lunedì 31 luglio 2017
Fede sei unica!
Sicuramente per noi italiani, i mondiali di nuoto disputatisi nei giorni scorsi a Budapest in Ungheria, hanno riservato emozioni e gioie.
Gabriele Detti, Gregorio Paltrinieri, Arianna Castiglioni, sono solo alcuni dei volti che sino alla giornata di ieri hanno contribuito ad arricchire il medagliere azzurro.
Vi starete chiedendo ora come mi sia potuto dimenticare di Federica Pellegrini. Beh, non mi sono per nulla dimenticato di lei, anzi...
Federica è stata l'artefice più grande del trionfo azzurro in Ungheria; l'emozione che ogni italiano ha provato al momento del suo trionfo nei duecento stile libero credo sia indescrivibile.
Sovvertendo i pronostici della vigilia, i quali senza alcun dubbio vedevano la vittoria di Ketie Ledecky, dodici volte consecutive sul gradino più alto del podio in questa specialità, la Pellegrini ha ammaliato il mondo del nuoto che dal lontano 2004 la vede trionfare.
Il successo di mercoledì 26 luglio scorso, ha un sapore diverso dai precedenti: l'azzurra, a quasi ventinove anni, ha dovuto tenere dietro una folta concorrenza di ragazzine pronte a tutto, come già in occasione delle scorse Olimpiadi, pur di vederla sconfitta.
Il successo maturato, è arrivato al coronamento di un anno faticoso per l'atleta di Mirano, cominciato con le lacrime di Rio 2016 e conclusosi con il tempo record di 1'54''73 con il quale probabilmente saluterà e dirà addio a questa specialità.
Ma chi è Federica?
Gli Inizi
Nata a Mirano il 5 agosto del 1988, Federica fu iniziata al nuoto dalla madre Cinzia nel lontano 1995.
Iscritta a Mestre presso la società Serenissima, la piccola venne affidata alle cure tecniche di Massimiliano Di Mito, suo maestro sino al 2006, mettendosì in luce sin da subito.
Nel 2002, alla tenera età di tredici anni si presentò agli italiani di Gubbio salendo per la prima volta sul podio della specialità che ad oggi la rappresenta al meglio: i duecento stile libero.
Durante l'arco dell'anno successivo, la Pellegrini si affermò venendo convocata dalla nazionale primavera, con la quale maturò un esperienza tale che la portò nel 2004 ad imporsi come la miglior stile-liberista azzurra.
In quell'anno, dopo aver fatto suoi quindici titoli italiani, confermò a tutti la crescita da lei messa in atto, convincendo la Federazione a puntare su di lei per i Giochi Olimpici di Atene.
Debuttando con la Nazionale maggiore, la tensione crebbe portandola solamente alle semifinali dei 100 stile. Messi in archivio questi, l'atleta si impose nei 200 stile dove conquistò la medaglia d'argento, divenendo a soli sedici anni l'atleta italiana più giovane a salire su un podio olimpico.
Per questa ragione, venne insignita dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il Successo
Ormai conosciuta a livello internazionale, la Pellegrini prese parte ai mondiali di Montréal, dove pur non ripetendo i tempi effettuati in campo nazionale, riuscì a bissare l'argento olimpico.
L'anno successivo, i continui problemi fisici, portarono l'atleta sotto l'attenta cura di Alberto Castagnetti, suo mentore sino alla morte avvenuta nel 2009.
Dopo un 2006 tutt'altro che semplice, Federica conquistò, nei mondiali di Melbourne 2007, il bronzo nei duecento stile, fissando il primo degli undici record al mondo da lei stabiliti.
Nei campionati Europei di Eindhoven del 2008, antipasto dei giochi olimpici di Pechino che si sarebbero tenuti da li a qualche mese, la campionessa azzurra infranse il record mondiale dei 400 stile, conquistando sempre nella stessa gara il gradino più alto del podio. Sfortunata invece fu la gara dei 200, dove venne ingiustamente squalificata per una presunta falsa partenza.
A Pechino si invertirono i fattori rispetto agli europei: incredibilmente la Pellegrini chiuse al quinto posto la finale dei 400 stile, vincendo ed infrangendo il record mondiale dei 200 stile libero.
L'oro da lei conquistato, rappresentò per l'Italia il primo successo femminile olimpico della propria storia; per questo ricevette, dal Presidente Giorgio Napolitano, il titolo di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Confermandosi campionessa iridata dei 200 e dei 400 stile libero nel 2009 e nel 2011, la Pellegrini divenne la prima atleta al mondo capace di trionfare consecutivamente in entrambe le distanze in due edizioni consecutive.
Dal 2005 sino al 2017 poi, Federica è sempre riuscita a salire sul podio nei 200 stile dei campionati del mondo, divenendo l'atleta più vincente in una stessa gara.
Nel 2009 la rivista Swimming World Magazine la elesse miglior nuotatrice dell'anno, mentre sempre la stessa rivista, nel triennio 2009/2011 la elesse nuotatrice europea dell'anno.
Federica Fuori Dalla Piscina
Le sconfitte, i cambi di allenatore, le delusioni amorose e quelle olimpiche del 2012 e del 2016, hanno forgiato il carattere della Pellegrini.
Da molti considerata l'atleta azzurra di maggior successo, la sua vita è stata sottoposta ad una costante pressione mediatica.
Promotrice di e per numerosi marchi italiani e non, la nuotatrice azzurra apparve su riviste quali Vanity Fair e SportWeek.
La propria fama e notorietà, fu usata dalla stessa per sensibilizzare l'opinione pubblica su tematiche differenti: dalla lotta al doping alla campagna contro il femminicidio, solo per citarne alcuni.
Da sempre considerata un vero e proprio sex symbol oltre che un icona mediatica e della moda: semplicemente Diva italiana del nuoto nel mondo.
Leggendaria
"Adesso sono in pace con me stessa"; così Federica si è presentata, dopo la vittoria maturata, davanti ai microfoni dei media ancora increduli per quanto assistito.
"Volevo una medaglia, ma non pensavo certo all'oro. Questi sono i miei ultimi 200 stile, continuerò a nuotare seguendo un altro percorso".
Questa la frase che ha lasciato scioccata una nazione intera, la quale rappresentata dal presidente del Coni Giovanni Malagò, ha apertamente chiesto alla Pellegrini di ripensarci.
Ma "Fede" non ha più nulla da chiedere ad uno sport e ad una gara che l'hanno incoronata grande fra i grandi. Entrata di prepotenza in questo mondo tredici anni or sono, ad oggi il suo nome risiede accanto a quello dei più grandi sportivi italiani di sempre.
Una leggenda capace di scaldarci il cuore, di farci impazzire e giore al tempo stesso.
La sua esultanza dopo una gara folle ed al di là di ogni legge umana, consegnano al mondo una donna capace, a quasi ventinove anni, di battere l'imbattibile: una dea indomabile.
Sei semplicemente da leggenda Federica!
-Scritto da A-
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