martedì 11 aprile 2017

Terrore


Quella che si è andata a concludere, è stata una settimana caratterizzata dalla paura e dalla violenza, che ha scosso l'intera popolazione mondiale.
Così non se ne può davvero più! 
Ad appena sette giorni dall'esplosione dell'ordigno nella metropolitana di San Pietroburgo, si sono susseguiti atti belligeranti, che hanno fatto calar un'ombra oscura sopra di noi.

Attacco chimico sui civili
Verso le sei di mattina di martedì 4 aprile, è andato in scena un massiccio bombardamento chimico su Khan Shaykhun, cittadina a sud di Idlib.
Sono almeno settantaquattro le vittime tra uomini, donne e bambini.
I superstiti, raccontano di come abbiano capito velocemente che si trattasse di un bombardamento non convenzionale, ma bensì di un attacco con gas nervini (si presume la probabile miscela di due gas differenti).
I feriti che hanno riscontrato sintomi tra i quali vomito, difficoltà respiratorie e schiuma alla bocca, sono stati accolti in strutture mediche apposite, oggette queste, di un secondo raid aereo atto a colpire i soccorritori e i superstiti.
Diverse le prese di posizione da parte dei vari governi mondiali, che si stringono unite nel cordoglio verso le vittime, consci nell'attribuire la responsabilità dell'insulso attacco al regime di Assad.

USA: attacco missilistico contro Damasco
A seguito dell'attacco su Khad Shaykhun, il governo "Trump", ha abbandonato la sua posizione di non belligeranza nei confronti di Assad, dando il via libera ad un attacco missilistico in Siria.
Cinquantanove missili, sono stati scagliati contro la base di Al Shayrat, base da cui è presumibile considerare sia stato lanciato l'attacco chimico di martedì 4.
Commenti e reazioni sono arrivate da tutto il mondo, con i più, allineati alla decisione statunitense.
Di tutt'altro avviso, la reazione del governo russo, alleato di Assad, che parla di aggressione immotivata.


Stoccolma: orrore in centro
E' di quattro vittime e una dozzina di feriti, il bilancio dell'attacco terroristico avvenuto venerdì 7 aprile in pieno centro del paese scandinavo, dove un camion si è scagliato contro la folla, finendo poi la sua corsa, sfondando la vetrina di un grande magazzino.
Il killer riconosciuto dalle autorità come Rakhmat Akilov, ha dichiarato agli inquirenti, di aver agito in seguito ad ordini ricevuti dall'Isis.

Chiese cristiane sotto attacco
Domenica delle Palme di sangue in Egitto, dove due kamikaze si sono fatti esplodere in due chiese cristiane copte, a Tanta e ad Alessandria d'Egitto.
Quarantacinque le vittime complessive, mentre sono decine e decine i feriti.
Proclamati tre giorni di lutto nazionale, al termine dei quali scatterà lo stato d'emergenza con durata di tre mesi.
Entrambi gli attentati, sono stati rivendicati dall'Isis, il tutto a soli diciannove giorni dalla visita programmata in terra egiziana del pontefice.

                                                             -Scritto da A-

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