martedì 20 giugno 2017

Quando la natura si scatena...



Pedrogao grande (Portogallo), 17 giugno 2017
Sono giorni intensi e di paura quelli che stanno trascorrendo in Portogallo.
E dallo scorso sabato infatti, che un violento incendio boschivo infuria nella zona di Pedrogao Grande, continuando a mietere vittime e a provocare distruzione.



L'incendio ad oggi ancora non ancora domato, nonostante l'impiego sul posto di oltre un migliaio di pompieri, ha portato via la vita a sessantatre persone (di cui almeno quattro bambini), la maggior parte carbonizzate in auto senza quasi rendersi conto di ciò che stava loro capitando. La conta dei feriti è al momento di centotrentacinque di cui cinque verserebbero in gravi condizioni.
A causa delle elevatissime temperature raggiunte nel weekend e del forte vento dei giorni scorsi, l'incendio si è propagato rapidissimamente nelle zone antistanti di Coimbra e Castelo Branco.
Come riportato dalle autorità locali, alla base dell'incendio vi sarebbe un fulmine abbattutosi su un tronco rinsecchito; esclusa ad ora la pista dolosa, seppure si dovrà attendere l'esito delle indagini per aver una maggior chiarezza sulle dinamiche.
Mentre la protezione civile innalza al livello massimo l'allerta incendio nel centro del paese lusitano, giungono aiuti aerei e via terra da Spagna, Italia e Francia.
Sale il cordoglio per le persone tragicamente scomparse come riportato dallo stesso presidente Marcelo Rebelo de Sousa, ancora sotto shock dopo quella che a tutti gli effetti si presenta come la più drammatica catastrofe della storia portoghese.

Nuugaatsiag (Groenlandia), 18 giugno 2017
E' di quattro dispersi e nove feriti il bilancio del violento tsunami che nella giornata di domenica diciotto giugno si è abbattuto sulla costa occidentale della Groenlandia, di fronte alle coste canadesi.



Il maremoto che ha completamente devastato il piccolo villaggio di Nuugaatsiag (situato in un'isola della baia di Baffin), ha colto completamente impreparata la popolazione, seminando panico e distruzione. Residuali se non pressoché nulle le speranze di ritrovar vivi i dispersi, visto e considerando la temperatura glaciale delle acque.
E mentre il regno di Danimarca proclama il lutto nazionale, gli esperti concordano nell'asserire la seria possibilità di nuove e potenti onde anomale.
Ancora incerte le cause della catastrofe; secondo la sismologa del Natural Resources Canada Allison Bent, dietro al maremoto vi sarebbe un terremoto di magnitudo 4.1 registrato nella zona antistante al villaggio devastato.
Nelle scorse ore si è convenuto nel determinare come causa dello tsunami, una frana sottomarina che avrebbe innescato il tutto provocando inoltre il terremoto registrato dai sismologi.
Evacuata la popolazione.

                                         -Scritto da A-



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