I pensieri "caldi" sono quelli che fanno arrabbiare le persone, come non è giusto, lo ha fatto apposta, non gli importa, ecc. Ci si sente vittima di un'ingiustizia, un tradimento o un'umiliazione.
Il cervello allora rilascia corisolo, adrenalina ed ormoni che predispongono ad affrontare la minaccia imminente. I muscoli della mascella e gli addominali si irrigidiscono, i battiti del cuore accelerano, la pressione sanguigna aumenta. Il sangue viene spinto nei muscoli con forza, l'espressione cambia e si comincia a provare calore per l'irrorazione dei vasi sanguigni periferici. Si suda e il respiro si fa più corto. Con la rabbia non si è più razionali perchè il cervello comincia ad elaborare tutto ad altissima velocità per protteggere il corpo dalla minaccia. La rabbia è un' emozione transitoria con una funzione importantissima, ovvero la preparazione del corpo all'azione. Per evitare di perdere le staffe e pentirsi in seguito di un'azione spiacevole si può effettuare una serie di azioni per calmarsi.
Un massaggio alle spalle aiuta a rilassare la tensione ed a migliorare la circolazione, si può ascoltare della musica classica che, secondo un recente studio, abbassa la pressione e i battiti del cuore. Si può tentare a calmarsi con la respirazione diaframmatica, cioè che utilizza il muscolo a cavallo tra polmoni e viscere (diaframma). Si può tentare di sostituire il pensiero "caldo" con uno "freddo" (non lo ha fatto apposta, può capitare). Ci si può fermare momentaneamente per osservare la situazione dall'esterno.
Non è sano anche non arrabbiarsi mai, la repressione della rabbia rende le persone incapaci di difendersi dalle ingiustizie e dai soprusi. Nei casi di rabbia immotivata o frequente si deve imparare a gestirla, ovvero a controllarla in modo da essere lucidi e reattivi per trovare una reazione adeguata al problema.
- Articolo scritto da M -
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