martedì 5 settembre 2017

Trump vieta i sogni


Donald Trump, neo eletto presidente degli Stati Uniti d'America, intende porre fine al piano "Deca" varato da Barack Obama in favore dei Dreamer, giovani immigrati giunti negli States ancora infanti. 


Indiscrezioni, soltanto indiscrezioni per il momento, che se confermate avrebbero davvero dell'incredibile.
Questo Deferred Action for Childhood Arrivals, ha permesso sotto la vecchia presidenza, a giovani immigrati giunti nel paese "delle opportunità" privi di documenti, di poter lavorare e studiare.
Il piano, accolto con grande benevolenza da gran parte dei politici e membri di spicco della società statunitense, sarebbe ora in pericolo. Pur andando incontro a furenti critiche, molte provenienti dal suo stesso partito, il magnate avrebbe già informato lo speaker della Camera, Paul Ryan, della difficile decisione presa, la quale nella giornata odierna  sarà ufficializzata alla nazione.
Senza ombra di dubbio una decisione destinata a far scalpore e che avrebbe già trovato la secca opposizione da parte della Silicon Valley che avrebbe espresso il proprio disaccordo e dissenso in una dura lettera indirizzata al tycoon.
Da Tim Cook, amministratore delegato di Apple, a Mark Zuckenberg, da Warren Buffet a Jeff Bezos, tutti si sono espressi in favore del piano Obama, chiedendo a gran voce il suo mantenimento.
Dura e ferma la presa di posizione dell'ex candidato alla presidenza Bernie Sanders, convinto di come il Congresso debba, senza alcun dubbio, intervenire per ripristinare il programma qualora questo venga sospeso.

Trump contro tutti, contro il suo stesso partito, il Congresso e qualsiasi americano con ancora un briciolo di grano salis in testa: lui va avanti imperterrito per la sua strada senza voltarsi indietro e senza ascoltar nessuno. Tocca a noi tutti fermarlo per tempo.

Obama e la lettera al suo successore
E proprio in questi giorni, di dibattiti e discussioni, la CNN ha reso pubblica l'inedita lettera che il precedente presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha donato al suo successore Donald Trump.
In essa e nelle poche incisive parole rilasciate, Obama ha sottolineato l'importanza delle istituzioni democratiche nonché la centralità del popolo americano, fornendo al nuovo presidente indicazioni utili che sino ad ora poco o nulla hanno ispirato il tycoon americano.

                                                         -Scritto da A-

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