Secondo uno studio pubblicato nel 2001 da Michael Bergman, solo lo 0,03% dei documenti esistenti vengono mostrati dai motori di ricerca. Il rimanente è Deep Web. Nelle profondità di internet, cancellare le tracce è molto facile. Il browser anonimo più utilizzato è sicuramente The Onion Router, creato dalla marina militare statunitense durante gli anni 90. Per installarlo basta andare su torproject.com ed è piuttosto semplice e, soprattutto, legale. Una volta effettuato l'accesso nessuno può vedere cosa facciamo o chi siamo. Le associazioni come Anonymous e Wikileaks sfruttano questo browser. Ma non è usato solo per diffondere le proprie idee, qui si vende e compra tutto, armi, passaporti falsi, ecc. Il primo problema è l'orientarsi. Qui si sfrutta Torch, estremamente simile a Google, con una parola chiave appaiono vari siti.
Per chi vuole farsi un'idea The Hiddwn Wiki è una tappa obbligata, la pagina offre una panoramica e link specifici per ogni eventualità.
Per le informazioni Deep Dot è uno dei più cliccati, un portale all-news presente anche su Google che denunciano sia gli abusi di potere sia le pericolosità delle reti clandestine. Una specie di autoregolamentazione etica dovrebbe impedire la diffusione dei contenuti più pericolosi.
martedì 4 luglio 2017
L'abisso di Internet
- Articolo scritto da M -
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