martedì 7 novembre 2017

I torinesi alla ricerca della verità


Cinque lunghi mesi sono trascorsi dalla tragica notte del tre giugno scorso, in cui la proiezione in Piazza San Carlo, a Torino, della finale di Champions League finì in tragedia. 


La giustizia ha dunque fatto il suo corso e oggi, nonostante non siano ancora state determinate le cause che scatenarono il panico responsabile del fuggi fuggi generale, sono venti i destinatari dei provvedimenti giudiziari emessi dalla Procura torinese.
Tra i soggetti a cui sono pervenuti gli avvisi di notifica, il sindaco di Torino Chiara Appendino, il questore di Torino Angelo Sanna, i responsabili di Turismo Torino (l'ente comunale a cui venne affidata l'organizzazione della messa in onda della partita) e Angelo Bonzano, commissario di polizia preposto, nella notte incriminata, a responsabilità inerenti l'ordine pubblico. Le procedure intraprese dai pm hanno come imputazione lesioni e omicidio colposo.
Disposta a collaborare e interessata a ricostruire i fatti oltre alle dinamiche avvenute si è detta la prima cittadina della città sabauda: "Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti  i fatti e definite le responsabilità di ognuno".
Per bocca del proprio presidente Carlo Rienzi, il Codacons ha invitato tutti i cittadini presenti la notte del tre giugno in Piazza San Carlo a chiedere un risarcimento, costituendosi parte civile nel processo avviato dalla Procura.
Massima fiducia alla sindaca Chiara Appendino e alla magistratura è arrivata direttamente dall'interno del movimento Cinque Stelle, intenzionato nel minor tempo possibile a venire a conoscenza sulla verità di quanto accaduto.

                                                                 -Scritto da A-

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