giovedì 6 luglio 2017

Riflessioni sociologiche serali



Oggi mi soffermo su una tecnica, utilizzata da diversi media moderni, chiamata Profezia che si autoavvera.

Verrà automatico chiedersi se si tratta di qualcosa di irrealistico, perchè alla parola profezia colleghiamo automaticamente i ciarlatani che ti predicono il futuro leggendo carte o mani, ma non è assolutamente pertinente a questa tecnica mediatica.

Il media, che può essere dalla televisione alla radio, ti comunica una cosa che molto probabilmente accadrà e tu spaventato dalla notizia, ti mobiliti per cercare di non arrivare impreparato all'evento in questione, provocando esattamente quello che si era profetizzato.

Facciamo un esempio per rendere tutto più chiaro, mettiamo caso che al telegiornale sentite che ci sarà nei giorni seguenti mancanza di carburante nei servizi di rifornimento.
Tutti gli automobilisti si mobiliteranno per evitare di rimanere senza benzina, ma così facendo le scorte, che normalmente sarebbero bastate, si esauriscono realmente, come era stato predetto.

Questa tecnica viene utilizzata soprattutto in campo politico e pubblico, posso solo consigliare di aprire la mente oltre che solamente le orecchie, anche se evitare di unirsi alla massa nel dar vita ad un avvenimento che accadrà comunque, ha di per sè del contraddittorio.

Vi lascio con questa massima del famosissimo sociologo americano, William Isaac Thomas, su cui riflettere:

"se gli uomini definiscono le situazioni come reali, esse saranno comunque reali nelle loro conseguenze."


Scritto da L.




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