Uno dei più importanti membri dell'ngrangheta è stato catturato sabato scorso, mentre cenava con la propria famiglia e vari amici in un hotel di Montevideo in Uruguay.
Conosciuto come "U Tumunga, il re della cocaiana", Rocco Morabito stava gestendo il traffico di cocaina di Milano dalla sua villetta a Punta del Este a pochi km dalla capitale uruguagia.
Era latitante da ben 23 anni, imparentato con Peppe Morabito, "U Tiradrittu", iniziò a lavorare per gli affari di famiglia alla fine degli anni '80, quando a Messina fu accusato di aver minacciato un docente universitario.
Successivamente riuscendo a sfuggire ad un agguato nei suoi confronti, ha spostato il suo mercato di narcotraffici a Milano, stringendo patti con la camorra e i cartelli sudamericani.
Nel 1992 due suoi operatori erano stati bloccati in Brasile con più di 500 kili di cocaina a carico e poco dopo venne filmato da degli agenti sotto copertura mentre comprava 300 miliardi di lire di polvere bianca. Così fu costretto a scappare in sudamerica e a cercare di muovere il suo impero da lontano.
Tumunga però ha commesso un errore, ovvero iscrivere sua figlia a scuola col cognome di famiglia; la cosa non è passata inosservata e ha fatto suonare un campanello d'allarme all'Interpol, che si è subito mobilitata.
Attualmente si trova in carcere a Montevideo per possesso di armi e documenti falsi, ma si attende solo il rimpatrio. Infatti in Italia dovrà scontare una pena di 30 anni, mossa dalle accuse di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti.
Scritto da L.
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