martedì 12 dicembre 2017

La storia si ripete: Alfie Evans come Charlie Gard


Il lento ma inesorabile trascorrere del tempo, porta la mente dell'uomo a dimenticare ed omettere i fatti che maggiormente hanno urtato e sensibilizzato il suo animo.
Così, a pochi mesi dalla prematura scomparsa del piccolo Charlie Gard, bimbo britannico di appena undici mesi affetto da una rarissima mitocondriopatia deceduto a seguito della discutibile scelta dei medici del Great Ormond Street Hospital di Londra, la storia si ripete.


Il polverone mediatico relativo alla scelta di staccare i supporti vitali di Charlie, intrapresa dai medici contro il volere dei genitori, sembrava poter aver fatto breccia nel collettivo, lasciando un segno indelebile sull'opinione pubblica e sul cinico pensiero del mondo sanitario. Evidentemente così non è stato e a Liverpool, città portuale dell'Inghilterra, un altro bambino rischia di scomparire prematuramente.
Questa è la storia di Alfie Evans, venuto alla luce diciotto mesi or sono dall'amore di mamma Katie e papà Thomas, in coma dallo scorso dicembre per una misteriosa quanto oscura malattia. Ricoverato presso l'Alder Hey Children's Hospital, il piccolo e i suoi premurosi genitori si stanno scontrando non soltanto contro questo inspiegabile male ma, anche e soprattutto, contro i medici dell'ospedale stesso, intenzionati a staccare i supporti vitali indispensabili per tenere attaccato alla vita il piccolo. 
Secondo gli stessi, le opzioni per curare il bambino sono esaurite e pur capendo la drammaticità dei fatti e del dolore dei familiari, hanno forse prematuramente stabilito che per Alfie non c'è più nulla da fare, rivolgendosi perciò all'Alta Corte inglese per ottenere l'autorizzazione a "staccare la spina". Katie e Thomas Evans però non sono concordi con la decisione e, dopo aver reso noto grazie ai social media la situazione del proprio figlio, hanno invocato a gran voce l'aiuto delle persone comuni, come voi e come noi.

Ad oggi l'armata di Alfie può contare sull'appoggio di oltre trentamila componenti, intenzionati più che mai nel supportare, anche tramite una raccolta fondi, la decisione degli Evans di tenere in vita il proprio piccolo, sperando che si possa trovare una diagnosi precisa il prima possibile.
Lasciamoci istruire dagli errori del passato, modificando il corso degli eventi con decisioni umane al fine di non strappare da questa vita un piccolo innocente. Siamo con te Alfie!


-Scritto da A- 

Nessun commento:

Posta un commento