giovedì 17 agosto 2017

Lo spazio dello Chef: la Sbrisolòna


Storia:
La Sbrisolòna è un tipico dolce Mantovano prodotto e consumato in tutto il Nord Italia, con prevalenza lombarda ed emiliana.


La torta, dalla consistenza dura ma friabile, è legata indissolubilmente alla tradizione contadina. Preparato con pochi ma gustosi ed essenziali ingredienti, il dolce ha difatti umili ed antiche origini, tanto che già nel seicento la ricetta era conosciuta ed apprezzata non solo dalla popolazione prevalentemente composta da mezzadri ma anche dai nobili Gonzaga. Col passare dei secoli, la preparazione e soprattutto gli ingredienti del dessert si sono raffinati, così la farina di mais, lo strutto e le nocciole sono state soppiantate dalla farina bianca, dal burro e dalle mandorle.
Ad oggi questa squisitezza è conosciuta ed apprezzata anche all'estero. Ciò nonostante, alcune tradizioni legate a questa torta sono poco conosciute al di fuori del nostro bel paese. Una di queste, vuole che la torta venga accompagnata e bagnata con la grappa, od in alternativa ad essa un vino liquoroso come il Passito di Pantelleria, il Malvasia o il Vin Santo.
La caratteristica fondamentale di questo buono ma poco raffinato dessert, è la friabilità talmente alta da potersi sbriciolare facilmente al tatto.

Curiosità: 
-La sbrisolòna è un patrimonio tutto italiano, riconosciuto sul territorio nazionale con il marchio D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta).
-Questo dolce veniva conosciuto un tempo con il nome di "torta delle tre tazze", per il fatto che la farina bianca, quella gialla,e lo zucchero, venivano ripartiti ed utilizzati in parti eguali.
-La pochezza rappresentativa del dolce è dovuta al suo metodo di produzione. A differenza delle altre torte, gli ingredienti della sbrisolòna non devono esser sminuzzati, in modo tale da donare un aspetto irregolare alla stessa.
-Ponete attenzione nel tagliare la sbrisolòna. La tradizione infatti vuole che essa non venga tagliata bensì che venga spezzettata con le mani.
-La conservazione di questa torta è notevolmente lunga.
-Il tempo e la raffinazione della ricetta hanno portato a sostituire le nocciole, impiegate un tempo, con le mandorle, le quali una volta tritate grossolanamente rendono più corposo e croccante l'impasto.
-Il nome di questo dolce deriva dalla radice brisa, che in dialetto mantovano significa briciola.

Ricetta:

Ingredienti per 6 persone:

  • Farina 00 180 g;
  • Farina di mais 180 g;
  • Zucchero 180 g;
  • Mandorle 180 g (140 g pelate e 40 normali)
  • Burro 180 g;
  • Tuorli d'uovo n° 1;
  • Scorza di limone;
  • Aroma di vaniglia;
Preparazione:
  1. Frullate grossolanamente le mandorle con l'ausilio di un frullatore.
  2. Ponete in una bastardella il burro, le mandorle frullate, le farine e la scorza di un limone. Mescolate blandamente.
  3. Aggiungete l'aroma di vaniglia, 120 grammi di zucchero e mescolate velocemente, ponendo attenzione a non scaldare l'impasto.
  4. Aggiungete in ultimo i tuorli e amalgamateli velocemente.
  5. Imburrate una tortiera e sbriciolate all'interno di essa più della metà dell'impasto.
  6. Unite all'impasto le mandorle non pelate e dopo averle amalgamate velocemente unite il tutto nella tortiera.
  7. Spargete a pioggia lo zucchero tenuto da parte.
  8. Cuocete la torta in forno a 180° per 45/50 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare.
  9. Servite spezzettandola rigorosamente con le mani! Buon appetito.
                                                                          -Scritto da A-

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