giovedì 13 luglio 2017
Questione d'inciviltà
L'inciviltà ai giorni d'oggi si lega indissolubilmente con la cultura moderna.
Definita sul dizionario italiano come "mancanza di educazione e di rispetto dei reciproci diritti e doveri", essa allarga sempre più i suoi orizzonti diffondendosi a macchia d'olio tra la maggior parte della popolazione.
Quante volte vi è capitato di assistere a gesti incivili o a esserne il protagonista?
Ammettiamolo, quante volte ci è capitato di gettare a terra un mozzicone di sigaretta?
Quante volte ci siamo "dimenticati" di raccogliere gli escrementi del nostro cane?
Personalmente è capitato anche a me di compiere, magari involontariamente, atti irrispettosi verso il prossimo e come molti di voi che stanno leggendo questo articolo mi sento rimordere la coscienza.
E' normale sbagliare, siamo esseri umani e come tali siamo soggetti ad errore ed in ciò non v'è nulla di male; purtroppo però, sempre più largamente si assiste o si viene a conoscenza di gesti irriguardosi che errori non sono.
Spesso vittime di questi deliberati atti risultano essere la natura, le cose, e ancor peggio, le persone meno fortunate.
L'ultimo episodio che istintivamente ha attirato la mia e la nostra attenzione arriva da Palermo ed ora andremo a raccontarvelo.
Decapitato "Giovanni falcone"
Nel capoluogo siciliano lo scorso dieci luglio, dei vandali hanno danneggiato gravemente la statua di Giovanni Falcone posta dinnanzi all'istituto intitolato a suo nome e a quello del proprio collega ed amico Paolo Borsellino.
I vandali, una volta decapitata la testa al giudice, hanno poi utilizzato il busto per danneggiare l'ingresso in vetro della scuola situata nel quartiere dello Zen, uno dei più malfamati della città.
Il comprensorio da anni impegnato a diffondere, mediante i propri docenti, un messaggio di legalità e rispetto, non è nuovo ad atti di vandalismo.
Il gesto è comunque riuscito a scuotere l'opinione pubblica, e figure di spicco della politica italiana, dal premier Paolo Gentiloni al ministro dell'istruzione Valeria Fedeli, si sono trovati unanimi nel condannare il gesto. Il comune palermitano ha dichiarato di un secondo deliberato atto vandalico avvenuto presso la scuola "Alcide De Gasperi", dove un cartellone riportante la foto del famoso magistrato è stata data alle fiamme.
I fatti, avvenuti a poco meno di una settimana dall'anniversario della strage di via D'Amelio, suona come un campanello d'allarme in un paese sempre meno civilizzato.
"Il comportamento è lo specchio in cui tutti mostrano la loro vera immagine" disse Johann Wolfgang Goethe, e mai frase potrebbe esser più mirata.
A voi i commenti!
-Scritto da A-
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