lunedì 3 aprile 2017

Il "gallo" dalle uova d'oro



Andrea Belotti ha toccato ieri, contro l'Udinese, quota cento presenze in serie A; festeggiandole a suo modo, col goal che regala il pari finale ai Granata.
Un goal, due legni e il merito di crederci fino alla fine; questi i numeri di ieri del giovane attaccante che dimostra, una volta ancora, di valere ampiamente i cento milioni previsti per la sua clausola rescissoria.

Nato a Calcinate, il 20 dicembre 1993, il "Gallo" deve il suo soprannome ad un amico d'infanzia, che gli consiglia di esultare mimando la cresta di un gallo ad ogni suo goal.
Quello che era un esultanza goliardica conosciuta a pochi, è diventata oggi segno distintivo del bomber Granata.
Forte fisicamente e dalle buone doti tecniche, viene considerato più che un giovane talento, grazie anche al suo enorme spirito di sacrifico e dedizione alla squadra.
E' esaltato da grandi uomini di sport, come Hermàn Cresco o Fabio Capello, che addirittura lo paragona a Batistuta.
Il 2017 è, per i giapponesi, l'anno del gallo...che sia solo una coincidenza?
Ventitré le reti stagionali, primo posto nella classifica marcatori al pari di Dzeko.
Cresciuto nelle giovanili dell'Albinoleffe, vi esordisce nella stagione 2011-2012 siglando in otto partite due goal; si conferma rapidamente l'anno successivo siglando dodici reti.
E' tempo di diventare grandi. Così, nel settembre del 2013 passa in prestito al Palermo appena retrocesso.
A fine stagione i Rosanero centrano il ritorno in serie A, grazie anche alla vena realizzativa di Andrea, che conclude la stagione con dieci reti.
Il 31 agosto del 2014 è la data che lo vede esordire nella massima serie, iniziando così, a farsi conoscere dell' Italia intera.



I primi a notarlo e a credere in lui sono i Granata, che al termine della stagione lo acquistano a titolo definitivo.
Ed è col Torino che il Gallo esplode, centra la convocazione in nazionale e incanta i tifosi a suon di goal.
Capace di far reparto da solo, si è dimostrato nell'ultimo anno il giocatore simbolo per i Granata, che rivedono in lui l'incarnazione perfetta del cuore Toro.
Corteggiato da numerosi club Europei tra cui il Manchester United di Mourinho, il bomber di Calcinate non si scompone, ammettendo invece, di voler continuare a vestire i colori granata ancora a lungo.
Avanti così Andrea!!!



                                                                   


             -Scritto da A-



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