Motomondiale
Grand Prix Aragon
MotoGP
La quattordicesima gara di quest'anno mette a confronto i leader della classifica, Dovizioso e Marquez, a pari punti per un finale mai così in bilico da anni a questa parte.
A sorpresa ad incominciare benissimo è la Ducati di Lorenzo che prende subito il comando della gara e cerca di fuggire, ma viene subito tallonato da un Valentino Rossi da applausi.
Il Dottore riesce sempre a stupire, questa volta a lasciare tutti senza parole è stato il suo recupero lampo dopo essersi fratturato una gamba poco più di venti giorni fa.
Buon inizio anche per DesmoDovi, ma dietro le Honda stanno progettando il recupero e Marquez giro dopo giro supera i due italiani e mette nel mirino lo spagnolo della Ducati.
Il sorpasso è nell'aria e ad 8 giri dalla fine si prende meritatamente la testa della corsa, complice anche l'usura delle gomme dell'avversario.
Valentino giustamente accusa a lungo andare il dolore alla gamba e si deve accontentare di un 5 posto comunque da standing ovation. Meno esaltante la gara di Dovi che nel finale risente dello stesso problema di Lorenzo ma con conseguenze ben peggiori, arrivando solo settimo; ora Marc è distante 16 punti a 4 gran premi dalla fine.
Dovi dovrà tirare fuori gli attributi e rialzarsi velocemente per cercare di dare del filo da torcere ad un Marquez che sembra voler ipotecare il titolo già dalla prossima gara in Giappone, nel bellissimo circuito di Motegi.
Per Marc sono 99 i podi complessivi nel Motomondiale, raggiunge una leggenda del motociclismo come Capirossi e si appresta a superarla.
Secondo posto da vero esperto per Pedrosa che sfrutta gli errori dei suoi colleghi. Vinales mette una pezza ai danni creati dalla sua pessima partenza, di sicuro un quarto posto che fa male, visti gli ottimi tempi delle prove che gli avevano garantito la pole.
Infine applausi per l'Aprilia di Espargaro che ottiene un ottimo sesto posto, scavalcando addirittura la Ducati ufficiale di Dovizioso.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sport MotoGP)
Moto 2
Morbidelli ci regala l'ottava meraviglia su 14 gare e cerca di staccare lo svizzero Luthi in classifica, con questa vittoria eguaglia il record di Zarcò del 2015 e prospetta di raggiungere quello di Marquez del 2012 (9 vittorie), quando la Moto 2 ancora si chiamava 250.
La doppietta italiana si completa con Pasini sul secondo gradino del podio; i due italiani hanno dato vita ad una bellissima bagarre ma all'ultima curva il Morbido si è concesso l'ennesimo trionfo.
Chiude il terzetto di iridati il portoghese Oliveira, per Luthi un quarto posto che lo allontana dall'italiano in ottica mondiale. Ottimo settimo posto per Corsi, mentre peccato per Bagnaia, solo decimo.
(Immagine presa dalla Pagina Facebook Ufficiale Sky Sport MotoGP)
Soltanto 13 giri per la Moto 3, causa nebbia slitta il warm up del mattino e si decide per una gara dalla lunghezza ridotta. Come al solito i combattimenti e i sorpassi non sono mancati nella serie dei cadetti con un arrivo al photo finish che ha premiato lo spagnolino, leader del mondiale, Mir che mette la ruota davanti a quelle di Di Giannantonio e Bastianini per qualche millesimo di secondo.
Martin e Canet subito fuori dal podio, mentre il nostro Romano Fenati chiude infelicemente decimo e forse abbandona la corsa al titolo definitivamente.
Mir dovrà concentrarsi, ma con ogni probabilità potrà chiudere il mondiale già dalla prossima corsa.
Scritto da L.
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