lunedì 10 luglio 2017

Non definitelo soltanto un gioco



Ventidue ragazzi che corrono dietro ad un pallone: è così visto il gioco del calcio agli occhi di chi si ferma all'apparenza delle cose.
Dietro a quello che molti han definito uno sport o un lucroso passatempo, si cela una passione che non conosce limiti di tempo e spazio, capace di varcare i confini del rettangolo verde salvando tal volta vite umane. 
Un'amore indissolubile lega questo semplice svago ai cuori di milioni e milioni di tifosi, trasportati e rapiti da un semplice pallone.



Il mondo del calcio si piega dinnanzi alla morte del piccolo Bradley
Spiegatelo a Bradley Lowery che il calcio è solo un gioco, fategli capire quanto per voi è stupido correre dietro ad un pallone.
Il piccolo noto al mondo calcistico e non solo, per la forza e determinazione dimostrata dinnanzi al neuroblastoma che lo affliggeva, si è spento all'età di sei anni lasciando un vuoto incolmabile nel cuore d'ognuno di noi.
Tifosissimo del Sunderland nonché grande appassionato, era riuscito nonostante la tenera età ad unire il calcio britannico, commuovendolo e mobilitandolo a raccogliere fondi per la ricerca e la cura di questa malattia.
Divenuto presto mascotte della propria squadra del cuore e della nazionale dei Tre Leoni, il bimbo aveva trovato in Jermain Defoe il suo idolo. 
L'attaccante inglese, ora in forza al Bornemouth, aveva conosciuto Bradley ai tempi del Sunderland, divenendo ben presto il migliore amico del piccolo. Il trentaquattrenne giocatore della nazionale inglese, non ha mai lasciato solo il suo piccolo amico regalandogli immensi attimi di gioia fuori e dentro il campo. 
La malattia ha vinto su Bradley, portandolo via dall'amore dei suoi genitori e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato. 
La sua lotta ferrea e la determinazione mostrata dinnanzi al mondo intero, sono una fonte d'ispirazione a non mollare mai, a non dar mai nulla per scontato.

"Sei stato una fonte d'ispirazione per me, un migliore amico che mi ha cambiato la vita. Mi mancherai moltissimo ma ringrazio dio di  averti introdotto nella mia vita.Ti porterò sempre nel mio cuore."
                                                                      
Sono i passaggi salienti della lunga lettera in memoria di Bradley Lowery postata su Istagram dall'attaccante inglese Jermain Defoe.

Quando il calcio diventa paura
Purtroppo nel calcio come nella vita di ognuno di noi nulla è prevedibile.
E' quello che avranno pensato i giocatori di Ajax e Werder Brema, impegnati sabato in un'amichevole estiva scossa dall'arresto cardiaco occorso al ventenne Abdelhak Nouri.
Il giovane marocchino accasciatosi a venti minuti dal traguardo, è stato immediatamente soccorso e rianimato dai medici lì presenti, per poi essere trasportato in elisoccorso verso l'ospedale più vicino.
Il comunicato dell'Ajax, giunto in tarda serata, ha poi tranquillizzato tutti: nonostante il giovane rimanga in terapia intensiva, le sue condizioni rimangono stabili e secondo i medici la sua vita non sarebbe a rischio.


Una passione senza fine
Desidero concludere questo piccolo excursus nel mondo calcistico con una notizia che arriva dalla Germania.
Mentre gli stadi italiani tendono sempre più a svuotarsi, da Dortmund arriva l'incredibile notizia che solamente 66 tifosi su 55000 non hanno rinnovato il proprio abbonamento.
I tifosi gialloneri del Borussia, vincono così con merito il titolo di tifosi più fedeli d'Europa con una percentuale di rinnovo dell'abbonamento attestatasi intorno al 99,88%: non solo una passione ma uno stile di vita.

                                                        -Scritto da A-
                                 

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