giovedì 31 agosto 2017

Zerocalcare


Forse il fumettista più talentuoso degli ultimi anni in Italia, ma chi è Zerocalcare?


(Immagine presa dal Sito Ufficiale www.zerocalcare.it)

Cenni Biografici

Il vero nome di Zero è Michele Rech, un normalissimo ragazzo nato nel 1983 ad Arezzo e cresciuto inizialmente in Francia per poi trasferirsi a Roma con la famiglia.
Dopo le superiori decise di seguire la sua passione per il disegno e di diventare un fumettista/disegnatore.

Il suo nome d'arte è nato mentre stava discutendo su un forum on line è non avendo un nome decise di utilizzare un refrain di uno spot tv che andava in onda in quel momento di un anti calcare.

Inizialmente disegna e partecipa ad eventi in giro per l'Italia nei centri sociali, ottiene delle commissioni per la realizzazione di locandine per concerti e manifestazioni, oltre che le copertine di dischi.

Nel 2003 inizia a lavorare come illustratore per il quotidiano "Liberazione", oltre che per il settimanale "Carta", il mensile "La Repubblica XL", la rivista "Canemucco" e per il magazine on line "Zuda Comics".

La fama nazionale arriva nel 2011 quando esce con il suo primo libro di strisce, che unite assieme danno vita ad una storia unica: "La Profezia dell'Armadillo".
Prodotto da Makkox con cui già lavorava in Canemucco, dopo poco tempo si arrivò alla quinta ristampa delle avventure di Zero e dell'armadillo, vera e propria proiezione della sua personalità.
Lo stesso anno decise di aprire un blog a fumetti, zerocalcare.it, un progetto inusuale in Italia ma che ha trovato terreno fertile e conta migliaia di entrate e condivisioni al giorno.

Bao Publishing decide di prenderlo sotto la propria custodia e pubblicherà tutti i suoi successivi lavori.
Nel 2012 tutti lo aspettavano al varco, ma Zero fa uscire un altro capolavoro "Un Polpo alla Gola" che in poche settimane supera le 40000 copie. L'anno successivo esce "Ogni maledetto lunedì su due" che riprende le strisce pubblicate sul suo blog, tenute assieme da una storia inedita che faccia da collante. In questa storia cerca di dar vita alla rabbia e al disagio della sua generazione attraverso la sua vena pessimista e un sentimento di fondo dal sapore amaro.

Nel 2013 arriva l'offerta di realizzare un film tratto dal suo primo capolavoro.
A capo della realizzazione della pellicola ci sono lo stesso Zero e l'attore Valerio Mastrandrea, che farà il suo esordio come regista proprio per questa sceneggiatura.

Nei successivi tre anni ha pubblicato un libro ogni 12 mesi circa, partendo da "Dimentica il mio nome" che gli ha permesso di vincere il Premio Strega Giovani (il premio letterario più importante d'Italia), "L'elenco telefonico degli accolli" e "Kobane Calling".
Quest'ultimo è la rappresentazione del conflitto culturale tra i curdi e lo stato islamico lungo il confine turco siriano, dove lo stesso autore riporta le sue esperienze personali dei suoi viaggi in Turchia, Iraq e Siria.

Commento personale

Sinceramente Zero mi era stato consigliato da diversi amici e conoscenti ma non mi aveva mai convinto appieno. Fino a quando, pochi giorni fa, ho deciso di comprare il suo primo libro.

Una volta cominciato a leggere non mi sono più fermato. Tornato da una serata alle 2 di mattina mi sono detto: "vabbè proviamo a leggerne qualche pagina". Bene, dopo due ore e mezza lo avevo finito. Cercando di non svegliare la mia famiglia, trattenendo le risate, quelle risate vere... di cuore.

Zero mette se stesso su carta e la cosa arriva ai lettori, e quasi meglio di una seduta dallo psicologo.
I messaggi di fondo non sono mai banali e i riferimenti continui lungo gli intrecci delle sue strisce mi affascinano.

Il giusto connubio tra vita quotidiana e cultura generale, introspettivo e riflessivo, divertente e amaro... ecco questo è Zerocalcare!

Scritto da L.

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