Se nonostante la dieta e gli innumerevoli esercizi non si riesce a perdere peso la colpa può essere di quattro fattori nascosti, che, senza saperlo, influenzano il metabolismo.
Saltare i pasti può essere un'abitudine controproducente. La privazione di cibo fa entrare il corpo in allarme e lo costringe a rallentare il metabolismo, come se si dovesse entrare in un periodo di carestia e conservare le riserve di energia. Aspettare troppo fra i pasti può scatenare una serie di conseguenze negative come il rilascio di cortisolo, l'ormone dello stress, e la riduzione di glucosio circolante che porta ad un maggiore desiderio di dolci e carboidrati.
L'eliminazione o la diminuzione drastica del consumo di carboidrati non fa dimagrire. I carboidrati rappresentano la principale quota di energia nel corpo. Una netta diminuzione dell'apporto calorico giornaliero rallenta il metabolismo. Inoltre produce stanchezza e cattivo umore, dato da cali di serotonina, essenziale per l'umore. Anche le proteine non devono essere eliminate, sono necessarie per la costruzione delle cellule. Quando mancano il corpo le ricava distruggendo i muscoli con conseguente riduzione della massa e del metabolismo.
Il dimagrimento in tempi molto brevi ricavato da regimi dietetici ipocalorici è dato da un'iniziale perdita di liquidi, poi massa muscolare e infine massa grassa. L'ideale di perdita è di 0.5-1% di peso alla settimana (circa 400-800 grammi per un uomo di 80 Kg), non più di 1 Kg. è importante anche mantenere un'attività fisica, in quanto la sedentarietà porta alla riduzione di massa e al calo del metabolismo.
Fumare intacca ogni funzione del corpo ed accelera il metabolismo. Una volta smesso di fumare l'organismo impiega un surplus di energia per ripulirsi dalle sostanze inquinanti del fumo.
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