso è quella di continuare a vivere il più normalmente possibile, senza paura.
Tutto questo mentre a Londra e al resto del mondo non resta altro che commemorare le vittime di questi vili e insulsi attacchi.

WE ARE NOT AFRAID!!




Il terrorista

L’attentatore è stato riconosciuto dalle autorità come Khalid Masood, di cinquantadue anni, cittadino Inglese ma di origine Pakistana;
Già noto alle autorità Britanniche (oggi sotto accusa) per crimini ordinari, era sposato e padre di tre figlie, con la passione del giardinaggio.
Una persona apparentemente comune si cela, dunque, dietro l’ orrido attacco di mercoledì.

Le vittime

Keith Palmer: poliziotto quarantottenne accoltellato brutalmente mentre espletava il suo lavoro di protezione del parlamento; era sposato e padre di famiglia.

Aysha Frade: Mamma di quarantatre anni, investita mentre si stava recando a 
prendere i figli a scuola.

Kurt Cochran: cinquantaquattro anni anch'egli; Si trovava a Londra in vacanza 
assieme alla moglie rimasta anch'essa ferita.


No alla Brexit

Non si sono fatti intimorire gli organizzatori della manifestazione contro la Brexit,che in occasione delle celebrazioni dei trattati di Roma, hanno sfilato insieme ad ottantamila cittadini per le strade di Londra.
Il corteo ha sfilato in modo ordinato e pacifico sino al parlamento, chiedendo ai capi di stato di rimanere nell'Unione.
"Il terrorismo non ci dividerà..la Brexit sì" questo lo slogan che più colpisce tra quelli esposti dai manifestanti.
Proseguono inoltre, e trovano sfogo in questa manifestazione, le proteste sulla sicurezza della capitale Inglese.






  -Scritto da A-