Miss Israele, Adar Gandelsman, e Miss Iraq, Sarah Idan
(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.lastampa.it)
Sembra incredibile ma a quanto pare basterebbe un selfie per giustificare delle minacce di morte.
Ma partiamo dall'inizio, ci troviamo a Las Vegas, per uno dei concorsi di bellezza più famosi del mondo: l'elezione di Miss Universo.
Naturalmente le varie Miss scattano selfie e li pubblicano sui propri social, ma uno di questi ha fatto più scalpore degli altri. Una foto dove vi sono due giovani ragazze sorridenti (Miss Iraq, Sarah Idan, e Miss Israel, Adar Gandelsman) con l'aggiunta di questa breve descrizione: "Peace and Love from Miss Iraq and Miss Israel".
Pochi secondi dopo la pubblicazione sono apparse tantissime minacce che colpivano in prima persona la povera Sarah.
Ora bisogna ammettere che i rapporti fra i due stati non sono proprio dei più idilliaci. Infatti l'Iraq non ha mai riconosciuto lo Stato Israeliano e nel 1948 esiliò 120'000 ebrei iracheni, costringendoli ad abbandonare il paese.
Aggiungeteci che i rispettivi eserciti si sono fronteggiati nel 1948, 1967, 1973 e che vi sono stati vari lanci di missili e bombardamenti reciproci, e la frittata è fatta.
La famiglia della ragazza è stata costretta a fuggire dall'Iraq per via delle continue minacce di morte e a lei è stato ordinato di tornare in patria, rinnegando non solo le foto ma anche il suo titolo di Miss.
La ragazza sconvolta ha chiesto scusa pubblicamente, difendendosi di non sostenere il governo israeliano e di non essere d'accordo con la loro politica nei confronti del mondo arabo.
Era semplicemente un'appello di pace e speranza, niente più.
Il diritto di espressione è di tutti, non è minacciando una ragazza che i propri conflitti di politica internazionale si risanano e questo è un dato di fatto!
Scritto da L.
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