martedì 6 giugno 2017

Londra ancora sotto scacco



L'ombra lunga del terrorismo è calata nuovamente sull'Europa.
Mentre l'attenzione mediatica e degli organi di sicurezza era concentrata in Galles, a Cardiff sede della finale di Uefa Champions League, il Califfato mediante i propri "combattenti" ha seminato il panico nella capitale inglese.
L'attacco, avvenuto pochi istanti dopo le ventidue di sabato, ha mietuto sette vittime e causato quarantotto feriti, di cui almeno una ventina verserebbero in gravi condizioni.



L'attentato è iniziato sul London Bridge (icona della metropoli inglese), dove un pulmino noleggiato con poche sterline ha falciato numerosi passanti. Da questo sarebbero poi scesi tre jihadisti, che al grido di "questo è per Allah", avrebbero accoltellato e sgozzato diversi civili e turisti intorno alle strade e dentro alcuni locali del Borough Market, centro della vita agiata dei londinesi.
tre attentatori sono stati infine raggiunti e freddati dalla polizia; l'intera operazione si è svolta e conclusa in appena otto minuti, grazie alla rapidità d'intervento delle forze dell'ordine londinesi, le quali hanno così impedito un bilancio ben più pesante.
Solo nella serata di domenica cinque giugno, Amaq (l'organo di stampa dell'Isis), ha rivendicato l'azione terroristica.
Sempre nella stessa giornata, subito dopo il riconoscimento dei vili assalitori, Scotland Yard ha dato il via ad una serie di raid che hanno portato al fermo di quattordici persone.
Solamente nella serata di ieri è stata resa pubblica agli organi di stampa l'identità degli jihadisti: Khuram Butt e Rachid Redouane, da tempo conosciuti dalle forze dell'ordine.
Butt comparirebbe infatti in un documentario promosso da Channel 4, e come se ciò non fosse abbastanza, sarebbe stato denunciato da una donna italiana un paio d'anni fa.
Assume nome e cognome la prima vittima identificata dell'attacco: si tratta della canadese Christine Archibald di appena trentuno anni, trasferitasi in Inghilterra per seguire il fidanzato.




La May attacca: "il troppo è troppo"
La premier britannica Theresa May, in seguito agli attacchi di sabato scorso avvenuti a Londra, è intervenuta confermando il regolare svolgimento delle elezioni legislative previsto per giovedì otto giugno, ribadendo il concetto secondo cui la gente deve tornare a vivere senza paura.
La stessa May ha dichiarato, come siano fondamentali oggi più che mai, accordi internazionali atti a contrastare ed arginare la diffusione mediatica del terrorismo, puntando poi il dito contro l'estremismo islamico, vero autore degli attacchi.

Qatar isolato
Contestualmente ai sempre più feroci attacchi terroristici avvenuti recentemente nel Vecchio Continente, Arabia Saudita, Yemen, Egitto, Emirati Arabi e Bahrain hanno posto fine ai rapporti diplomatici col governo di Doha, imputandogli di sostenere il terrorismo e di finanziare gruppi di ribelli iraniani con l'intenzione di generare caos. Cresce e si alimenta così la tensione fra i paesi del golfo.
I cinque paesi citati poc'anzi non hanno solamente interrotto le relazioni diplomatiche, bensì hanno isolato geograficamente il Qatar, sospendendo i collegamenti aerei e marittimi.
Come se ciò non fosse abbastanza, l'Arabia saudita, unico paese confinante con lo stato peninsulare, ha confermato la chiusura delle frontiere.



OneLoveManchester
Iniziato in un clima surreale, sotto una cortina di terrore e tra misure di sicurezza estreme a seguito degli attacchi Jihadisti alla capitale inglese, si è svolto all'Old Trafford di Manchester il concerto One Love di Ariana Grande.
Realizzato in memoria delle vittime del ventidue maggio scorso, quando un terrorista si fece esplodere alla conclusione del concerto della pop star americana, provocando la morte di ventitré persone (in maggioranza giovanissimi), il concerto ha saputo smorzare la tensione, facendo concludere lo stesso fra i sorrisi e il divertimento.
Protagonisti della serata, oltre alla già citata giovane pop star, Miley Cyrus, Katy Perry, Justin Bieber, Liam Gallagher, i Coldplay e i Black i Pieces.

                                  -Scritto da A-


Nessun commento:

Posta un commento