lunedì 31 luglio 2017
F1: Dominio Rosso in Ungheria
E' il ferrarista Sebastian Vettel il re dell'Hungaroring. Al termine di una gara al cardiopalma, l'asso tedesco ha fatto suo il Gran Premio d'Ungheria, undicesima tappa del mondiale, anticipando il proprio compagno di scuderia e il finlandese della Mercedes Valtteri Bottas.
La partenza perfetta delle due rosse di Maranello viene vanificata a poche curve dal via, quando l'olandese Verstappen centra la monoposto del compagno di box danneggiando il radiatore della RB13 dell'australiano, costringendolo al ritiro.
Nonostante la safety car rallenti il ritmo Ferrari, appena le danze ricominciano è evidente come le Mercedes siano in apparente difficoltà nel contrastare i ritmi-gara imposti da Vettel e dal suo scudiero Raikkonen.
Il GP, abilmente governato dai piloti del Cavallino, cambia radicalmente quando lo sterzo della SF70H del quattro volte campione del mondo, inizia a creare problemi portando la vettura a tirare incredibilmente verso sinistra.
La girandola dei pit-stop sovverte le gerarchie precedentemente imposte, portando le frecce d'argento a pochi decimi di secondo dalle rivali.
Con le Mercedes alla caccia delle Ferrari, il team tedesco approva la scelta di far passare avanti l'inglese Lewis Hamilton, provando così il tutto per tutto pur di ribaltare quel che le qualifiche e la gara aveva fino ad allora dimostrato.
Nonostante il tre volte campione del mondo sia decisamente più aggressivo la scelta tedesca non paga: Kimi Raikkonen si frappone fra lui ed il compagno regalando a quest'ultimo una vittoria soffertissima.
Secondo il finlandese in rosso, mentre Hamilton da "Sir" quale esso è restituisce la posizione ed il terzo gradino del podio al compagno di team.
Quinto Max Verstappen, il quale non curante dei dieci secondi di penalità inflittagli a seguito dell'incidente procurato, è riuscito mantenendo un ritmo di gara infernale a mettere in difficoltà gli avversari.
Sesto il redivivo Fernando Alonso, al miglior piazzamento dell'anno.
La seconda doppietta stagionale della scuderia italiana, dopo la prima di Montecarlo, certifica ancor di più come questo possa esser l'anno del trionfo.
La reazione dai box
Qui Ferrari: La gioia nel box è esplosa una volta terminato il GP, con dirigenti, tecnici e meccanici estasiati per quanto compiuto dai propri campioni.
Commosso, felice e soddisfatto è apparso il presidente della scuderia di Maranello Sergio Marchionne, il quale ha rilasciato a caldo come questa fosse la Ferrari che da sempre voleva. Più contenuto nei commenti il team principal Maurizio Arrivabene, il quale fra un complimento ai suoi piloti ed uno al lavoro di squadra, non è riuscito a mascherare l'evidente tensione scaturita nei box in seguito al problema occorso alla monoposto dell'asso tedesco Sebastian Vettel.
Quest'ultimo può ora godersi tre settimane di meritato riposo, conscio del vantaggio di quattordici punti maturato dopo la gara di Budapest nonostante una gara da lui definita "durissima".
Soddisfatto anche l'altro ferrarista Kimi Raikkonen, composto e felice per la vittoria di squadra: "volevo vincere ma è comunque un risultato grandioso per il team".
Con due piloti così nulla appare impossibile...
Qui Mercedes: Lewis Hamilton non si da colpe per il risultato maturato, provando invece ad analizzare quel che di buono è stato compiuto nel weekend: "Personalmente sono contento della mia prestazione."
Il team ed il gioco di squadra prima di tutto: così l'asso inglese ha lasciato passare nelle curve conclusive il proprio compagno Valtteri Bottas, che a fine gara lo ha pubblicamente ringraziato: "Ha mantenuto la parola".
Qui Red Bull: Visibilmente cupo in volto Daniel Ricciardo, il quale dopo un ottimo sabato di qualifiche, in gara ha dovuto gettar la spugna dopo pochi metri a causa dell'ennesima pazzia del proprio compagno di scuderia, reo di averlo danneggiato irreparabilmente.
"Sono più arrabbiato perché a buttarmi fuori è stato il mio compagno di squadra. Si è dimostrato molto giovane...".
Appuntamento ora al weekend del 27 agosto dove in Belgio riprenderà la caccia al titolo.
-Scritto da A-
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