Sfogliando i quotidiani della settimana odierna, ci siamo imbattuti in un articolo che più di ogni altro ha attirato la nostra attenzione.
In breve, la notizia riportata su più quotidiani e piattaforme di giornalismo online, racconta la storia di una mamma qualunque che ha notato strani ed ambigui comportamenti alimentari che la figlia, appena quindicenne, aveva intrapreso. I fatti risalgono al 2016, quando una ragazzina di Ivrea, a seguito della frequentazione di un blog online, aveva iniziato a perdere peso inspiegabilmente e costantemente. La madre della ragazza, allarmata dalla situazione aveva provveduto a denunciare la faccenda al comando di polizia della zona.
Il duro e meticoloso lavoro della questura di Ivrea, ha portato alla scoperta di un blog tenuto da una diciannovenne di Porto Recanati alquanto allarmante. Qui, la poco più che maggiorenne, consigliava alle ragazze più piccole di seguire diete particolarmente povere di calorie od in alternativa ad esse, metodi su come meglio vomitare per rimediare ad un'assunzione eccessivamente alta di alimenti. La procura, per mano del suo sostituto procuratore Lea Lamonaca, ha denunciato la blogger per istigazione al suicidio e lesioni gravissime.
Il caso di Ivrea risolleva la polemica contro i siti web, le pagine social ed i blog che, ancora oggi, inneggiano all'anoressia o alla bulimia.
Nonostante a molti tutto ciò possa apparire impossibile, nel 2017 sono diversi e sempre più numerosi i siti attivi che spingono migliaia di giovani (siano essi ragazze o ragazzi) sulla strada di una malattia la quale man mano spegne queste innocenti vite.
Questi web blog chiamati pro-ana e pro-mia, contengono al loro interno veri metodi per vomitare, pasti alternativi , tabelle caloriche degli alimenti e consigli malsani su come perder peso rapidamente. Seppur molto differenti gli uni dagli altri e nonostante siano curati da persone differenti, questi malsani siti hanno una filosofia molto semplice capace di accomunarli: raggiungere la perfezione fisica attraverso l'ossessione ed il culto per la magrezza.
Seppur si sia da anni alla ricerca di una soluzione per fronteggiare questi siti, con segnalazioni che quotidianamente ne portano alcuni alla chiusura, l'avvento dei social media ed il loro massiccio uso porta alla costante nuova creazione di blog pro-ana e pro-mia.
L'anoressia e la bulimia, altro non sono che semplici ma significativi disturbi del comportamento alimentare che, giorno dopo giorno, coinvolgono sempre più giovani uomini ma soprattutto donne, alla ricerca di una falsa idea di perfezione spesso invocata dai mass media stessi. Nel profondo, queste persone portano dentro di sé i segni di un complesso conflitto interiore, al quale questi disdicevoli siti si aggrappano per lanciare il loro messaggio.
Forse, per contrastarli seriamente, più che di segnalazioni e chiusure apparenti, si dovrebbero risolvere i disagi più intimi dei propri figli e figlie, amici ed amiche, compagni e compagne.
-Scritto da A-
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